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L’equo compenso tema centrale all’incontro annuale di E-Valuations
Alla sesta edizione di “Valutazioni Immobiliari: Cultura e Mercato del Real Estate”, l’appuntamento 2023 di E-Valuations dedicato alla figura del consulente e valutatore Immobiliare qualificato e certificato, ha preso parte - per il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati - il consigliere Paolo Biscaro. I lavori si sono svolti a Mantova, il 15 e il 16 settembre
Nel corso della prima giornata, gli otto tavoli di discussione hanno delineato un quadro d'insieme del comparto, affrontando temi cruciali come il mercato delle valutazioni immobiliari, lo sviluppo sostenibile del territorio, l'equo compenso nel credito ipotecario e le patologie edilizie. Qui, durante la sessione dedicata a “Equo Compenso L. 49/2023 nel Credito Ipotecario” è intervenuto il consigliere CNGeGL Paolo Biscaro, che ha sottolineato come “sia emersa chiaramente, tra i professionisti e le società di valutazione, la necessità di condividere le diverse visioni sull’equo compenso, nell’ottica di un miglioramento dell’attività peritale nell’ambito creditizio, a fronte di un corretto ed “equo” pagamento delle prestazioni, nell’interesse dei committenti e della collettività”.
Al panel hanno preso parte, fra i relatori, il vice ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, l’amministratore delegato di Nomisma Luca Dondi e gli esponenti degli ordini professionali tecnici e del mondo bancario.
Le analisi e le considerazioni finali dei presenti sono state concordanti sulla opportunità di passare alla cosiddetta fase 2, ovvero di rendere operativa la Legge 49 sull'Equo Compenso attraverso la condivisione di criteri oggettivi, che siano in grado di assicurare la corresponsione di un compenso proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, al contenuto e alle caratteristiche della prestazione professionale (art. 1, comma 1 L. n. 49/2023).
Le opportunità del mercato quale unico tema, invece, sono state al centro della seconda giornata con uno spazio articolato in una serie di contributi di alto profilo, che hanno disegnato nuove prospettive per i professionisti del settore, che hanno spaziato dal comparto immobiliare urbano a quello agricolo, dalle patologie edilizie alle fonti energetiche rinnovabili alla valutazione di impianti e macchinari, dallo sviluppo sostenibile del territorio alle opportunità.
QUI il programma
Il Giornale dei Lavori alla luce del nuovo Codice Appalti
Pubblicato da Ingenio, fra i più noti portali di informazione tecnico progettuale della filiera delle costruzioni, l’approfondimento curato dal consigliere CNGeGL Antonio Mario Acquaviva, in merito a uno dei documenti tecnico-amministrativi che più sostiene la contabilità nell’esecuzione delle opere pubbliche e che, nel tempo e alla luce del nuovo Codice degli Appalti, ha subito una profonda evoluzione seguendo la normativa degli appalti pubblici fino alle nuove indicazioni del d.lgs. 31 marzo 2023 n.36
Nella fase di esecuzione di un’opera pubblica, è fondamentale - per i tecnici incaricati - compilare correttamente i documenti relativi alla contabilità di cantiere utilizzando una modulistica che risponda ad esigenze di chiarezza, trasparenza e intellegibilità e che favorisce il monitoraggio e l’agevole rendicontazione dell’opera medesima.
La compilazione dei documenti è inquadrata secondo il principio di costante progressione della contabilità, le attività di accertamento dei fatti producenti spesa devono essere computate contemporaneamente al loro accadere e, quindi, devono procedere di pari passo con l’esecuzione.
Il primo documento da compilare è “Il Giornale dei Lavori”; il quale rappresenta uno dei documenti tecnico-amministrativi che sostiene la contabilità nell’esecuzione delle opere pubbliche.
