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Barriere architettoniche, i neo diplomati CAT di Udine pronti a un nuovo approccio culturale
Fortemente voluto dall’Istituto Tecnico Costruzioni, Ambiente e Territorio “Gian Giacomo Marinoni” e dal Collegio Provinciale Geometri e G.L., il convegno che si è svolto a Udine e appositamente fissato a fine anno scolastico in occasione della consegna del diploma agli studenti, ha avuto il compito di coinvolgere i futuri geometri del domani nell’importante tema al centro dell’incontro: “Dall'eliminazione delle barriere architettoniche all'Universal Design”
Tommaso Empler, professore associato dell’università Sapienza di Roma e il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi sono stati i relatori dell’iniziativa, mentre l'avvio dei lavori è stato curato dalla professoressa Anna Maria Zilli, dirigente scolastico dell’Istituto Tecnico, e dal presidente del Collegio Provinciale Geometri e G.L., Lucio Barbiero.
Oltre ai docenti e agli alunni, hanno partecipato per la Regione Friuli Venezia Giulia l’assessore alle politiche sociali e disabilità Riccardo Riccardi, il consigliere e presidente della commissione formazione Roberto Novelli e per il Comune di Udine l’assessore all’innovazione Gea Arcella.
Nel suo intervento Il professor Tommaso Empler ha approfondito l’importanza dell’Universal Design, dei suoi sette principi e di quanto questi siano determinanti per una “progettazione per chiunque”. Il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi, portando ai presenti i saluti del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli e del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, ha ringraziato il presidente Lucio Barbiero e il suo consiglio direttivo per l’invito, si è complimentato con il dirigente scolastico dell’Istituto Tecnico Marinoni e con i suoi docenti per l’impegno profuso per l’incremento delle iscrizioni al CAT, ricordando che “la categoria dei Geometri, erede degli agrimensori e ancor prima dei gromatici di romana memoria, sebbene sia antica nella sua costituzione - istituita nel 1929 con il Regio Decreto n. 274 - si è sempre caratterizzata per la sua resilienza e per la capacità di offrire ai cittadini i propri servigi in relazione alle sempre loro mutate esigenze. In considerazione delle necessità della gente, infatti, il Consiglio Nazionale, ormai da oltre un decennio, ha posto attenzione all’accessibilità attraverso una progettazione inclusiva e all’abbattimento delle barriere architettoniche. All’uopo, insieme all’UNI è stato promotore della prassi di riferimento n. 24/2016 e ha indetto, insieme all’associazione FIABA, il concorso “I futuri geometri progettano l’accessibilità” oggi arrivato alla sua 11^ edizione. Un concorso questo ben noto all’Istituto Tecnico Marinoni per avervi partecipato e anche per essersi classificato tra le prime scuole concorrenti”.
Partendo dal concetto di accessibilità per tutti, il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi ha inoltre evidenziato che “la disabilità non è una malattia, ma una condizione in cui non si riesce a fare qualcosa. La disabilità non è necessariamente congenita, ma può anche essere conseguente ad una malattia, a un infortunio, a una condizione anagrafica e può essere permanente o temporanea. Tra le definizioni più calzanti vi è quella che descrive il concetto di disabilità come l'insieme di condizioni potenzialmente restrittive derivanti da un fallimento della società nel soddisfare i bisogni delle persone e nel consentire loro di mettere a frutto le proprie capacità. Tra i responsabili di questo fallimento, certamente, ci siamo anche noi tecnici - ha continuato - che non abbiamo saputo, nel tempo, progettare e costruire in maniera inclusiva, non applicando i dettami dell’Universal design. Si deve parlare, soprattutto con le nuove generazioni e con i futuri geometri, del concetto di accessibilità e non di mero abbattimento delle barriere architettoniche”.
Proprio nella consapevolezza che occorre cambiare passo e principalmente fare riferimento a una cultura differente, “le vere barriere sono quelle culturali e mentali – ha proseguito il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi – che ha evidenziato come il Consiglio Nazionale, nel sostenere tale affermazione e nel proseguire le proprie finalità istituzionali ha promosso un corso unico nel suo genere, che è stato strutturato in maniera tale da fornire ai partecipanti le nozioni basilari: tecniche progettuali, legislative e relative alle misure di finanziamento (non ultimo il confermato 75%). Un percorso di formazione e di aggiornamento di qualità affinché i propri iscritti - ha concluso - possano divenire i professionisti tecnici che sapranno meglio esprimere un approccio culturale nuovo rispetto alla disabilità, consentendo di fatto un'identificazione del geometra sempre più con un esperto dell’accessibilità”.