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05/10/2022

Video asseverazioni, RPT si appella all’Antitrust e al Garante della privacy

L’iniziativa fa seguito all’invio di una diffida alla società Deloitte e di una nota alle banche affidatarie, con cui la Rete Professioni Tecniche ha iniziato a rappresentare il malcontento dei professionisti appartenenti alle categorie tecniche 

 

Come ampiamente riportato nei giorni scorsi dagli organi di informazione, la società Deloitte ha imposto l’obbligo di produrre, oltre alla normale asseverazione prevista dalla legge, un filmato, a cura del professionista, che illustri l’esecuzione dei lavori. Tutto questo nell’ambito dello svolgimento, per incarico di alcune banche, dell’attività di gestione e controllo di pratiche di finanziamento, ai fini dell’acquisto dei crediti di imposta. 

In relazione a questa richiesta, la Rete Professioni Tecniche – in rappresentanza di tutti i professionisti tecnici interessati e facendosi portavoce del loro malcontento - ha immediatamente inviato una diffida alla società Deloitte, senza peraltro avere alcuna risposta. Contestualmente, RPT ha inviato una nota alle banche affidatarie di incarichi alla Deloitte che mette in evidenza tutte le problematiche giuridiche e le possibili violazioni di legge generate dall’obbligo imposto dalla stessa società.

Inoltre, è stata segnalata anche la possibilità per Deloitte, in nome e per conto della banca, di sfruttare una posizione dominante sotto il profilo contrattuale (in conseguenza della contrazione del mercato delle cessioni), imponendo attività inutili che però incidono sul merito creditizio del cedente. Tutto questo sarà oggetto di una segnalazione all’Autorità Antitrust.

Come accennato, esiste anche una delicata questione legata alla privacy. Le video riprese dei cantieri riguardano proprietà private, operai, lavoranti o soggetti terzi la cui immagine o la cui ripresa viene acquisita con modalità che non necessariamente possono consentire l’acquisizione del libero assenso  dei diretti interessati, mettendo il committente e il professionista davanti ad un dilemma: rischiare di violare la disciplina della privacy o rischiare di perdere il finanziamento dei lavori. Per questo motivo la RPT ha anche approntato un modello di reclamo da inviare all’Autorità Garante della Privacy.

 

QUI il comunicato stampa RPT