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Come il geometra concorre alla valorizzazione del patrimonio pubblico
Nell’ambito delle iniziative culturali svolte dall’Intergruppo Parlamentare del Patrimonio Italiano, si è tenuta nella Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati l’incontro “Filantropia e mecenatismo per valorizzare il patrimonio italiano”. Per il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati e per la Fondazione Geometri Italiani è intervenuto il consigliere CNGeGL Paolo Biscaro, nonché presidente FGI Paolo Biscaro
di Paolo Biscaro
Nello scenario generale del nostro Paese si collocano oltre 43mila edifici pubblici per un valore di circa 62,5 miliardi. È questo l’insieme che compone il patrimonio immobiliare dello Stato, delineato dall’Agenzia del Demanio nel suo primo rapporto annuale volto all’assegnazione di una visione innovativa della res publica.
Una rivoluzione che interessa i cittadini in primis e, in secondo luogo, la loro relazione con le istituzioni: sono gli effetti di questa premessa, che introduce all’ampiezza di un intervento e, di riflesso, alla portata dei suoi risultati sociali e culturali che si genereranno con la trasformazione di tale patrimonio, in un’ottica di rigenerazione urbana e sostenibilità economica e ambientale.
È la direzione intrapresa dal Piano Strategico Industriale dell’ente che mette nero su bianco i risultati. Nel 2022 gli edifici ‘intelligenti’ hanno prodotto un valore economico e occupazionale pari a 174 miliardi di fatturato, 38 miliardi di valore aggiunto e occupazione per 515mila figure. Oltre a confermare e ampliare una connotazione ‘smart’ nel futuro, se gli edifici divenissero ‘green’ l’efficientamento energetico porterebbe a una riduzione (fino al 33%) dei consumi energetici e (fino al 5%) idrici, con conseguente abbattimento del 20/24% circa delle emissioni di CO2.
A fronte di investimenti complessivi per circa 330 miliardi di euro che abiliterebbero la creazione di ulteriori 200mila posti di lavoro qualificati e specializzati, i cittadini risparmierebbero almeno 19 miliardi di euro/anno e, soprattutto, il patrimonio immobiliare dello Stato svolgerebbe un ruolo incisivo per il raggiungimento dei target di decarbonizzazione fissati per il nostro futuro (fonte: The European House Ambrosetti).
Fra le applicazioni e la messa a punto di soluzioni sostenibili e resilienti, rese possibili dall’uso di tecnologie avanzate come il cosiddetto rilevamento intelligente, fa scuola il progetto Quirinale 5.0 che si articola in più fasi, iniziando da una approfondita analisi di rilievo con restituzione in modalità BIM dell’intero compendio e del patrimonio artistico in esso ospitato, e proseguendo con una diagnosi energetica e della vulnerabilità sismica del complesso, per giungere fino alla realizzazione di un gemello virtuale (digital twin) di uno degli edifici più rappresentativi del patrimonio dello Stato.
Capace di reperire e correlare in tempo reale ogni aggiornamento, questa evoluzione consentirà una importante innovazione e parallelamente il raggiungimento di un secondo obiettivo: la realizzazione di un catasto dinamico, che nella sua piena accezione costituirà un vero modello di slancio per una visione tangibile e intangibile degli immobili, a cui concorrerà l’integrazione associata all’Internet of Things (IoT), ai Big Data e al Geographic Information System (GIS).
Questi processi esaltano l’innato ruolo sociale e culturale del tecnico professionista, protagonista con la sua capacità di saper essere sempre parte fondante di un progresso, questa volta teso a portare a una crescita della coscienza della collettività, consapevole e resa edotta da una puntuale e completa fruibilità e conoscenza del patrimonio pubblico. Un compito potato avanti con orgoglio nel tempo, che affonda le sue radici nella storia e nella cultura, in un sapere e in un saper fare che in modo innato e univoco si fondono nella filantropia e nel mecenatismo della nostra Categoria.