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Ponte sullo Stretto, gli Ordini professionali: "Sì alle grandi opere, ma nel rispetto delle norme"
Dopo lo stop della Corte dei Conti al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, i Consigli Nazionali di Ingegneri, Architetti, Geologi e Geometri ribadiscono l'importanza delle grandi infrastrutture per il Paese, ma sottolineano la necessità del rispetto rigoroso di tutte le garanzie tecniche e amministrative
Una posizione unitaria e chiara è stata espressa dai Consigli Nazionali degli Ordini professionali tecnici, in merito alla recente decisione della sezione centrale di controllo della Corte dei Conti, che ha negato il visto di legittimità alla delibera del Cipess sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina.
Ingegneri, Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, Geologi, Geometri e Geometri laureati hanno diffuso un comunicato congiunto nel quale affermano con forza che "un Paese come l'Italia debba dotarsi di grandi infrastrutture" e che tra queste "di certo rientrano opere pubbliche e private".
Tuttavia, i rappresentanti delle categorie professionali tecniche pongono un'importante condizione: ogni infrastruttura deve essere realizzata "nel rispetto assoluto di tutte le garanzie tecniche ed amministrative previste dalle norme vigenti, a tutela degli interessi della collettività".
Una presa di posizione che non entra nel merito specifico del progetto del Ponte sullo Stretto, ma che ribadisce principi fondamentali per i professionisti tecnici: la necessità di dotare il Paese di infrastrutture strategiche deve sempre accompagnarsi al rigoroso rispetto delle procedure e delle verifiche previste dalla legge, nell'interesse della sicurezza e della tutela della comunità.
QUI il comunicato stampa congiunto
Credits: foto MIT