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18/10/2023

Le opportunità per i geometri all’estero

Alla tavola rotonda sul tema “Lavorare oltre i confini: Italia e Polonia” è intervenuto il consigliere segretario CNGeGL Enrico Rispoli

 

Fra le finalità dell’incontro, offrire una panoramica delle esperienze maturate da professionisti che hanno deciso di svolgere la propria attività in Polonia; una narrazione che analizza le possibilità del mercato alla luce del conflitto in corso fra Russia e Ucraina. In agenda, inoltre, la discussione delle diverse motivazioni che spingono i professionisti italiani a cercare opportunità di lavoro fuori dal paese d'origine e le sfide che affrontano, come ad esempio, l'adattamento culturale, la lingua e il distacco dalla famiglia e dagli amici. A ciò si aggiungono: le strategie per una carriera all’estero, consigli e suggerimenti su come i professionisti italiani possono migliorare le competenze linguistiche, creare in un network di interessi la valorizzazione delle proprie esperienze professionali. Una scelta da condividere con altri professionisti italiani che hanno avuto successo e hanno superato le sfide incontrate sul loro percorso.

Sugli argomenti, il consigliere segretario CNGeGL Enrico Rispoli è intervenuto, affermando: “sono diverse le motivazioni che spingono i professionisti a cercare opportunità di lavoro all’estero – le parole di Enrico Rispoli - Ci sono però considerazioni di carattere generale. Ad esempio, per quanto riguarda i geometri, adesso in Italia c’è un particolare momento di sviluppo e di favorevoli condizioni di lavoro (il riferimento è al PNRR, ai bonus edilizi, alla ricostruzione post sisma e post calamità). E, soprattutto, il numero dei geometri sta diventando insufficiente in merito alle richieste. Un altro fattore è la lingua: i tecnici sono più facilitati rispetto ai professionisti di lato umanistico”. 

Fondamentale per intraprendere una carriera professionale all’estero è la direttiva 2005/36 del Parlamento Europeo, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali a livello europeo. “Sostanzialmente – ha spiegato il segretario CNGeGL Enrico Rispoli - la direttiva introduce una reciproca valutazione delle normative professionali nazionali e un esercizio di trasparenza, ovvero il controllo delle limitazioni di ingresso alle professioni e una valutazione della loro necessità. Per lavorare all’estero in maniera stabile è necessario un riconoscimento della qualifica professionale, automatico se si rientra in determinate categorie di servizi (medici infermieri, dentisti, architetti, veterinari, ostetriche, farmacisti). Per professionisti come ingegneri e geometri c’è invece bisogno di fare riferimento ad un sistema che comporta un riconoscimento ad hoc della professione”. 

Per i geometri esiste poi una differenza tra il percorso tradizionale e il percorso del riconoscimento con la laurea abilitante. Con la laurea abilitante, nel quadro europeo, il geometra trova una collocazione più ampia e si hanno maggiori possibilità di lavoro. Enrico Rispoli ha concluso il suo intervento con la presentazione della rete attraverso la quale i professionisti geometri hanno la possibilità di ottenere collaborazioni all’estero. Si tratta di associazioni come il Consiglio Geometri Europeo, fondato nel 1962, e il Tegova (The European Group of Valuers Association).

Tutte le associazioni europee di valutatori hanno stabilito uno standard per verificare la preparazione dei valutatori – ha concluso - e quindi rilasciare un titolo che si chiama REV, rilasciato in Italia direttamente dal Consiglio nazionale. Il REV è il marchio europeo di eccellenza nella valutazione immobiliare, che comprova la qualificazione del professionista a livello europeo”. Importanti anche FIG, Federazione Internazionale dei Geometri, con la sua Fondazione, ed EGOS, gruppo europeo dei geometri.

QUI la presentazione