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19/05/2022

Un domani migliore per tutti

Con l’intervento iniziale del consigliere CNGeGL Pietro Lucchesi su “Il cambiamento climatico si origina nei contesti urbani” si avvia oggi lo svolgimento dei lavori del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati. La sessione formativa si tiene in parallelo con il ciclo “Strategie contemporanee per progettare in Economia Circolare” e fa parte della serie di incontri promossi e organizzati da Isola Ursa e dedicati ai professionisti tecnici. È questo il terzo e ultimo ambito in cui si inserisce la partecipazione della Categoria all’edizione 2022 di KLIMAHOUSE

 

Nella sua relazione il consigliere CNGeGL Pietro Lucchesi avvia un’analisi inedita del Superbonus 110% che parte da una prospettiva ambientale e si congiunge - in conclusione - con la visione di una rigenerazione “professionale” prossima. Ecco, come.

Il Superbonus 110% ha indubbiamente incentivato la riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano, un processo che ha ridotto le emissioni di PMX urbano contenendo la riduzione delle spese sanitarie, grazie al miglioramento delle classi energetiche e alla tendenza di uno spostamento dei consumi di gas a favore dell’elettricità. È chiaro quanto sia necessaria - a questo punto – una visione sistemica: che dalla sostenibilità ambientale dei luoghi in cui viviamo si evolva con i nuovi spazi urbani, come la città dei 15 minuti.

La riqualificazione degli edifici è dunque la chiave per la riqualificazione delle città, che transita per la salubrità indoor: un fattore che la categoria ha messo a fuoco da tempo, attivando un percorso formativo specifico per i propri iscritti. È in questo passaggio che la trattazione generale fa sintesi con il titolo Il cambiamento climatico si origina nei contesti urbani” e nello scenario si prefigura l'ampliamento del ruolo dei professionisti tecnici: diviene loro la possibilità di rendersi interpreti e fautori di una vera e propria “rigenerazione” territorialeculturaleprofessionale.

Alle buone prassi di rigenerazione territoriale che spaziano dal sostegno delle pareti verdi, alla promozione del consumo di suolo zero, si associa il cambiamento delle abitudini per milioni di cittadini che concorreranno al raggiungimento di risultati significativi sul clima con le loro scelte relative alle abitazioni, alla mobilità e al cibo.

Da quanto finora esposto è evidente che nel prossimo futuro i profili professionali più richiesti saranno quelli legati ai settori ambiente e territorio: a fronte della diffusione della cultura della sostenibilità, della rigenerazione urbana e dell’economia circolare, i cittadini avranno sempre più bisogno di tecnici di riferimento qualificati, espressione di innovazione, artefici di un domani migliore per tutti.

Per consolidare il posizionamento nelle macro-aree ambiente e territorio - rendendole, assieme all’edilizia, ambiti professionali di eccellenza nel decennio a venire – le categorie tecniche devono fare evolvere le conoscenze attuali, adeguandole ad un contesto che, rispetto al passato, richiede maggiore specializzazione e capacità di lavorare in contesti inter/multidisciplinari, reinterpretando la professione in chiave innovativa.

L’approfondimento prosegue con gli interventi “La progettazione ambientale come strategia di salute pubblica”, a cura di Marco Caserio, e “Cambiamento climatico – l’edificio è un approccio riduttivo”, a cura di Giorgio Bertoli. I due esperti sono entrambi componenti della Commissione Sostenibilità CNGeGL.

QUI la presentazione del consigliere CNGeGL Pietro Lucchesi