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07/02/2024

G7, l’intervento di Antonio Mario Acquaviva a tutela della professione di geometra

Sulla conversione in legge del decreto 5/2024 si è tenuta alla Camera dei Deputati, promossa dalla VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, l’audizione delle parti interessate nell’ambito dell’esame del testo che reca disposizioni urgenti per la realizzazione degli interventi infrastrutturali connessi con la presidenza italiana del G7. Incaricato dal presidente Maurizio Savoncelli per la specificità della materia, per il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati è intervenuto con una sua relazione il consigliere Antonio Mario Acquaviva



Un nuovo impegno che si inserisce nel solco delle finalità istituzionali perseguite dalla governance di Categoria. Al centro della audizione del consigliere CNGeGL Antonio Mario Acquaviva, fra l’altro, la tutela della figura e la valorizzazione del ruolo del geometra libero professionista, come emerge dall’intervista rilasciata al termine dell’audizione. 

Quali sono state le esigenze che hanno indotto la VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati a promuovere questa audizione?
“Il decreto legge n. 5 del 19 gennaio 2024 ha delineato per il ruolo di Commissario Straordinario - e in relazione agli affidamenti degli appalti dei lavori, dei servizi tecnici e delle forniture - un ambito operativo in un quadro derogatorio che si distingue rispetto alle disposizioni ordinarie del Codice dei Contratti, di cui al decreto legislativo 36/2023. Ciò risulta comprensibile e ragionevole alla luce della perentorietà del termine temporale fissato per l’evento del G7, che si terrà nei giorni dal 13 al 15 giugno 2024, ma non preclude da parte nostra il compito istituzionale di portare all’evidenza del legislatore che, in riferimento agli eventuali servizi tecnici, non debba essere in alcun modo incisa la corretta determinazione dei corrispettivi professionali. In questo scenario - in assoluta coerenza con i principi dell’equo compenso di cui alla Legge n. 49/2023 - non può e non deve venire meno la tutela del calcolo degli onorari, secondo il decreto ministeriale del 17 giugno 2016 (Decreto Parametri). Ne consegue che l’accelerazione procedurale, voluta dal legislatore, non dovrà pregiudicare in alcun modo la tutela dei diritti fondamentali, quali la giusta remunerazione economica del lavoro. Un caposaldo che non confligge affatto con la speditezza della selezione degli affidatari degli incarichi”.

Ci sono state altre osservazioni che hanno delineato la posizione del Consiglio?
“Naturalmente! Con l’occasione era fondamentale richiamare l’attività della struttura commissariale all’osservanza della disciplina acclarata dall’articolo 114, comma 4 del decreto legislativo 36/2023, affinché si dovrà procedere a distinguere le procedure di affidamento, fra la progettazione - direzione dei lavori, con quella dell’incarico di coordinatore della sicurezza per le opere superiori a 1 milione di euro. Ciò per le evidenti ragioni di limitazione e discriminazione che si verrebbero a creare per l’accesso al mercato del lavoro da parte della categoria professionale dei geometri abilitati alla funzione di coordinatore della sicurezza, di cui al decreto legislativo 81/2008. Si tratta di un passaggio fondamentale che richiama la massima attenzione: incardinare una unica procedura di affidamento per più prestazioni professionali, nel caso di opere superiori a 1 milione di euro, determina una illegittima esclusione di fatto per i geometri abilitati alle funzioni di coordinatori alla sicurezza, dovuta alla insufficienza dei requisiti soggettivi di accesso e riferibili alle attività di progettazione e direzione dei lavori”. 

E qual è l’iter corretto?
“Nel caso di ricorso a professionisti esterni alla PA per l’affidamento dei servizi tecnici di ingegneria, e in ragione delle stesse modalità semplificate previste per l’affidamento dei lavori, la struttura commissariale deve pre-costituire l’ufficio di direzione dei lavori, in cui siano distinti il ruolo del direttore dei lavori da quello del coordinatore della sicurezza nella fase di esecuzione dei lavori. A tutto vantaggio di un migliore e qualificato presidio alla tutela della sicurezza degli addetti ai lavori nei cantieri”.

QUI la registrazione dell’audizione

QUI la galleria fotografica