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Barriere architettoniche e PEBA: il punto di "Focusicilia.it"
Nel PNRR sono stanziati 300 milioni di euro per la rimozione delle barriere fisiche e architettoniche. Una misura che porterà alla realizzazione di 617 interventi di miglioramento dell'accessibilità fisica e cognitiva nei luoghi di cultura. Fra questi: 352 tra musei, monumenti, aree archeologiche e parchi. In un’ottica di insieme, il quotidiano online Focusicilia.it inizia a curare degli approfondimenti sulla normativa in essere e a raccogliere le dichiarazioni in merito del consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi. Ecco il primo servizio
Il testo di riferimento in materia è il decreto del Presidente della Repubblica del 24 luglio 1996, numero 503, che riprende “la definizione di barriere architettoniche - spiega il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi - già contenuta nel decreto ministeriale 236/89, in cui sono elencate le caratteristiche funzionali previste per ogni categoria di ambiente pubblico, come per esempio, gli spazi urbani, edifici scolastici e i mezzi di trasporto“.
Nello specifico, sono considerate barriere architettoniche “gli ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque e, in particolare, per coloro che hanno una ridotta o impedita capacità motoria, in forma permanente o temporanea”. La norma, infine, non parla solo di accesso ai luoghi pubblici e privati, bensì considera un ostacolo tutto ciò che impedisce “la sicura utilizzazione di aree, attrezzature o componenti, la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l’orientamento per chiunque, inclusi non vedenti, ipovedenti e sordi“.
In tale ottica si inseriscono i PEBA, i Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche, uno strumento per le pubbliche amministrazioni che devono identificare e rimuovere le barriere architettoniche nel proprio territorio: “l’obbligatorietà della loro adozione è stata introdotta per gli edifici pubblici dapprima nel 1986 e, in seguito, nel 1992”.
Dopo aver espresso negli ultimi 10 anni il proprio impegno sociale per la diffusione della cultura dell’accessibilità, “il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati ha ideato e sostenuto in materia di abbattimento delle barriere architettoniche - aggiunge il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi - un corso di alta formazione riservato esclusivamente ai propri iscritti”.
Ma vi di più. “Proprio lo scorso 18 gennaio è stato nuovamente presentato dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati un altro corso di alta formazione appositamente sviluppato per i geometri liberi professionisti. Questa iniziativa - conclude il consigliere CNGeGL Paolo NIcolosi - fa leva sulle specifiche competenze del nostro ruolo tecnico nell’esecuzione dei lavori pubblici. In entrambi i casi si delinea con chiarezza che l’aggiornamento professionale della categoria viene considerato come un fattore competitivo e rientra nelle finalità istituzionale dell'ente”.
QUI l’approfondimento pubblicato da Focusicilia.it