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11/11/2022

I geometri al centro della crescita

Al centro dell'odierna intervista, rilasciata dal presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli al quotidiano economico - finanziario ITALIA OGGI, la buona edilizia attrattiva per i giovani professionisti, il territorio e la sua tutela, il patrimonio edilizio e la sua riqualificazione, le infrastrutture e la competitività del Belpaese, che chiamano a raccolta l’industria delle costruzioni e con essa i professionisti tecnici, già impegnati oggi su tanti fronti

 

Si è svolta a Firenze nei giorni 4 novembre la terza Assemblea dei Presidenti della categoria dei geometri, riuniti a Palazzo San Marco nella sede dell’Istituto Geografico Militare (IGM), reduce dalle celebrazioni dei 150 anni dalla sua fondazione. “L’anniversario – racconta il presidente del Consiglio Nazionale Maurizio Savoncelli, presente ad alcune iniziative -  è stato una straordinaria occasione di sensibilizzazione alla tutela del patrimonio cartografico, fondamentale per conoscere il territorio e la sua storia: un contesto nel quale i geometri, misuratori della Terra per definizione, riconoscono e ritrovano la vocazione più autentica”. Parole che riecheggiano quelle pronunciate dal Generale di Divisione Pietro Tornabene, Comandante dell’IGM: nel porgere i saluti di benvenuto ai rappresentanti della dirigenza territoriale, ha ricordato come le competenze tecniche che caratterizzano il percorso curriculare del geometra – estimo, trigonometria, topografia -  sono strumenti che consentono di comprendere la realtà che ci circonda, e come grazie alla cartografia, in particolare, lo Stato prende coscienza di sé stesso e del proprio precipitato storico. 

Presidente Maurizio Savoncelli, nella relazione di apertura ha toccato i numerosi temi presenti nella road map di Categoria, già tracciati in avvio del 2022 e costantemente monitorati in questi mesi di grandi cambiamenti politici e forti turbolenze economiche. Partiamo da quello di maggiore impatto: la crescita dei redditi 2021, saliti di oltre il 40% rispetto all’anno precedente.

Il dato era evidentemente atteso così come la portata, in linea con la crescita del settore edilizio che, dopo un decennio di segno “meno”, ha registrato nel 2021 un balzo del 20%, contribuendo per un terzo alla crescita del 6,7% del PIL nazionale. E anche per il 2022 le previsioni sono positive: il dato atteso, fornito da ANCE, è di + 12%, trainato soprattutto dal Superbonus che ha fatto crescere del 22% il settore delle riqualificazioni degli immobili residenziali.  Ebbene: nella cosiddetta filiera del Superbonus i geometri sono tra i profili tecnici più coinvolti, con incarichi che vanno dalle verifiche urbanistiche alle pratiche edilizie, dalla diagnosi strumentale sugli edifici alle soluzioni progettuali.

Il trend in crescita riguarda anche altre dimensioni, come quella relativa alle iscrizioni al primo anno degli istituti tecnici ad indirizzo tecnologico “Costruzione, Ambiente e Territorio” (CAT) e al corso di laurea triennale LP01 “Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio”: la sensazione è che sia la professione nel suo complesso ad essere tornata attrattiva per i giovani. 

I dati citati ci riempiono di soddisfazione, soprattutto perché si tratta di dati in crescita costante, non estemporanei. Nell’anno scolastico in corso, le iscrizioni al primo anno dell’istituto tecnico CAT sono tornate a superare le diecimila unità, a fronte di una riduzione generalizzata della popolazione studentesca causata dal preoccupante calo demografico che si registra in Italia da oltre un decennio. Analogo exploit per le iscrizioni al primo anno del corso di laurea triennale professionalizzante LP01 “Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio”, che nell’anno accademico 2022/2023 ha visto crescere da 11 a 20 il numero degli atenei coinvolti, e più che raddoppiare quello delle immatricolazioni, da 145 a circa 400. 

A cosa sono ascrivibili questi risultati?

