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Fase2, la ripartenza secondo gli under 35

Non ci hanno pensato due volte e gli under 35, che fanno capo al progetto “Geofactory, laboratorio di idee” del Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati, hanno partecipato fattivamente all’appuntamento promosso dalla Categoria per dare voce alle loro proposte. In un collegamento online gestito con la conosciutissima piattaforma Zoom, i giovani geometri hanno potuto confrontarsi in tempo reale con il Presidente Maurizio Savoncelli e, in particolare, con i Consiglieri Luca Bini e Pietro Lucchesi, titolari della delega “Giovani”. All’incontro hanno preso parte anche i Consiglieri Paolo Biscaro e Paolo Nicolosi 

Un’agorà virtuale è stato lo scenario in cui i giovani geometri hanno lanciato le loro proposte per delineare come organizzare il futuro professionale all’indomani dell’emergenza sanitaria. Una Fase2 attesa da tutti e di cui fortunatamente si inizia già a parlare. 

Alcune di queste ipotesi si inseriscono all’interno del più ampio dibattito politico: equo compenso, semplificazione burocratica e amministrativa, inserimento obbligatorio dei giovani professionisti per gli assegnatari di lavori pubblici, politiche fiscali di stimolo per rilanciare l’edilizia privata. Nel suo ruolo di rappresentanza, il Consiglio Nazionale si rende interprete di questi ed altri temi presso le istituzioni, anche in sinergia con la Rete delle Professioni Tecniche e il Comitato Unitario delle Professioni. 

Altre, invece, entrano di diritto nel novero della progettualità interna alla Categoria: sono state articolate in sette dimensioni e puntano a valorizzare la conoscenza, la creatività e l’innovazione; il networking e le relazioni sul territorio; la dimensione etica e deontologica della professione, vera e propria bussola dei giovani geometri. 

 

INFRASTRUTTURE E PIATTAFORME DIGITALI

L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha imposto cambiamenti sociali senza precedenti, che hanno accelerato la digitalizzazione e fatto impennare la richiesta di tecnologie funzionali a trasferire sui canali digitali la grande maggioranza delle attività che implicano confronti interpersonali, sia con i colleghi che con i clienti. Da qui la richiesta al Consiglio Nazionale di avviare partnership e accordi commerciali con specifici fornitori, che consentano ai propri iscritti di acquistare componenti hardware e software (funzionali alla professione, e in quanto tali altamente sofisticati) a prezzi convenienti rispetto a quelli di mercato.

 

FORMAZIONE DI ECCELLENZA 

La formazione deve realizzare un autentico processo educativo, ossia traferire le competenze necessarie non solo allo svolgimento della professione ma del lavoro che evolve; ed è ormai chiaro che l’investimento strategico per il lavoro che cambia sono le competenze digitali. La richiesta al Consiglio Nazionale, quindi, è di accelerare sul progetto di formazione di eccellenza già in itinere che guarda, tra l’altro, al BIM, alla geomatica, all’impiego dei big data nelle rilevazioni satellitari, degli open data nelle operazioni catastali, della realtà virtuale nella sicurezza del lavoro: percorsi formativi che troveranno spazio nel Regolamento e che, se spesi bene, consentiranno di penetrare nicchie di mercato interessanti e remunerative.   

 

CONOSCENZE, COMPETENZE, ETICA E DEONTOLOGIA DELLA PROFESSIONE

La qualità della prestazione è l’antidoto più efficace per contrastare la possibile “offerta al ribasso” del suo valore economico, pratica pericolosamente diffusa soprattutto nei periodi di crisi, e soprattutto a svantaggio dei più giovani, che rischiano di pagare il conto più alto della crisi economica (e sociale) causata dalla pandemia. La richiesta al Consiglio Nazionale è di assegnare dignità al lavoro dei giovani attraverso: la valorizzazione delle competenze specifiche della Categoria (anche attraverso una campagna di comunicazione ad hoc) che giustifichi una parcella dal valore superiore dei geometri professionisti rispetto a quella eventualmente proposta da categorie terze, e per questo meno esperte dei temi specifici; la certificazione delle competenze mediante un “patentino meritocratico” assegnato dai Collegi provinciali, che riporti anche la regolarità contributiva, l’assolvimento degli obblighi assicurativi, la correttezza deontologica.

