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Antonio Aversa, per entrare a far parte del futuro non si può prescindere dal passato
Ecco una primissima occasione per il neo consigliere nazionale CNGeGL Antonio Aversa per presentarsi, una intervista con il senso di una stretta di mano non convenzionale, in cui ha voluto rivelare un po’ di sé e tanto della voglia di rispondere alle aspettative della Categoria, delle istituzioni, della pubblica amministrazione e, non in ultimo, dei suoi “colleghi di viaggio”. A lui, e tutti gli altri, i migliori auguri di buon lavoro
Da sempre Geometra, che significato ha nella vita?
Un significato profondissimo: è stata la mia vita! Ho esordito giovanissimo e, a breve, gli anni dedicati alla professione saranno ben 50; lavoravo sempre, non conoscevo sosta. Facevano eccezione due festività: Natale e Pasqua. Ugualmente agosto era per me dedicato all’esercizio professionale, dopo aver avuto cura di accompagnare la famiglia in una località di villeggiatura. Del resto, bisogna pensare che allora non c’era la tecnologia di oggi e, il tempo necessario per realizzare un progetto, come qualsiasi altra esecuzione tecnica, si basava principalmente sulla manualità. Nonostante questo appaia anacronistico, oggi come ieri restano un dato di fatto: parliamo di una professione che offre grandi soddisfazioni. Fra le tante, ne ricordo una: un cliente, a cui altri colleghi non erano riusciti a far approvare un progetto, si rivolse a me. Mi disse: “sono sicuro che tu ce la farai e io ti regalerò una macchina da caffè”. In effetti, ci volle del tempo, ma andò così: seppi ovviare a un cavillo burocratico, dando un’interpretazione diversa alla pratica, che ebbe un esito positivo. Quando lo informai dei fatti, e lo invitai a studio, portò la macchinetta del caffè. Non ci pensavo più e, invece, lui fu di parola e questo mi fece davvero piacere. Non certo per il presente, che allora era comunque un bel regalo, quanto per il comportamento avuto: quel cliente si era rivelato un uomo di parola.
Il bello di essere un Geometra, inoltre, è la considerazione che i clienti, la società e le imprese, hanno di te. Oggi essere un Geometra è molto diverso rispetto a ieri, ma questo aspetto è rimasto immutato e la considerazione che gli altri hanno della nostra figura tecnica è rimasta sempre altissima!
Quando ha iniziato a svolgere il suo primissimo ruolo istituzionale e qual è stato finora il “risultato del cuore”?
I miei capelli grigi fanno la spia: era il 1988 quando ho ricevuto la primissima nomina di consigliere al collegio di Frosinone. Da allora, la mia è stata la storia di una lunghissima passione, da sempre al servizio della categoria. Dal 1990, fino al 2013 sono stato delegato di Cassa Geometri e, in seguito, dal 2005, fino al 2019 sono stato consigliere e componente della giunta di Cassa Geometri. Nel frattempo, si evolveva anche il mio ruolo nel collegio. Basti pensare che, come presidente di questo ente territoriale, ho ricoperto la carica per 23 anni, fino alle dimissioni - sopraggiunte per l’avvenuta elezione al Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati - presentate lo scorso aprile. In questa nuova veste, dopo essermi occupato a livello regionale della politica di categoria, intendo mettermi nuovamente alla prova. Il banco “nazionale”, benché abbia rivestito il ruolo di delegato e componente della giunta di Cassa Geometri per decenni e mi sia dedicato anche a ai temi della previdenza e del welfare, sarà per me un’occasione stimolante: un tassello che finora mancava nel mosaico della vita. In questo scenario i “risultati del cuore” sono stati tantissimi: può sembrare una contraddizione, ma non è così. Nel tempo sono sempre stato al fianco dei colleghi: rispondevo al telefono a tutte le ore, mi sono prodigato in consigli, suggerimenti, sia per la professione, sia lato previdenziale. L’apprezzamento del prossimo, il riconoscimento di una dedizione, è in questo unicum il mio “risultato del cuore”.
Candidandosi ha scelto di mettersi al servizio della categoria. Perché?
Dico la verità: diversamente non saprei “vedermi” e, oltretutto, alla base di questa nuova scelta, presa nel solco di una grandissima passione, lo spirito che mi caratterizza ha avuto un ruolo importante. Ben distinto e distante dal dato anagrafico, il mio animo è giovane e non ne vuole sapere di mettersi “seduto”.
Quale obiettivo, fra i tanti, si è prefissata di raggiungere, in particolare, nel corso del suo mandato nazionale?
Oltre a essermi connotato come un professionista sempre attento ai colleghi, sarà ormai chiara la mia indole proattiva. Per questa ragione, non deve stupire che mi sia dato l’obiettivo di denominare nuovamente l’istituto tecnico con il termine Geometra. Sono profondamente convinto che, a questo proposito, la riforma scolastica abbia penalizzato la nostra professione e orientato negativamente gli studenti e le loro famiglie verso la scelta della scuola secondaria superiore. A questo mio proposito si abbina un’altra determinazione: rimodulare le competenze del Geometra. Se vogliamo davvero proiettarci nel futuro, si tratta - a mio parere - di un obiettivo non più procrastinabile.
Clicca QUI per visitare il profilo del consigliere CNGeGL Antonio Aversa pubblicato sul sito istituzionale cng.it