Al combinato disposto di due fattori: il primo è riconducibile all’attività di orientamento, in entrata e in uscita, svolta dalla Categoria: sotto l’egida del progetto “Georientiamoci. Una rotta per l’orientamento” promosso dalla Fondazione Geometri sin dal 2013, i referenti dei Collegi territoriali di tutta Italia hanno la possibilità di far conoscere agli studenti delle scuole secondarie di primo grado il percorso di studi CAT e i percorsi professionali e accademici post diploma, in primis il corso di laurea triennale professionalizzante (la LP01, appunto) che abilita direttamente alla professione di geometra laureato, prevedendo la duplice valenza di titolo universitario e di accesso alla professione della tesi di laurea. Il secondo fattore è la spinta che il PNRR sta imprimendo alla transizione ecologica, i cui tasselli sono l’edilizia green, l’efficientamento energetico, il consumo di suolo zero, l’economia circolare, l’agricoltura sostenibile,  la riduzione dello spreco idrico, l’utilizzo di informazioni georeferenziate per frenare il dissesto idrogeologico. In tutti questi ambiti il geometra è chiamato ad operare in un arco di tempo che va ben oltre il 2026, anno di conclusione della “messa a terra” dei progetti: il primo orizzonte temporale al quale già oggi devono guardare i nostri giovani è quello del 2030, così come indicato dall’ONU nell’Agenda dello Sviluppo Sostenibile. Non a caso in sede europea lo strumento di rilancio dell’economia affossata dalla pandemia si chiama Next Generation EU. 

Quali sono i motivi sui quali basa questa sua convinzione?

Parlerei di evidenza dei numeri, più che di motivi, avanzando due esempi dei quali si è parlato diffusamente nell’Assemblea fiorentina. Il primo fa riferimento al boom di appalti per il PNRR registrato nel terzo trimestre 2022 dall’OICE (Organizzazioni italiane di ingegneria, architettura e consulenza tecnico-economica): ben 954 (+ 125,8% rispetto al trimestre precedente), per un ammontare di 1,5 miliardi di euro, ai quali si aggiungono 1.659 gare per servizi tecnici e appalti integrati; il secondo all’assegnazione a piccoli Comuni e borghi di risorse economiche significative per progetti di rigenerazione urbana. In entrambe le situazioni i profili più richiesti sono quelli di professionisti con competenze nei settori chiave dell’efficientamento energetico, della riqualificazione del territorio e della direzione tecnico-amministrativa, necessari a gestire non solo la realizzazione dei progetti entro il 2026, ma anche e soprattutto le ricadute sul territorio negli anni successivi. Oggi, in Italia, il numero di questi profili è insufficiente, occorre formarli in fretta e bene proseguendo nel percorso di qualificazione delle lauree triennali professionalizzanti, tra le quali spicca (per le suddette esigenze contingenti) la cosiddetta “laurea del geometra”, anch’essa protagonista di una performance rilevante. 

Sul solco degli esempi, non trascurerei gli interventi in ambiti strategici quali l’edilizia scolastica e l’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare pubblico e privato.

Oltre che strategici, gli interventi negli ambiti citati sono necessari, urgenti e ineludibili: in questa sede ricordo, a titolo esemplificativo e in nessun modo esaustivo, che secondo le stime di Cittadinanzattiva in Italia solo il 7% degli edifici scolastici è progettato in base alle norme antisismiche, e che oltre il 60% del nostro patrimonio edilizio ha più di 45 anni. A fronte di questi dati, e dell’opportunità che il settore edilizio contribuisca al raggiungimento del target fissato dalla Comunità europea di riduzione del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030, è evidente che scegliere oggi di diventare geometra sia un investimento sul futuro, professionale e del Paese. Della bontà di questo investimento i ragazzi e le rispettive famiglie dimostrano di esserne sempre più consapevoli, anche per merito delle azioni di informazione e sensibilizzazione portate avanti direttamente dalla Categoria, che proprio a Firenze ha lanciato il suo prossimo, imminente progetto: la realizzazione di un sito web interamente dedicato al corso di laurea LP01 “Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio”. Il sito, “targato” Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, sarà rivolto prevalentemente agli studenti del quarto e quinto anno delle scuole secondarie di secondo grado e ai docenti referenti dell’orientamento in uscita verso l’università, e rappresenterà un punto di riferimento essenziale per i coordinatori dei corsi di laurea LP01 attivati nei vari atenei, sull’intero territorio nazionale.

 

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