 

CURRICULUM PROFESSIONALE, COMUNICAZIONE, MARKETING

In continuità con il punto precedente, la richiesta al Consiglio Nazionale è di individuare azioni di comunicazione e digital marketing per assegnare maggiore visibilità ai curriculum professionali che, seppur presenti “in chiaro” sul sito istituzionale, non riescono ad intercettare in maniera significativa le ricerche dei privati. Più in generale, si richiede una campagna nazionale finalizzata a far conoscere al grande pubblico le molteplici attività svolte dai geometri. 

 

GESTIONE PARTECIPATA DEL TERRITORIO

Sarà importante, per ripartire, dedicare un’attenzione supplementare e in parte diversa al territorio di riferimento, che per essere rilanciato necessita di azioni sinergiche tra vari attori. In primo luogo, tra i professionisti: una delle richieste avanzate al Consiglio Nazionale è di individuare modalità e progetti che possano favorire il networking, sia all’interno della categoria dei geometri (anche in chiave intergenerazionale) che tra i profili tecnici, replicando su base locale il modello positivo della Rete delle Professioni Tecniche. E ciò vale soprattutto in considerazione dell’evidenza che, a fronte di forti contraccolpi economici, a soffrire maggiormente sono gli studi piccoli, e non quelli associati o aggregati. In secondo luogo, sarà importante attivare rapporti privilegiati con le banche del territorio, in primis gli istituti di credito cooperativi (che già in passato hanno manifestato la volontà di definire legami “personalizzati” con i geometri, apprezzati per le loro competenze), magari attivando la leva reputazionale del Consiglio Nazionale. 

In ultimo, dare slancio all’istituto della sussidiarietà mediante la promozione di convenzioni con i Comuni che prevedano l’assegnazione ai geometri liberi professionisti di incarichi attinenti alla regolarizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, in regime di sostenibilità economica. Fondamentali, in tal senso, le indicazioni strategiche che potrebbero giungere dal Consiglio Nazionale, che nel 2019 ha organizzato il ciclo di incontri formativi “Convenzione e fondo rotativo: gli strumenti per lavorare con i Comuni”, rivolti alla totalità della dirigenza territoriale. 

 

LIQUIDITÀ E FONDI DEDICATI

Tra i primi impegni assunti dal Consiglio Nazionale nella fase-1 vi è stato quello di assicurare liquidità ai professionisti, andando in pressing sia sul Governo per il riconoscimento del bonus previsto dal decreto “Cura Italia” anche a quanti iscritti alle casse di previdenza private, sia sui tribunali per accelerare il pagamento delle parcelle ai periti. La richiesta degli under 35 è quella di rafforzare questa mission con azioni e strumenti complementari, e quindi: definizione di accordi con istituti bancari di riferimento o sul territorio per l’erogazione di credito e/o di servizi a condizioni vantaggiose rispetto ai parametri definiti in ambito nazionale; attivazione del Fondo rotativo della Cassa Geometri per anticipare il pagamento delle parcelle professionali, laddove previsto; rafforzamento del monitoraggio sui fondi FESR potenzialmente assegnabili ai professionisti. 

 

COLLABORAZIONE INTERGENERAZIONALE

L’esplosione dello smart working ha reso evidente l’esistenza, in Italia e nella Categoria, di un digital divide di tipo (anche) generazionale, che spinge ad interrogarsi sulla necessità di implementare e rendere strutturale il dialogo, il confronto e l’interazione tra junior e senior. Partendo da questo assunto, la richiesta al Consiglio Nazionale è di assegnare slancio a processi di collaborazione intergenerazionale, grazie ai quali definire un punto di equilibrio tra la stabilità della tradizione e l’urgenza dell’innovazione.

QUI il Rapporto sulle proposte