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Superbonus, le proposte dei professionisti tecnici al Governo
La Rete Professioni Tecniche ha partecipato al tavolo di lavoro indetto dal Governo, dopo le proteste sollevate sul decreto che - in merito al Superbonus 110% - segnava lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura. Oltre alla delegazione in rappresentanza della sigla dei professionisti tecnici, all’incontro hanno preso parte gli esponenti delle banche, delle associazioni di categoria, delle imprese della filiera dell’edilizia
Nel corso dell’incontro il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha confermato l’apertura alle modifiche che potranno migliorare il decreto, benchè i provvedimenti del Governo siano stati dettati dalle indicazioni Eurostat che ha classificato come un deficit gli incentivi finora riconosciuti. A seguire ha annunciato l’apertura di un tavolo tecnico per l’individuazione delle norme transitorie, al fine di consentire il passaggio dal regime precedente a quello attuale. Grande attenzione, inoltre, è stata annunciata per le piccole ditte e alle imprese che operano nella ricostruzione, mentre le sigle che hanno partecipato all’incontro si sono coordinate per elaborare insieme una proposta comune, da presentare al Governo nelle prossime ore.
LA POSIZIONE DI RETE PROFESSIONI TECNICHE
In generale le sigle partecipanti hanno subito sottolineato la necessità di intervenire sull’operatività del settore bancario, estendendo il plafond di crediti scontabili da parte degli istituti bancari, utilizzando le somme versate con gli F24. L’ipotesi di una cartolarizzazione dei crediti è stata valutata come un processo complesso e inadeguato, in relazione ai lunghi tempi di attuazione.
In questo scenario RPT ha suggerito di prevedere la garanzia SACE per l’acquisto dei crediti dei professionisti tecnici e ha chiesto una proroga per gli interventi con la progettazione presentata, al fine consentire ancora l’utilizzo del credito di imposta e concludere i lavori. RPT ha, inoltre, evidenziato la necessità di mantenere a lungo i bonus edilizi nelle zone sismiche, con lo scopo primario di favorire la ricostruzione e la messa in sicurezza degli immobili. In particolare, è stato chiesto di mantenere il Superbonus nel cratere del sisma 2016, al fine di completare le opere in corso e, al tempo stesso, è stata ricordata l’importanza per il nostro Paese del varo di un piano nazionale di prevenzione sismica, come la proposta consegnata da RPT. Per l’edilizia libera, infine, è stato suggerito l’utilizzo delle sole fatture e l’alleggerimento delle procedure, facendo ricorso alla dichiarazione del professionista incaricato.
QUI il comunicato stampa RPT