QUI per continuare a leggere e per il download l’articolo di INGENIO
Si ringrazia Unsplash per la foto di Emma Houghton
Focus sulla tutela del suolo
Presentato da Scenari Immobiliari per Il Sole 24 Ore lo studio che fa il punto in Italia sulla rigenerazione urbana
La somma di 284 chilometri quadrati di superfice valorizzata in 10 anni è il risultato dell’analisi, che spinge - sui presupposti generati dall’elaborazione - all’ipotesi di giungere nel 2035 a una superficie quattro volte più estesa. Gli investimenti correlati e ascrivibili all’intervallo 2013 - 2023 sono stati 143.730 milioni di euro.
Per il futuro in questo ambito, tra l'altro, sono state individuate 4 città virtuose. Nelle prime due, Milano e Roma, si conta il 25% del suolo rigenerato nel capoluogo lombardo, mentre la città eterna si caratterizza per le potenzialità di un territorio amministrativo comunale molto vasto.
A fronte dell’unico strumento nazionale di riferimento (la legge urbanistica 10 agosto 1942 n. 1150) si sovrappongono da anni disegni di legge a tema, a cui si è aggiunta la proposta di direttiva comunitaria per il monitoraggio e la resilienza del suolo (Soil Monitoring Law del 5 luglio 2023), che si distingue per aver indicato chiaramente la necessità di una forte autorità centrale, in grado di superare una visione regionale e innescare un vero e proprio processo di tutela del suolo.
QUI per approfondire
Si ringraziano Scott Blake & Unsplash per la foto a corredo
Donne e under 41, le nuove possibilità per i geometri professionisti in agricoltura
Si terrà il 7 settembre 2023 l’evento formativo “Il geometra nel contesto rurale”. L’iniziativa, che si svolgerà online e in presenza, è promossa e organizzata di concerto fra il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati e ISMEA – Istituto Servizi per il Mercato Agricolo, con la collaborazione del Comitato Regionale dei Collegi Geometri e Geometri Laureati del Piemonte
L’appuntamento offrirà l’occasione di approfondire il ruolo svolto dalla Categoria nel supporto tecnico agli iscritti e di entrare nel dettaglio del protocollo d’intesa in essere fra gli enti al fine di informare e coinvolgere gli interessati, nonché conoscere i servizi ISMEA per il comparto agricolo.
I lavori si apriranno con l’intervento del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli, del responsabile ISMEA per la Direzione Servizi alle Imprese Giorgio Venceslai e del presidente del Comitato Regionale Geometri e G. L. del Piemonte Carlo Cane. Il compito di moderare il dibattito a Livio Spinelli, consigliere e coordinatore commissione agricoltura CNGeGL e coordinatore del gruppo di lavoro.
“Porre le basi per formare nuove opportunità di crescita professionale per i Colleghi e tracciare insieme a loro un percorso di possibilità lungo nel proprio settore di consulenza. È questo l’impegno del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati – spiega il consigliere CNGeGL Livio Spinelli, aggiungendo che – l’organizzazione ha rivolto l’attenzione, in particolare, alle donne e agli under 41 che vogliono costruire o riscrivere un futuro professionale utilizzando servizi e strumenti di ultima generazione”.
La prima sessione, a cura di Giorgio Venceslai quale responsabile Direzione Servizi per le Imprese ISMEA, tratterà il sostegno finanziario messo a disposizione con iniziative come "Start-Up Ampliamento Credito" e "Finanza Strutturata", strumenti finanziari che mirano a sostenere le imprese agricole nell'espansione e nel raggiungimento dei loro obiettivi di crescita.
Sarà poi la volta di Gaetana Senatore, responsabile Ufficio Tecnico ISMEA, che nel corso del panel "Generazione Terra" fornirà un quadro completo dei servizi di supporto tecnico offerti alle aziende agricole.
Nella sessione "Più Impresa”, Domenico Di Menno Di Bucchianico, responsabile Ufficio Finanziamenti ISMEA, illustrerà poi il tema dell'imprenditoria femminile. Saranno approfondite le occasioni finanziarie destinate a sostenere l'imprenditoria femminile e sarà presentato il Sistema di Allerta Locale (SAL).
