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Le regole dell’OST – Open Space Technology

Non è stato semplice, ma neppure impossibile. Le attività organizzative - da tempo programmate - sono entrate nel vivo nel corso della settimana precedente. In più, il team dei facilitatori dedicato al progetto #Geofactory laboratorio di idee under 35, e coordinato dallo specialista Paolo Martinez, ha svolto ogni fase con il massimo impegno, generando un coinvolgimento contagioso. L’entusiasmo si è percepito fin dai primi momenti, quando sono stati proprio i Giovani Geometri a decidere gli argomenti da trattare nei tavoli. Ma procediamo con ordine  

Durante il workshop, il conduttore e i partecipanti sono guidati da 4 principi e 1 legge

Quali sono i 4 principi dell’OST? Eccoli:
1. Chiunque venga è la persona giusta

2. Qualsiasi cosa accada è l’unica che poteva accadere 

3. In qualsiasi momento cominci, è il momento giusto

4. Quando è finita, è finita

Fonte: Harrison Owen – breve guida all’uso dell’Open Space Technology
 

Il primo principio: chiunque venga è la persona giusta

Ciò significa che:

• qualsiasi cosa potrà accadere e/o essere decisa, dipenderà da coloro che sono presenti e da nessun altro;

• è poco utile preoccuparsi di quelli che non ci sono ma avrebbero potuto o dovuto esserci: l’esperienza insegna che, per qualche arcano motivo, il gruppo dei presenti è sempre quello giusto;

• l’importante è che i presenti siano fortemente coinvolti dalla discussione e dai suoi possibili sviluppi: il coinvolgimento e la passione sono contagiosi e altri presto si uniranno al gruppo!
 

Il secondo principio: qualsiasi cosa accada è l’unica che poteva accadere

Ciò significa che:

• rispetto al tema discusso, al lavoro fatto e alle persone che partecipano, qualsiasi cosa accada è l’unica che poteva accadere;

• si cambino le persone, il tempo, il luogo o il tema di discussione, e qualcosa di diverso accadrà;

• nessuno è in grado dio prevedere le sinergie e gli effetti che possono nascere dall’incontro dei partecipanti.
 

Il terzo principio: in qualsiasi momento cominci, è il momento giusto

Ciò significa che:

• quando sono in gioco la creatività e l’apprendimento, l’orario può essere più un freno che qualcosa di positivo;

• quando nel gruppo comincia un processo di apprendimento creativo, esso deve seguire i suoi tempi o, in altre parole, l’orario finisce col perdere la sua importanza;

• ovviamente, un OST deve seguire un orario e avere un inizio e una fine, ma qualsiasi cosa accada tra quei due momenti deve poter seguire il suo corso.
 

Il quarto principio: quando è finita, è finita

Ciò significa che:

• apprendimento e creatività hanno un proprio ciclo di vita; possono avere bisogno di più o meno tempo, ma quando il percorso è concluso, è concluso;

• quindi: quando è finita, è finita.

La legge dei due piedi: Ogni individuo ha due piedi e deve essere pronto a usarli

E’ questa l’unica legge che regola un OST, ed è tale nel senso che tutti i partecipanti devono osservarla per assicurare il buon funzionamento del processo.

Cosa significa? Che la responsabilità del successo di un OST e della bontà dei risultati dei singoli gruppi è di ciascun partecipante: sono i singoli che possono e devono fare la differenza. Quindi: se un partecipante si trova a un tavolo dove non ha la possibilità di dare contributi significativi – o viceversa non vi è arricchimento per il partecipante stesso – può assumersi la responsabilità di usare i due piedi e spostarsi in quel gruppo o in quella situazione dove sente di poter contribuire e fare la differenza.

 

I TAVOLI 

Nell’affrontare l’assegnazione delle tematiche da discutere nei tavoli, emerge l’obiettivo dell’iniziativa – promossa e organizzata dal Consiglio nazionale dei Geoemetri e Geometri Laureati e aperta a tutti gli iscritti under 35: avviare un confronto a livello nazionale aperto, ampio e costruttivo, su temi cruciali per la crescita economica, sociale e culturale della Categoria nel prossimo decennio. Il confronto di idee tra giovani professionisti, provenienti da tutte le aree del Paese, consentirà di strutturare una piattaforma di proposte da condividere con il Consiglio Nazionale e l’intera dirigenza. Un contributo di idee che, evidenziando opportunità e criticità, potrà favorire la crescita della Categoria soprattutto negli ambiti più innovativi, altamente sfidanti e competitivi.

