Il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati Maurizio Savoncelli si complimenta con i giovani che hanno saputo superare con prontezza questo esame e rivolge ai futuri geometri un augurio speciale

“Cari ragazzi, in questi mesi la didattica ha cambiato volto, questi esami si sono tenuti con una modalità inedita: avete superato una prova nella prova”.

Esordisce così il Presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli, che ha voluto seguire l’andamento di questa particolarissima maturità 2020, tenendosi in contatto con il mondo della scuola e con i referenti di Categoria che operano nel territorio e collaborano, in particolare, con gli Istituti Tecnici, settore Tecnologico, indirizzo Costruzioni Ambiente e Territorio (CAT).

Ora che i ‘maxi orali’ stanno volgendo al termine, il suo messaggio esprime ancor più compiutamente l’intento che il Presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli sentiva intimamente suo: dare il giusto valore all’avvio del futuro di questi giovani, accompagnarli verso una fase piena di scelte decisive, essere al loro fianco nella vita che li attende e di cui saranno i protagonisti, capaci di saperne gestire il continuo divenire e le repentine evoluzioni, come hanno già dimostrato di saper fare fronte durante la pandemìa. Anch’essi, dovranno ipotizzare questo passaggio, proprio come l’avvicendamento dalla Fase 1 alla Fase 2.

“Questo traguardo - riprende - è stato superato in un contesto eccezionale. Tuttavia, ero certo che sareste riusciti brillantemente! Dalla vostra parte innanzitutto la gioventù e, per i nostri futuri geometri, un piccolo segreto che posso ora svelare. Chi ha scelto di diventare un geometra, ha una motivazione che lo sostiene anche nella quotidianità, uno spirito che diviene una marcia in più, utilissima nei momenti meno semplici. Non a caso, nell’insieme delle figure tecniche che svolgono un ruolo rappresentativo per il Paese – siamo considerati fra gli interlocutori privilegiati di ogni contesto economico e sociale, dalle autorità centrali a quelle periferiche, dalla committenza pubblica a quella privata, dalla cittadinanza alle realtà sociali”.

“Siamo ben felici di lasciare a voi il testimone di questa naturale e peculiarissima vocazione. Abbiamo operato intensamente – anche in questi ultimi mesi – per consegnarvi le opportunità da cogliere e le misure da far valere, una qualificazione professionale forte e pronta a farvi spazio nel lavoro, nella certezza che con voi saremo finalmente pronti a costruire un mondo migliore”.  

A corollario di questo inedito scenario, si aggiunge una testimonianza toccante che ci ha inviato il Professor Calogero Infantolino dell’ITET “M. Rapidasardi – L. Da Vinci” di Caltanissetta. Si tratta di una lettera che uno studente gli ha scritto. Il docente in questione è un Geometra.

“Prof., volevo ringraziarla per tutto ciò che ha fatto per me. Non dimenticherò mai quando, durante il primo anno, per mettermi al passo con gli altri compagni, si presentò con la carpetta munita di tutto il necessario, senza aver mai chiesto nulla in cambio, ma solo impegno. Ricordo le urla quando entravo in ritardo, i rimproveri per le mie distrazioni, lei che ha fatto di tutto per farmi tornare a scuola quando, tre anni fa, avevo deciso di lasciar perdere. E io tornai a scuola. Se sono riuscito a diplomarmi è anche grazie a lei, che mi ha sempre difeso, sostenuto, motivato e, cosa più importante, ha sempre avuto fiducia in me. E niente, il percorso di studi adesso è terminato: volevo ringraziarla per tutto ciò che ha fatto, la terrò sempre nel mio cuore, lei il mio primo mentore in questi anni: GRAZIE!”

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(Si ringraziano gli alunni e i docenti degli istituti ITET “M. RAPISARDI - L. DA VINCI” di Caltanissetta e IISS “BIANCHI VIRGINIO” di Cuneo per il contributo fotografico)