Alla ripresa pomeridiana del workshop, il consigliere CNGeGL Livio Spinelli illustrerà sia il protocollo d’intesa in essere fra il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati e ISMEA, sia la convenzione in corso per l’affidamento delle attività tecniche. In entrambi i casi, si tratta di una sinergia fortemente voluta dalla Categoria al fine di avviare e consolidare una proficua collaborazione tra i geometri liberi professionisti e ISMEA.
A questo proposito, Pasquale Marra, responsabile Ufficio Contenzioso della Direzione Affari Legali e Gare ISMEA, analizzerà gli affidamenti ai professionisti che si sono finora resi disponibili.
Il dibattito si concluderà con le domande dei partecipanti e le risposte dei relatori. Per poter partecipare, è possibile registrarsi cliccando su Fondazione Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Cuneo.
QUI il programma
Italia Oggi intervista il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli
Torna prepotentemente alla ribalta dell’attenzione dell’opinione pubblica il Superbonus 110% e i principali quotidiani economico – finanziari pubblicano numerosi articoli di commento e approfondimento. Fra questi, Italia Oggi che ha interpellato alcune delle figure più rappresentative della filiera delle costruzioni, tra cui il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli
Il parere degli esponenti delle categorie tecniche è unanime: la percentuale dell’incentivo fiscale andrebbe calibrata verso il basso e, soprattutto, dovrebbe essere prioritariamente individuata una soluzione adeguata, sia per i lavori in esecuzione, sia per i crediti di imposta incagliati.
In generale, il punto di vista del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli è stato netto: “Gli esperti dicono che le emissioni dei gas serra sono alla base del riscaldamento globale e del cambiamento climatico; le calamità naturali, inoltre sono sotto gli occhi di tutti. Non possiamo permetterci di andare contro corrente, annullando una misura a favore del risparmio energetico dei fabbricati che, va sì rimodulata, ma senza iniziative unilaterali. Queste ultime - ha aggiunto - sembrano non tenere conto che il Superbonus 110% ha fatto lavorare tecnici qualificati e manodopera preparata”.
A seguire, ha precisato: “Le condizioni del nostro patrimonio edilizio sono state prima illustrate in Parlamento da un rapporto molto dettagliato della Rete Professioni Tecniche, e poi consegnato a maggio scorso. Oltre 12 milioni di edifici residenziali presenti nel Paese sono stati realizzati prima del 1977, si tratta del 64% circa, e il restante 20% entro il 1997. Epoche in cui - conclude il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli - non esistevano o non venivano applicate tecniche legate all’efficientamento energetico, nonché al rafforzamento strutturale in un’ottica anti-sismica”.
QUI l’articolo di ITALIA OGGI
XIV International Training Summer School, la centralità della rilevazione del territorio
Per iniziativa del professor Pietro Grimaldi, presidente del COIFA (Comitato Internazionale Fotogrammetria Architettonica) e docente dell’università di Timisoara, e con l’autorevole collaborazione di accademici del Politecnico di Bari e di altri atenei internazionali, si è tenuta nel 2023 la XIV International Training Summer School (ITSS)
“Survey for planning: new technologies and land protection”, o meglio “Rilevare per progettare: nuove tecnologie e salvaguardia del territorio”, è stato il tema scelto degli incontri cui hanno preso parte professionisti provenienti da Albania, Arabia Saudita, Argentina, Iran, Irlanda, Romania e Turchia. Il programma dei lavori si è svolto da lunedì 17 a venerdì 28 luglio 2023, l’avvio è stato fissato a Venezia e le tappe successive si sono tenute a Teramo, Caserta, Matera e Bari.
Allo stimolante confronto dell’iniziativa culturale e formativa, che ha ricevuto il patrocinio del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, hanno partecipato il vice presidente CNGeGL Ezio Piantedosi, il segretario CNGeGL Enrico Rispoli, i consiglieri CNGeGL Antonio Acquaviva, Paolo Biscaro e Paolo Nicolosi.
