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Le misure fiscali come intervento strutturale a sostegno del patrimonio immobiliare italiano
Promossa dall’Onorevole Erica Mazzetti nella Sala del Cenacolo di Palazzo Valdina (Camera dei Deputati), alla tavola rotonda dal titolo “Stabilità normativa, scadenze prolungate, semplificazione” hanno preso parte esponenti di ANCE, ANAEPA Confartigianato, CNA Costruzioni, Confedilizia, Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, Assistal, Federesco, Federlegno, FIAIP, FINCO, Unioncasa e rappresentanti di marchi come Gabetti e La Cascina costruzioni
Nel corso dei suoi interventi, più di uno i temi toccati dal presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli in merito al dibattito acceso dall’incontro, a partire dalla “schizofrenia dei provvedimenti normativi”, frutto di un “mancato ascolto della filiera”, per poi culminare sui termini stretti che hanno causato “l’innalzamento dei costi” e la “bolla speculativa”.
In questo suo excursus, il numero uno della Categoria ha sottolineato l’importanza della “qualificazione delle imprese” da cui passa “la sicurezza in cantiere” e ha ricordato la proposta della “classificazione sismica” per una riqualificazione utile anche ai fini della stima dell’immobile. “Non si può - ha spiegato - agire sempre dopo il sisma: occorre una programmazione degli interventi di messa in sicurezza del patrimonio immobiliare che consentiranno al nostro Paese di tutelare in primis le vite umane e, in secondo luogo, di poter destinare diversamente le ingenti risorse economiche solitamente impiegate nella ricostruzione. A tutto ciò – aggiunge in conclusione – c’è solo una risposta: una stabilità delle misure nel medio-lungo periodo. Una soluzione fiscale che potrà essere sicuramente rimodulata nei termini, senza metterne in discussione la valenza che ha permesso la ripresa del nostro Paese, il riavvio di un comparto economico e ha concorso allo slancio del PIL italiano”.
Univoca la visione dell’Onorevole Erica Mazzetti che nel corso della tavola rotonda ha richiamato l’importanza dei bonus “per lo sviluppo economico del Paese”, “per la riduzione del rischio sismico” e per “l’efficientamento degli immobili”, punto di snodo di una concreta attuazione della “transizione ecologica ed energetica”, a cui concorre il “gettito di imposte dirette ed indirette nelle casse dello Stato che sostengono l'investimento governativo”.
In merito a una fase del dopo bonus, l’Onorevole Erica Mazzetti non ha dubbi: “dobbiamo fare di più sul fronte della semplificazione: rivedere il testo unico dell’edilizia, raggruppare le varie normative in un unico codice per l’edilizia, istituire una conferenza dei servizi per gli enti interessati all’opera e istituire un automatico silenzio assenso, insieme all’ampliamento della platea dei lavori da effettuare con l’autocertificazione del professionista per l’inizio dei lavori, i controlli posteriori da parte dei tecnici e la certificazione successiva da parte della PA. Solo così noi tecnici potremo tornare a fare i tecnici e non più gli amministrativi. In questo quadro – ha precisato - non può mancare la stabilità degli incentivi statali e il taglio delle imposte sugli immobili”.