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Equo compenso e Codice dei contratti pubblici, un nodo da risolvere
Ripartono le attività dell’Osservatorio nazionale sull’equo compenso, che ha indetto un nuovo tavolo dei lavori tornando sulla contestazione sollevata dall'ANAC, circa la compatibilità dell'equo compenso con il Codice dei contratti pubblici (d.lgs. 36/2023), ritenendo quest'ultimo prevalente sulla legge 49/2023. Per il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati ha partecipato al dibattito il presidente Paolo Biscaro
Nel corso dell’ultima riunione dell'Osservatorio nazionale sull'equo compenso è stato richiesto ai Consigli nazionali e alle associazioni professionali di inviare al Ministero della Giustizia tre rapporti: 1.sui modelli di convenzione adottati, 2.su eventuali aggiornamenti del codice deontologico e 3.sui provvedimenti disciplinari presi. Queste informazioni, raccolte per valutare l'applicazione della legge sull'equo compenso (n. 49/2023, in vigore dal 20 maggio scorso), e da inoltrare entro il 15 ottobre 2024, confluiranno in un documento che verrà presentato alle Camere.
Il termine originario del 30 settembre 2024 è stato posticipato alla fine dell'anno, data la recente costituzione dell'Osservatorio, avvenuta solo a marzo, e il numero limitato di riunioni finora tenute (tre, incluso l'incontro di ieri).
Il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, presente alla riunione, ha ribadito la necessità di affrontare il problema sollevato dall'ANAC, che ha contestato la compatibilità dell'equo compenso con il Codice dei contratti pubblici (d.lgs. 36/2023), ritenendo quest'ultimo prevalente sulla legge 49/2023. L’incontro si è svolto in modalità telematica.
QUI l’articolo di Italia Oggi
Foto di charlesdeluvio su Unsplash