Il consigliere CNGeGL Antonio Acquaviva, in particolare, ha sottolineato “quanto una precisa conoscenza del territorio sia fondamentale nella organizzazione delle molteplici attività e nella puntuale programmazione degli interventi di soggetti pubblici protagonisti del contesto, quali Provincia, Regione e Comune; l’altissima tecnologia oggi a disposizione abbinata alla competenza professionale delle figure specialistiche che la scuola contribuisce a creare, può consentire un’analisi e uno studio più consapevole e multidimensionale delle matrici ambientali dei territori oggi più che mai a rischio, nonché una mappatura tecnica del patrimonio immobiliare pubblico e privato utile ad una più scrupolosa gestione fiscale e ad una manutenzione programmata delle infrastrutture al servizio delle comunità. In questo scenario e, in considerazione di quanto appena puntualizzato - ha precisato, rivolgendosi al professor Pietro Grimaldi – diviene emergente come la georeferenziazione e digitalizzazione delle infrastrutture funzionali alla mobilità e alla gestione dei sottoservizi assuma una centralità determinante nello sviluppo futuro del territorio”.
Accennando all’accordo in essere fra il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati con il DTD – Dipartimento della Transizione Digitale, il consigliere CNGeGL Antonio Acquaviva ha reso inoltre evidente “la necessità di iniziare a focalizzare una restituzione multidimensionale della rilevazione del territorio e non solo orografica, in grado di rappresentare in modo integrato gli interventi di trasformazione urbane ed extra-urbana già realizzati dall’uomo, utile a poter evidenziare tutte le interferenze e le criticità emergenti, a pianificare le misure e le azioni di mitigazione e di riduzione dei rischi ambientali per la messa in sicurezza dei territori, nonché a consentire una progettazione di nuovi interventi che tenga conto di dati più specifici, anche predittivi, sulle dinamiche delle matrici ambientali e sulle loro interazioni ”.
Seguito con analogo interesse dei presenti anche l’intervento del consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi, che ha richiamato l’attenzione sulla centralità e l’importanza della misurazione del territorio, sostenendo come “l’atto di misurare la terra è da sempre stato correlato al livello di civiltà della società in cui si vive e non può esserci uno sviluppo della società aggregata, se non si ha l’esatta conoscenza del territorio”. A questo proposito, ha altresì svolto un excursus storico ricordando che “il bisogno di misurare la terra nasce inizialmente nei primi insediamenti rurali sorti nelle vallate dei grandi fiumi - come l’Eufrate, il Nilo e l’Indo - per la necessità di riordinare il paesaggio stravolto dalle alluvioni annuali. Anche in epoca romana il rilievo del territorio era considerato di primaria importanza essendo questa attività propedeutica anche per l’assegnazione delle centurie (appezzamenti quadrati di terreno con lato di ml. 710,40) e per la formazione degli antesignani “catasti”. I gromatici, che possono definirsi i precursori degli attuali geometri, erano considerati e rispettati alla stessa stregua di sacerdoti e le operazioni per la fondazione di una nuova colonia e avvenivano con una cerimonia religiosa alla quale seguiva la materializzazione dei confini delle centurie”.
A tale proposito, il relatore si è soffermato proprio sulla materializzazione dei confini, aggiungendo che “non ci possono essere buoni catasti se non vi sono buoni termini che segnano i confini, siano questi di nazione, di regione, di comune o semplicemente delle singole proprietà. In un mondo sempre più caratterizzato dallo sviluppo tecnologico, fare riferimento a degli elementi lapidei di preciso riferimento nella delimitazione dei confini, delle strade e dei territori, potrebbe sembrare anacronistico; in realtà, la delimitazione dei confini rappresenta l’identificazione fisica dei limiti e a essi viene attribuito un “valore giuridico" rilevante".
Nelle conclusioni, infine, il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi ha messo in risalto l’importanza, non solo tecnica, dei “pilieri” che, “per la loro valenza storica antropologica e sociale, meritano di essere censiti, catalogati e protetti. All’uopo sarebbe utile avviare un progetto che coinvolga direttamente i geometri che operano in tutte le realtà territoriali e rappresentano i legittimi eredi dei “Gromatici e dei Mensores” - al fine di rintracciare e valorizzare i pilieri ancora esistenti (trigonometrici e di confine), per renderli “immortali”.
