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La relazione della Commissione Anagrafe Tributaria sul 110%

Assumono il tono della prima overview istituzionale su un tema di interesse nazionale come il Superbonus. Sono gli atti conclusivi di un ampio lavoro di approfondimento svolto dalla Commissione Anagrafe Tributaria che accolgono prevalentemente le proposte avanzate dalla Rete Professioni tecniche. “Superbonus: Opportunità e criticità” è il titolo di questa relazione che segna un passaggio importante dell’iter procedurale dell’agevolazione fiscale prevista dal decreto Rilancio

“Si tratta di una delle più importanti opere pubbliche che ricorderemo nella storia del nostro Paese, uno degli investimenti di maggiore respiro per l’economia e in grado di generare una grandissima aspettativa nei cittadini. Una misura che necessita di essere applicata in modo strutturale per esprimere la sua massima efficacia, una soluzione che non merita di essere finalizzata unicamente per un’interpretazione spot”. 

Presente all’incontro in qualità di Presidente CNGeGL e Consigliere RPT, con le sue parole Maurizio Savoncelli racchiude una provocazione e una proposta, entrambe alla base delle sorti future dell’incentivo varato dal Governo. La prima mira a capire il domani che si delinea per il provvedimento, successivamente all’approvazione della Legge di Bilancio, e la seconda è l’invito a trasformarlo in una risorsa stabile della politica economica italiana. Una ipotesi già esposta in fase di audizione (QUI la news) e che il Presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli abbina alla possibilità di “includere, anziché escludere, alcune tipologie di immobili al fine di riqualificare tutto il patrimonio edilizio e non solo una parte” (QUI l’intervento dal minuto 54:01 al 56:30).

Una sollecitazione che trova conforto nella risposta del Presidente della Commissione, On.le Ugo Parolo, che “ritiene inevitabile una considerazione politica sugli effetti finora riscontrati, motori di un sostegno economico pubblico che estenderà l’entrata in vigore fino al 2023, in una valutazione complessiva che muove dal cambiamento che sarà intrapreso dalle città e non solo dal punto di vista del contenimento energetico. Un passo nella direzione del recupero della bellezza dei nostri centri storici e di una percezione visiva che migliora la qualità della vita delle persone”.

Fra i nuovi punti richiamati all’attenzione, nel corso della presentazione la Rete delle Professioni Tecniche ha sottolineato in modo particolare l’emanazione di linee guida che possano inquadrare l’operato dei general contractors in un sistema di regole precise, volte a scongiurare il rischio di una ingerenza a danno dei professionisti. Inoltre, la Rete professioni Tecniche ha ricordato che solo una parte dello stanziamento previsto (86 milioni su 3,5 miliardi) è relativo all’Eco e Sisma bonus, un aspetto che rende evidente l’opportunità di facilitare il ricorso a queste misure, anche sfruttando l’effetto trainante degli interventi per il miglioramento energetico degli edifici.

La relazione. Un atto che diviene un contributo sia per il dibattito parlamentare, in particolare per l’esame del disegno di legge di bilancio, sia per i successivi atti normativi che potranno essere prodotti a scopo di affinamento della disciplina in esame. La relazione, infatti, è una ricognizione del quadro normativo della disciplina, la sintesi delle principali proposte avanzate dai soggetti auditi nel corso dell’approfondimento svolto dalla Commissione, alcuni chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate rispetto a specifiche questioni e, in ultimo, alcune valutazioni conclusive.

Le proposte. Un portale unico in cui possano confluire le comunicazioni di contribuenti e professionisti che vogliono usufruire dell’incentivo per le ristrutturazioni, all’insegna dell’efficientamento energetico e della riqualificazione sismica. A seguire, per favorire il ricorso al Superbonus, è stato indicato il ricorso ad formulari in cui i rappresentanti delle categorie professionali possono attenersi e fare riferimento. Un percorso che agevolerebbe le attività degli addetti ai lavori e ridurrebbe le difficoltà amministrative, che si stanno rivelando un elemento ostativo per l’applicazione della misura. In ultimo, l’idea di istituire presso il MISE un osservatorio di carattere consultivo sulla materia, cui possono partecipare gli esponenti delle Categorie, dei Consigli e degli Ordini professionali.

Fra i ‘nei’ dell’incentivo, il limite temporale; non aver previsto la detrazione delle spese per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto; la possibilità di poter subordinare il cappotto termico alla diagnostica della resistenza delle strutture (un recente rapporto citato nella relazione precisa che nel nostro Paese il 57,5% dei 12,5 milioni di edifici ha oltre 50 anni); non includere nell’intervento i monoproprietari di fabbricati.

Il documento è stato presentato in videoconferenza ai rappresentanti delle principali sigle coinvolte nella misura come ABI, ENI, ENEA, Poste Italiane, ENEL, Confindustria, Confedilizia, Ance, Assoesco, Assoimmobiliare, Assomastertributario, Confesercenti, Inarcassa, Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti, Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, Consiglio Nazionale Ingegneri e Saint Gobain Italia.

 

QUI la relazione della Commissione Anagrafe Tributaria

QUI l’articolo di Italia Oggi

QUI il comunicato stampa RPT