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28/01/2022

Le prime borse di studio Antonio Ponchia e Italia Rampazzo

Consegnate dalla Fondazione Geometri del Gattamelata di Padova le prime due borse di studio in memoria dei coniugi Antonio Ponchia e Italia Rampazzo, secondo l’ultima volontà espressa dal figlio, il geometra Giulio Ponchia

I beneficiari sono gli studenti Elisa d’Alò di Abano Terme e Nicola Cancian di Sacile di Pordenone, la prima iscritta all’istituto tecnico, settore Tecnologico, indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio “Giovanni Battista Belzoni” di Padova, e il secondo all’istituto statale per l’istruzione superiore “Odorico Mattiussi e Sandro Pertini” di Pordenone. Entrambi frequentano l’ultimo anno del corso serale e, ricalcando i passi del loro benefattore Giulio Ponchia, conciliano quotidianamente il lavoro, gli impegni familiari e gli studi per diventare geometri.

Un’ambizione e una passione, come fu per Giulio, ora sostenuta con un assegno da 5mila euro per ciascuno, ricavato dal lasciato donato nel 2016 alla Fondazione Geometri del Gattamelata di Padova da Giulio Ponchia, iscritto dal 1964 e fino al 2015 all’Albo dei Geometri di Padova.

Alla cerimonia erano presenti il consigliere CNGeGL Paolo Biscaro, Michele Levorato e Angelo Bortolus, rispettivamente presidenti del Collegio Geometri e Geometri Laureati di Padova e di Pordenone, alcuni consiglieri del Collegio Geometri di Padova, dirigenti e responsabili degli istituti, oltre ai premiati e le loro famiglie. A far conoscere alla platea la figura del geometra Giulio Ponchia e il suo progetto per le borse di studio è stata la compagna Daniela Costa.   

Prima della conclusione, si è tenuto un momento di riflessione sulla professione di geometra. Fra le testimonianze, una interessante analisi dei professori delle classi serali ha messo in risalto la valenza di questa borsa di studio: una proposta che sostiene sia chi vuole concludere dei percorsi scolastici abbandonati, sia chi desidera affiancare un diploma tecnico a un titolo già acquisito. In ogni caso, un modello di istruzione da considerare tutt’altro che obsoleto, anzi una valida soluzione nell’attuale panorama formativo.

 

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