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angle-left Campi Flegrei, scuole al centro dell'esercitazione nazionale: il modello dei dirigenti scolastici sotto la lente STN
30/05/2025

Campi Flegrei, scuole al centro dell'esercitazione nazionale: il modello dei dirigenti scolastici sotto la lente STN

 

Si è svolta il 28 e il 29 maggio 2025, presso i Centri Operativi Comunali (COC) di Napoli, Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida un’importante esercitazione interistituzionale dedicata alla gestione delle scuole dopo eventi sismici nell’area dei Campi Flegrei. L’iniziativa – del tipo DBX (Discussion Based Exercise) – ha coinvolto la Protezione Civile nazionale, la Prefettura-UTG di Napoli, le amministrazioni comunali di Napoli-Bagnoli, Bacoli, Pozzuoli e Monte di Procida, insieme ai dirigenti scolastici del territorio e alla Struttura Tecnica Nazionale (STN)

 

Obiettivo dell’incontro: mettere a confronto esperienze, criticità e buone pratiche relative alla gestione degli edifici scolastici in seguito al sisma del 13 maggio scorso, con un’attenzione particolare all’efficacia delle azioni svolte dai dirigenti scolastici nelle ore immediatamente successive all’evento. Il programma è stato strutturato in quattro tavoli tecnici di confronto, in ognuno erano presenti referenti e tecnici STN a cui sono seguiti sopralluoghi presso alcuni plessi scolastici; l’obiettivo è stato di esaminare l’approccio adottato relativamente agli edifici scolastici, a cominciare dall’esperienza dell’ultimo sisma del 13 maggio u.s. ai Campi Flegrei.

A guidare i lavori, Luigi D’Angelo – direttore dell’Ufficio gestione delle emergenze del Dipartimento della Protezione Civile – e Felice Monaco, presidente coordinatore della STN, che ha sottolineato il ruolo chiave dei professionisti tecnici nel supporto alle decisioni in emergenza.

Tra i temi centrali emersi durante i tavoli tecnici:

  1. la necessità di rafforzare la cornice normativa della procedura attualmente in uso, che – seppur efficace – è diffusa solo in forma di circolare. Riconoscerle un valore operativo più formale permetterebbe ai dirigenti scolastici di agire con maggiore chiarezza e legittimazione;
  2. l’assenza di indicazioni standardizzate per eventi notturni, con l’urgenza di definire una linea guida univoca per la verifica di agibilità il mattino seguente, prima dell’arrivo degli studenti;
  3. il bisogno di strumenti pratici, come vademecum e checklist visive semplificate, capaci di supportare le scuole in ogni contesto operativo;
  4. la richiesta di una formazione mirata per dirigenti scolastici e loro delegati, che includa non solo elementi tecnici e normativi, ma anche aspetti legati alla gestione delle emozioni, della comunicazione e della responsabilità;
  5. la comunicazione con le famiglie, da potenziare attraverso sistemi rapidi e condivisi – come SMS precompilati, modelli standard da attivare tramite app scolastiche o siti istituzionali – per garantire trasparenza e tempestività;
  6. la documentazione fotografica pre e post evento, fondamentale per tracciare ogni verifica ed eventuale danno, e da regolamentare con criteri semplici ma rigorosi.

Nel pomeriggio ci sono state le visite presso alcuni istituti scolastici del territorio, dove è stato possibile osservare l'applicazione concreta della procedura: dai sopralluoghi documentati con schede descrittive e fotografie, alla collaborazione attiva tra i dirigenti scolastici ed i tecnici, fino alla gestione trasparente dei rapporti con i genitori. Un esempio virtuoso di come la sinergia tra scuola, tecnici e istituzioni possa garantire sicurezza, efficienza e fiducia.

Le scuole sono il primo presidio sociale anche in emergenza”, ha sottolineato Felice Monaco, ricordando quanto sia strategico rafforzare questo modello. Dai tavoli di confronto è emersa con forza la richiesta di consolidare e uniformare le buone pratiche, fornendo ai dirigenti scolastici strumenti chiari, supporto tecnico e riconoscimento del loro ruolo.

L’esercitazione ha rappresentato un passo avanti decisivo in questa direzione: l’esperienza dei Campi Flegrei può diventare un laboratorio nazionale per costruire un sistema scolastico più resiliente, preparato e integrato nelle strategie di protezione civile.

In relazione a questa attività, e a seguito degli ultimi fenomeni di bradisismo che si sono registrati lo scorso 13 maggio, abbiamo raccolto un'intervista a Ezio Piantedosi, vice presidente Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati e coordinatore del Comitato Gestione e Coordinamento della Struttura Tecnica Nazionale.

 

LA STRUTTURA TECNICA NAZIONALE: UN MODELLO UNICO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE

Cosa rende la Struttura Tecnica Nazionale (STN) un modello unico nel contesto della Protezione Civile?
La Struttura Tecnica Nazionale (STN) è un modello unico perché combina competenze tecniche elevate con un’organizzazione solida e riconosciuta a livello nazionale. I professionisti delle diverse categorie – geometri, ingegneri, architetti, geologi, e recentemente anche agronomi, forestali, periti agrari e industriali – sono formati per intervenire nelle emergenze, fornendo supporto immediato e qualificato. Questa struttura garantisce interventi tempestivi, efficienti e uniformi su tutto il territorio.

Parliamo del caso dei Campi Flegrei. Qual è stato il ruolo della STN?
Il fenomeno del bradisismo nei Campi Flegrei ha messo in evidenza l’importanza di STN. Dal settembre 2023, la ripresa dell’attività sismica ha richiesto l’intervento delle nostre squadre tecniche per valutare la vulnerabilità e l’agibilità degli edifici, sia pubblici che privati. Le nostre rilevazioni hanno consentito di fornire alle autorità un quadro chiaro e oggettivo dei danni, fondamentale per orientare le decisioni future.

Ma in questo caso non è stato emesso un decreto di emergenza nazionale. Qual è stata, quindi, l'importanza dell'intervento di STN?
Esattamente, nonostante l’assenza di un decreto di emergenza nazionale, migliaia di residenti dei Campi Flegrei vivono da mesi con l’ansia di evacuazioni, chiusure scolastiche e incertezze sulla sicurezza degli edifici. In questo contesto, il nostro lavoro tecnico ha rappresentato uno strumento essenziale di conoscenza e rassicurazione pubblica.

Qual è il valore del censimento del danno e del rilievo dell’agibilità?
Il censimento del danno e la valutazione dell’agibilità sono elementi tecnici di importanza cruciale. Non si tratta solo di un dato numerico, ma di una base su cui si fondano le decisioni politiche.

In che modo i geometri, in particolare, contribuiscono a questo sistema?
I geometri svolgono un ruolo fondamentale in STN, grazie alla loro conoscenza del costruito e del territorio. Sono in grado di esaminare il patrimonio immobiliare in ogni suo aspetto e di restituire un quadro preciso e attendibile della situazione.

STN è una struttura operativa, ma anche volontaria. Cosa motiva questi tecnici a partecipare?
STN rappresenta una delle espressioni più alte della funzione pubblica delle professioni tecniche. Gli interventi avvengono su base volontaria, ma sono sostenuti da una forte motivazione etica.

Guardando al futuro, come vede l’evoluzione di STN e del ruolo dei geometri in questo contesto?
STN è destinata a crescere ulteriormente, consolidando la sua capacità di intervento e ampliando il numero dei professionisti coinvolti. Per i geometri, questo significa rafforzare il loro ruolo tecnico e sociale, continuando a garantire competenze aggiornate e una presenza costante sul territorio.