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I primi progetti di categoria per il 2020

Nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano economico – finanziario “Italia Oggi”, il Presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli spiega come il sostegno ai Geometri junior e alla componente femminile della Categoria sia un’azione tesa a rendere strutturale il processo di rinnovamento già intrapreso in termini di governance. I progetti #Geofactory, laboratorio di idee under 35 e #Accettolasfida Libera professionista sono gli ambiti in cui confrontarsi, mettere a punto strumenti e creare opportunità.

 

Presidente Maurizio Savoncelli, la Categoria punta su giovani e donne, avviando progetti di portata nazionale: con quali premesse e con quali obiettivi?

La premessa è comune: negli ultimi anni, le componenti giovanili e femminili hanno intrapreso un percorso di crescita che li ha condotti ad ampliare il perimetro del confronto su temi strategici quale, ad esempio, il futuro del lavoro, ben oltre quello definito dal Collegio o professione di appartenenza:  hanno offerto contributi di qualità al territorio, alle altre professioni e alla società civile, cogliendo le opportunità di networking favorite dal digitale, che è un altro elemento di forte contatto tra i due target. La caratteristica principale di questi contributi è di essere al servizio di una visione: idee, proposte, progetti e suggestioni che vanno nella direzione di rendere strutturale quel processo di rinnovamento già intrapreso dal Consiglio Nazionale, ma che necessitano di essere sostenuti e valorizzati. Divergono, ma solo in parte, gli obiettivi: #geofactory punta, nel breve-medio periodo, ad accelerare il percorso di “esplorazione” della tecnologia al servizio della professione, laddove #accettolasfida vuole contribuire, nel medio-lungo periodo, ad incrementare la presenza femminile in ambito STEM (Science, Tech, Engineering & Math), ad oggi fortemente sbilanciata verso il maschile. Il punto di convergenza è nella capacità di accompagnare la Categoria nel processo di cambiamento professionale e culturale interno, parallelo e complementare a quello esterno: tecnologico, economico e sociale. 

 

Entriamo nel dettaglio dell’operatività, partendo da #Geofactory.

Il Laboratorio di idee under 35 – partito lo scorso 10 settembre con un incontro nazionale a Roma e proseguito, poi, con i Tavoli Open Space Technology del 10 ottobre – è già avviato e ha già centrato il primo, importante obiettivo: costruire una piattaforma di proposte da condividere con il Consiglio Nazionale e l’intera dirigenza, e che ha trovato forma compiuta nel “Rapporto di sessione Open Space” presentato al 45° Congresso nazionale di Bologna. La valutazione di fattibilità dei tanti progetti presentati sarà il punto di partenza dell’operatività 2020.

 

Passiamo ad #Accettolasfida Libera professionista. E a proposito: perché questo titolo?

Il progetto è partito ufficialmente lo scorso 13 febbraio, con un workshop aperto alle Presidenti di Collegio: le coordinatrici Giuseppina Bruzzese (Potenza), Paola Passeri (Macerata) e Alessia Zaupa (Vicenza), quindi Donatella Curletto (Asti), Anna Maria Oppido (Crotone), Paola Brunelli (Ferrara), Luana Tunini (Gorizia), Tiziana Marrazzo (Massa Carrara), Roberta Lecordetti (Parma), Luisa Roccia (Torino), Claudia Caravati (Varese). Un vero e proprio kick off, che ha consentito alla cabina di regia di delineare i progetti futuri e le iniziative da patrocinare, di valutare partnership e alleanze da attivare nel tessuto sociale e, soprattutto, di identificare le modalità di coinvolgimento degli iscritti per rendere massimamente efficace il percorso partecipativo. Veniamo al titolo: non poche di loro hanno accettato, e vinto, prima la sfida di intraprendere una professione che, nell’immaginario collettivo, si ascrive (a torto) all’universo maschile, quindi quello della conciliazione famiglia/lavoro, riscontrabile pressoché in ogni contesto professionale e, più in generale, lavorativo. Grazie alla competenza, all’impegno, alla resilienza e non di rado al sacrificio, hanno raggiunto risultati professionali importanti, un vero e proprio “capitale esperenziale” che assumerà tanto più valore quanto più potrà essere condiviso e indicato come esempio da seguire non solo da chi – oggi – è già una professionista, ma anche da chi domani potrà decidere autonomamente di diventarlo. Libera professionista, appunto. 

 

Oltre ai giovani e alle donne, come si completa il palinsesto delle attività del Consiglio Nazionale per l’anno appena cominciato?

L’attenzione, come sempre, è per tutti gli iscritti: nei loro confronti, l’imperativo è favorire le occasioni di crescita professionale attraverso specifiche azioni di stimolo; proporre percorsi formativi performanti rispetto alle richieste del mercato del lavoro; qualificare ulteriormente il percorso di istruzione con l’istituzione di una laurea triennale professionalizzante e abilitante. 

 

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