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Il primo bilancio della Struttura Tecnica Nazionale
Al presidente STN Felice Monaco il compito di illustrare il resoconto delle attività alla presenza del Ministro della Protezione Civile Nello Musumeci e del Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio. Per il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati all’incontro ha partecipato il vicepresidente CNGeGL Ezio Piantedosi
Nella cornice dell’auditorium “Elio di Cicco” del Dipartimento della Protezione Civile, a Roma, si è tenuto il workshop “Il concorso della comunità dei tecnici professionisti alle attività di Protezione Civile”. Ai lavori - a cui hanno partecipato il Ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio e il suo vice Titti Postiglione, insieme agli esponenti delle categorie tecniche - è stato presentato il fattivo apporto espresso dalla Struttura Tecnica Nazionale grazie all’impegno sociale e civile reso dai professionisti tecnici.
Dopo il bilancio delle attività, e nell’anticipare le successive linee di sviluppo, è stato inoltre dato risalto alle diverse prospettive, quali:
• favorire la partecipazione e la formazione dei professionisti in tutti i 9 rischi presidiati dalla protezione civile;
• prevedere la mobilitazione di STN anche nelle fasi 0 per il supporto tecnico, sia per le verifiche speditive, sia per l’affiancamento agli enti locali (comuni, provincie, ecc., ecc..) e la partecipazione ai comitati di coordinamento delle emergenze;
• completare l’iter per la sottoscrizione della convenzione “tipo” a livello nazionale ove vengano definite le “regole di ingaggio”, che poi possano essere di riferimento e declinate a livello territoriale.
• consolidare le azioni di confronto e concertazione con tutti gli enti e le strutture del servizio nazionale della protezione civile anche nella fase di prevenzione, attivando percorsi di partecipazione a bandi, progetti e iniziative anche di relazioni a livello internazionale con organismi omologhi per meglio connotare il ruolo e la presenza nei vari scenari della Struttura Tecnica Nazionale.
Su questi aspetti si è incentrato l’intervento del vicepresidente CNGeGL Ezio Piantedosi che, in particolare, ha fissato nella sua sintesi conclusiva gli interventi di scenario e i temi trattati nel corso della tavola rotonda, sottolineando come “i professionisti tecnici siano da sempre al servizio del Paese e nelle occasioni riepilogate lo abbiamo nuovamente affermato con decisione. Un impegno che oggi ha echeggiato come una voce vibrante, esprimendo tutta l’energia di coloro che hanno consentito a STN di collocarsi autorevolmente negli scenari in cui la sicurezza della collettività impone una totale dedizione e la massima professionalità. In riguardo a questo ultimo aspetto, sarà nostro compito ottimizzare l’efficacia di tale punto di forza, avviando ogni utile sinergia tramite convenzioni o protocolli fra STN e il Dipartimento della Protezione Civile, affinché si possano valorizzare le capacità tecniche degli specialisti che con le loro attività volte alla previsione e prevenzione dei rischi, al soccorso delle popolazioni sinistrate e ad ogni altra attività necessaria e indifferibile, intervengono direttamente nel contrasto e nel superamento dell'emergenza e alla mitigazione del rischio”.
STN, UNA PICCOLA STORIA FATTA DI GRANDI PASSI. L’idea di un coordinamento tra i Consigli Nazionali per costituire un nuovo soggetto che fosse di unico riferimento per il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile nasce nel 2017 e viene poi formalizzata ufficialmente il 6 febbraio 2020. Tale risultato viene raggiunto grazie all’intento del Consiglio Nazionale Ingegneri, del Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati e del Consiglio Nazionale dei Geologi.
Dal 2023 fanno inoltre parte di STN anche il Consiglio Nazionale dei Periti Agrari, il Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e Periti Industriali Laureati e il Consiglio Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali.
A oggi sono stati promossi, organizzati e tenuti in ogni regione italiana i corsi di formazione per valutatori Aedes, per un totale di 28 appuntamenti, in cui sono stati abilitati 1.112 professionisti. “In questi anni – ha spiegato il presidente STN Felice Monaco - si sono inoltre succedute a livello nazionale e regionale sia esercitazioni, sia mobilitazioni, a cui i 4.425 tecnici iscritti alla Struttura Tecnica Nazionale hanno sempre partecipato con professionalità e grande spirito di collaborazione. Al tempo stesso, è in corso il completamento del processo di organizzazione sul territorio con la costituzione di STN regionali di coordinamento e delle relative sezioni operative”.
QUI il programma