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Rete Professioni Tecniche, come sbloccare il Superbonus 110%
Per intervenire sul Superbonus 110% scendono di nuovo in campo i professionisti tecnici rappresentati da Rete Professioni Tecniche. In particolare, richiamano l'attenzione sul superamento dell’impasse della cessione dei crediti, che sta creando gravi problemi ai cittadini, alle società titolari dei lavori e ai professionisti
Al fine di migliorare e facilitare la gestione della circolazione dei crediti la Rete Professioni Tecniche ha proposto quanto segue:
1.possibilità, per gli operatori abilitati di offrire i crediti fiscali acquisiti anche ai propri clienti correntisti, privati o professionali, consentendo altresì, agli operatori ma anche ai correntisti, di modulare il lasso temporale di utilizzo di tali crediti, anche con clausole che consentano di recuperare quelli non ceduti nel periodo corrispondente;
2.possibilità, per gli Enti previdenziali Ordinistici, di svolgere sia una funzione di garanzia nella cessione dei crediti che di acquisizione dei medesimi, se maturati dai professionisti iscritti;
3.realizzazione di una piattaforma unica di controllo nelle varie fasi della cessione dei crediti, che eviti il ricorso ad entità finanziarie, società Advisor ed assimilate che, oltre a generare degli extra-costi non necessari, spesso assumono una funzione impropria atta a ritardare se non a bloccare la cessione e quindi il funzionamento del meccanismo;
4.meccanismi di incentivazione fiscale che possano calmierare i costi delle cessioni, evitando improprie speculazioni da parti di soggetti;
5.valorizzazione dei pareri della Commissione di monitoraggio, ampliandone la funzione soprattutto per gli aspetti tecnici-esecutivi;
6.norme che disciplinino i General contractor chiarendone i ruoli, i limiti e le responsabilità anche a tutela delle imprese e dei professionisti che sugli stessi fanno sempre più affidamento;
Inoltre, poiché la fruizione diretta da parte dei committenti non costituisce lo strumento principale per il finanziamento del Superbonus110%, per l’evidente ragione che i committenti tipo non sono caratterizzati da debiti fiscali significativi, tali da rendere appetibile la compensazione degli stessi, la Rete Professioni Tecniche ha aggiunto:
7.possibilità di fruire del credito non utilizzato nel singolo anno fiscale anche negli anni successivi;
8.previsione di un incentivo che consenta di gestire gli eventuali condomini incapienti che in molte ipotesi bloccano di fatto gli interventi in difetto di sufficiente credito di imposta.
Più in generale, la Rete Professioni Tecniche ritiene questa l’occasione giusta per riorganizzare i vari bonus, anche prevedendo per gli incentivi percentuali più basse, ma rendendoli strutturali e spalmati su un periodo medio-lungo. I professionisti tecnici, infine, invitano ad affrontare in maniera decisa anche il tema della sicurezza degli edifici attraverso l’introduzione del Fascicolo del fabbricato.
QUI il comunicato stampa