HeaderArchivioNews

NEWS

Archivio news (2020-2014)

Publicador de contenidos

angle-left Le nuove responsabilità dei professionisti tecnici nella sicurezza dei cantieri mobili

Le nuove responsabilità dei professionisti tecnici nella sicurezza dei cantieri mobili

Sulla scia del fattivo incontro avuto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Nunzia Catalfo, la Rete Professioni Tecniche con una nota interviene sul Protocollo allegato al DPCM 26/4/2020

Fra i temi al centro dell’incontro con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Nunzia Catalfo (QUI la news), erano state evidenziate anche le nuove responsabilità a cui sono chiamati i professionisti tecnici in merito alla sicurezza dei cantieri mobili. Sotto la lente di ingrandimento il Protocollo allegato al DPCM 26/4/2020, stilato senza una preliminare condivisione con la Rete Professioni Tecniche.

I punti sono sei:

  • il primo evidenzia le criticità dell’allegato 7 al DPCM 26 aprile 2020 che attribuisce ai CSP/CSE compiti che esulano da quanto previsto dalla normativa primaria in materia, ossia il D. Lgs. 81/2008; 
  • il secondo affronta la delicata tematica dei costi e degli oneri della sicurezza;
  • il terzo si sofferma sulla necessità di escludere la responsabilità penale e civile dei CSP - Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione e dei CSE - Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione, in forza della peculiarità della pandemia in atto (Covid-19), intesa come evenienza esogena rispetto all’attività di cantiere;
  • nel quarto punto, in forza dell’esperienza maturata con la pandemia in atto, si richiede di mantenere, anche dopo la fine dell’emergenza, la possibilità di sviluppare in modalità FAD tutta l’attività formativa in materia;
  • nel quinto punto, la necessità che l’azione di controllo nei cantieri, altrettanto importante quanto la prevenzione, venga attribuita ad un unico ente, ottimizzando così risorse umane ed economiche attualmente disperse in più enti, che operano nello stesso settore e con gli stessi obiettivi;
  • nel sesto punto, la opportuna revisione del D.Lgs. 81/2008 dopo 12 anni di operatività, eliminando le criticità maturate ed ottimizzandone l’efficienza e l’efficacia.

In un prossimo e specifico incontro, ora RPT confida di poter di illustrare direttamente al Ministro in dettaglio i temi citati, proponendo soluzioni concrete e praticabili, nell’interesse della sicurezza dei lavoratori.

QUI il comunicato stampa RPT

Si precisa che l'immagine a corredo è uno scatto di repertorio