I 10 temi di discussione:

Tavolo 1 | Una formazione di qualità
Erogazione di corsi base ai nuovi iscritti su materie tradizionali e conoscenze innovative
Elevare e uniformare a livello nazionale la qualità dei percorsi formativi e dei docenti
Metodologie e processi di controllo: la Geo Accademy nazionale

Tavolo 2 | Rivoluzione digitale e professione
La tecnologia amica della professione: GEOMAdvisor
La tecnologia viatico di nuove opportunità professionali: digitalizzazione degli archivi della PA e banca dati per perizie estimative
La tecnologia strumento di informazione: la Certificazione Unica del Geometra

Tavolo 3 | Professione oltre i confini: new business e internazionalizzazione
Il digitale che abbatte i confini
Una rete di professionisti a livello globale: GNS, Global Network Surveyor 
Il riposizionamento del geometra in ambito internazionale: Land Surveyor

Tavolo 4 | Competenze trasversali
Soft skills: nuove, necessarie, premianti
La comunicazione e il marketing al servizio del brand geometra
Nuovi modelli organizzativi: il networking

Tavolo 5 | Multidisciplinarietà, networking e nuovi modelli organizzativi
Esclusività dei settori tradizionali
Tu lo sai cosa fa il geometra? La comunicazione rivolta ai cittadini
Il confronto: nella professione, tra le professioni

Tavolo 6 | Tecnologie open per le costruzioni
GeoWork: problematiche costruttive e cantieristiche 
GeoMaterials: condivisione delle tecnologie edilizie in uso
GeoBook: mappatura e classificazione dei fabbricati
GeoAccess: accessibilità di atti e documenti

Tavolo 7 | Orientamento scolastico e alternanza scuola-lavoro
Parola d’ordine: affascinare!
Georientiamoci, non solo BAM: droni, laser scanner e multidisciplinarietà
Alternanza scuola-lavoro: qualità certificata e uniformità territoriale dei progetti
La formazione dei praticanti: GeoErasmus e bollino di qualità per gli studi professionali

Tavolo 8 | Equo compenso e nuovi modelli di welfare
La reintroduzione delle tariffe minime
Linee guida di vigilanza e controllo: una proposta da estendere alla Rete delle Professioni Tecniche
Riconoscimento economico e qualità della prestazione
Il welfare per i primi 10 anni di attività

Tavolo 9 | Ecosistema geometri: committenza, interlocuzione, stakeholde
Piattaforme digitali, buone prassi in vetrina
I temi del futuro: sostenibilità ambientale, risparmio energetico, certificazioni green, lavoro in team
Committenza/professionista: un rapporto da regolamentare

Tavolo 10| Professione e questione di genere: le donne geometra
Questioni di genere: interna alla Categoria, interna al Paese
Conciliazione vita/lavoro: il welfare che aiuta la maternità

Il ruolo dei partecipanti
A ciascun partecipante non verrà chiesto di suggerire provvedimento specifici finalizzati alla crescita della sua posizione professionale, ma contributi essenziali per delineare una visione strategica di sviluppo della Categoria nel medio e lungo termine. E dotarla – per il prossimo decennio – di un profilo moderno ed efficiente: idee principi e linee di indirizzo di carattere generale, lasciando poi a chi esercita la rappresentanza il compito di tradurre le posizioni espresse in linee politiche.

Il report conclusivo
I risultati e le conclusioni del dibattito su ciascun tema saranno esposti sinteticamente dai vari gruppi di lavoro in una sessione plenaria di presentazione. Successivamente, tutte le proposte confluiranno in un documento finale che, al termine di una fase di discussione e approvazione da parte dei singoli gruppi, sarà presentato nella sessione #Geofactory del 45° Congresso di Categoria, in agenda a Bologna, dal 28 al 30 novembre 2019.

QUI la galleria fotografica
QUI la guida all’uso dell’Open Space Technology