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14/06/2023

GEOdaysIT 2023, Paolo Nicolosi: il geometra laureato protagonista del domani

A Bari, l’università degli studi "Aldo Moro" e il Politecnico hanno per la prima volta ospitato GEOdaysIT 2023. Nell'ambito di questa iniziativa, che si è tenuta dal 12 al 17 giugno 2023, il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi ha partecipato alla giornata studio indetta da AUTEC - Associazione Universitari di Topografia e Cartografia



Organizzato da AIT - Associazione Italiana di Telerilevamento, da GFOSS.it APS  - Associazione per l'Informazione Geografica Libera e da Wikimedia Italia, GEOdaysIT 2023 è il risultato di una visione comune per la comunicazione e la disseminazione dei temi territoriali legati all’utilizzo del Telerilevamento, dei dati geografici e del software geografico liberi. In rappresentanza del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, all’iniziativa era presente il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi che, in particolare, ha preso parte all'appuntamento del 14 giugno 2023, promosso da AUTEC - Associazione Universitari di Topografia e Cartografia. In agenda approfondimenti e relazioni, per una occasione che si riproponeva, fra l'altro, di avviare un colloquio con tutte le istituzioni nazionali che utilizzano il dato geospaziale e cartografico. Un panel composito e formato da esperti e specialisti, conclusosi con l'intervento delle stesse società scientifiche AIT, GFOSS e SIFET, a cui partecipano i docenti degli atenei italiani afferenti in AUTEC, l'organizzazione presieduta dalla professoressa Donatella Dominici.

In questa cornice,  il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi ha parlato della figura del geometra e dell’ultimata riforma del percorso di accesso alla professione, fortemente sostenuta dalla Categoria.

Quando non si infervora per il catasto, il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi diviene il narratore ideale per far appassionare ogni pubblico alla storia. Con la consueta passione che caratterizza la sua esposizione, anche questa volta ha personalizzato il suo intervento con l’enfasi che rende centrale persino un particolare. 

L’occasione, bisogna però ammetterlo, è stata fra le più ghiotte: gli giunge su un vassoio d’argento, servita da esperti di dati geospaziali e appassionati di cartografia e geografia, in un ateneo del Mezzogiorno e ‘culla’ ante litteram della laurea del geometra da alcuni anni. E lui che, fra le altre cose, in primis è un uomo del Sud e, in secondo luogo (ma si fa per giocare rispetto a questo ordine bislacco), è delegato dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati alla topografia, alle relazioni con Asita e Sifet, si staglia deciso dietro il podio e non tentenna affatto dal naufragar mi è dolce in questo mar

Con buona pace dell’ossimoro leopardiano avanza nel ripercorrere il sentiero da cui arriva la figura del geometra laureato, erede storico del nobile agrimensore. Ciò che mette in luce, dopo gli antenati, sono subito gli studi, la duttilità professionale con cui affronta la evoluzione specialistica, nonostante il duro colpo inferto dalla riforma scolastica del 2010. Da punto di non ritorno, la debacle della perdita del sostantivo ‘geometra’ nella denominazione dell’istituto tecnico di riferimento, permutato in Costruzioni, Ambiente e Territorio, diviene un perno su cui fare forza con decisione e da cui partire per tracciare un nuovo orizzonte. Perché di una cosa si è certi: in tempi di Agenda 2030, decarbonizzazione, transizione digitale e ambientale, direttiva UE sulle case green, senza dimenticare i bonus per l’efficienza energetica e la messa in sicurezza, non guasta affatto che il geometra si distingua così nel mondo della filiera edile.

Fra reminiscenze sulle prime lauree triennali, citazioni sui titoli universitari professionalizzanti, approfondimenti sui percorsi accademici abilitanti che assorbono l’esame di Stato, ampliando l’esperienza della formazione accademica al praticantato tout coeur nelle imprese edili e negli studi professionali, l’intervento del consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi prosegue e si rende evidente che il vero cambio di paradigma è uno solo e lui lo sottolinea perfettamente: per la prima volta nella storia, il geometra ha una sua laurea e un suo specifico corso di studi a livello universitario. Un titolo su misura, che gli calza a pennello, rappresentando la naturale prosecuzione degli studi dopo il diploma, e lo allinea in panchina vicino agli altri giocatori della serie A, senza per questo costringerlo indossare i panni dell’ingegnere e dell’architetto junior o, per meglio esplicitare considerati i buoni rapporti inter/multidisciplinari con le altre categorie tecniche, senza prendere in prestito i libri altrui per conseguire il titolo di diploma di laurea triennale professionalizzante e abilitante. 

La riforma del percorso di accesso alla professione – ha spiegato il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi – è stata necessaria. Ha permesso al geometra di confermarsi nuovamente una figura dinamica, un professionista tecnico capace di evolversi e con un bagaglio di conoscenze sempre al passo con i tempi. E i decreti attuativi fissati con l’ultimo decreto interministeriale hanno definito le modalità di svolgimento dei laboratori, il format che attua concretamente la formazione professionale e conduce più velocemente verso il mondo del lavoro. Inoltre – aggiunge il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi - nel delineare questo nuovo orizzonte il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli è sapientemente intervenuto laddove necessario, in termini di materie e ore di studio, nonché di esperienza maturata con il praticantato. Ancor più che ieri, questo percorso di studi oltre a favorire velocemente l’indipendenza economica, consentire di intraprendere una carriera ricca di opportunità in Italia e all’estero, offrire una poliedricità nell’esercizio della professione, permette al neo laureato e alle conoscenze verticali da lui acquisite di rappresentare una figura tecnica richiesta dal mercato per attuare i programmi legati alla sostenibilità economica e ambientale, alla rigenerazione urbana, alla riqualificazione edile”.