HeaderArchivioNews

NEWS

Archivio news (2020-2014)

Aggregatore Risorse

angle-left Le proposte dei professionisti tecnici al Governo

Le proposte dei professionisti tecnici al Governo

La Rete Professioni Tecniche non abbassa la guardia e, dopo aver partecipato agli Stati Generali dell’Economia per presentare al Premier Giuseppe Conte le proposte di rilancio dell’economia nazionale, torna a fare sintesi delle richieste che ‘fanno bene’ al sistema Paese

Non occorre uno sforzo di memoria, la Rete Professioni Tecniche elenca subito le misure che hanno visto esclusi i professionisti. Si tratta del Decreto Cura Italia (Dl 18/2020) e del Decreto Liquidità (Dl 23/2020), dai quali, almeno in prima battuta, sono stati esclusi i liberi professionisti iscritti alle Casse di previdenza obbligatoria; seguono le misure di aiuto concesse secondo modalità diverse ai professionisti con partita Iva e ai professionisti ordinistici, con criteri decisamente più restrittivi per i secondi, contrari ad ogni basilare principio di equità; conclude l’art. 25 del Dl Rilancio (Dl 34/2020) che ha escluso l’accesso dei professionisti ordinistici (salvo emendamento dell’articolo) al Contributo a fondo perduto.

Ciononostante, i professionisti sono convinti che questi Stati Generali debbano essere la piattaforma per l’elaborazione di un piano di rilancio, un programma di azioni che faccia leva sulle molte risorse di cui già disponiamo e che risolva una serie di criticità stratificatesi nei decenni. Per questo motivo, la Rete Professioni Tecniche ha preso parte all’appuntamento convintamente (QUI la news).

Al Governo il compito omogenizzare e raccordare i diversi piani di intervento e le misure specifiche che sono emerse dall’ascolto delle singole categorie che hanno partecipato agli Stati Generali, come nel caso del testo presentato da RPT e da CUP (QUI l’elenco sintetico delle proposte).

Giova inoltre ricordare che la Rete Professioni Tecniche, operano in rappresentanza di circa 600.000 professionisti operanti in ambito tecnico e scientifico, e abbiano potuto partecipare agli Stati Generali dell’Economia grazie a una intensa interlocuzione con le forze di Governo, messa in atto anche in collaborazione e sinergia con il Comitato Unitario delle Professioni. Una presenza finalizzata a offrire un contributo al dibattito sulla crescita e sulla modernizzazione sostenibile del Paese, a cui i professionisti tecnici hanno voluto prendere parte sin dallo scorso il 4 giugno 2020. In questa data RPT e CUP hanno promosso e diffuso un “Manifesto delle Professioni per la rinascita dell’Italia”, articolato in 10 proposte di intervento.

I professionisti sono espressione di una fitta rete di servizi presenti sul territorio: servizi sanitari, sociali e socio-assistenziali; servizi al tessuto di impresa; servizi di progettazione e gestione delle infrastrutture; servizi di tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale, agricolo e rurale; progettazione e realizzazione di opere per la prevenzione del rischio nelle sue diverse forme. I professionisti che operano nella libera professione in via esclusiva sono più di 1 milione e 600 mila e contribuiscono a circa il 6% del Pil italiano. Se a questi si aggiungono i professionisti che oltre a svolgere lavoro dipendente svolgono anche in via saltuaria, la libera professione si arriva a più di 2 milioni e 300 mila lavoratori con un contributo che supera il 14% del Pil.

QUI il comunicato stampa RPT