Alla riuscita delle attività 2023 della XIV International Training Summer School hanno contribuito fattivamente i Collegi Provinciali Geometri e Geometri Laureati di Bari, Caserta, Lecce, Matera, Teramo e Venezia, entrambi gli atenei di Bari, l’università degli studi “Aldo Moro” e il Politecnico, con la Federazione Internazionale dei Geometri (FIG - International Federation of Surveyor).
La laurea abilitante è applicabile
Al centro dell'odierna intervista rilasciata dal presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli – e riportata dal quotidiano economico – finanziario ITALIA OGGI in edicola questa mattina – viene esaminato il contenuto dei decreti attuativi della laurea professionalizzante che abilita alla professione di geometra laureato
Geometra laureato, il cerchio si è chiuso: con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei decreti attuativi della legge 8 novembre 2021, n. 163, recante “Disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti”, la laurea abilitante è finalmente applicabile anche agli iscritti alle lauree professionalizzanti in Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio (classe L-P01), Professioni agrarie, alimentari e forestali (classe L-P02) e Professioni tecniche industriali e dell’informazione (classe L-P03). L’attenzione è qui rivolta alla laurea professionalizzante Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio, che abilita alla professione di geometra laureato: la disamina del decreto interministeriale n. 682 del 24 maggio 2023 (emanato dal Ministro dell’università e della ricerca Senatrice Anna Maria Bernini, di concerto con il Ministro della giustizia Onorevole Carlo Nordio) è stato l’argomento “principe” dell’Assemblea dei Presidenti svoltasi a Roma lo scorso 13 luglio, aperta con la relazione a tema del Presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati Maurizio Savoncelli, con il quale ne ripercorriamo i passaggi più significativi.
Presidente Savoncelli, prima di cominciare la disamina degli articoli previsti dai decreti attuativi, è opportuno fare una premessa circa la loro importanza ai fini della concreta applicazione della legge: un argomento sul quale è intervenuto a più riprese, perorandone la pubblicazione in tempi brevi in funzione della necessità di accorciare i tempi di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, con lo sguardo rivolto da un lato all’attuazione (e al mantenimento) delle opere previste dal PNRR, dall’altro al gap tra domanda e offerta di lavoro, che genera elevati tassi di disoccupazione giovanile.
I decreti attuativi sono gli strumenti che consentono alla norma di generare i suoi effetti. In maniera più prosaica e immediata: che consentono alle leggi di effettuare l’upgrade da “buone intenzioni” a “buone prassi”. Nella grande maggioranza dei casi, infatti, sono la sintesi dell’interlocuzione dei ministeri competenti con soggetti terzi, anch’essi competenti, chiamati a dare supporto alla soluzione di aspetti tecnici e burocratici che consentono alla legge di divenire applicabile e implementabile. Nella fattispecie, i ministri Bernini e Nordio hanno ritenuto di fare propria la proposta elaborata dal tavolo tecnico di lavoro, sentito il parere del Consiglio universitario nazionale. Da questa stessa premessa si evince il motivo per cui tale decreto era particolarmente atteso dal mondo universitario, che sin dall’inizio dell’iter si è dichiarato assolutamente favorevole all’avvio, anche in Italia, dei percorsi triennali professionalizzanti e abilitanti, sul modello degli esempi virtuosi di Francia, Germania e Inghilterra.
Chiarito questo passaggio iniziale, passiamo alla disamina del testo: articolo 1, Abilitazione all’esercizio delle professioni di geometra laureato o di perito industriale laureato.
Qui viene stabilito il principio portante dell’intero assetto della laurea professionalizzante: la correlazione tra il percorso accademico svolto e l’abilitazione alla professione per la quale sono richieste le competenze specificamente acquisite con il tirocinio interno ai corsi di studio. Come risulta evidente sin dal titolo dell’articolo, l’abilitazione “multipla” per lo stesso corso di laurea (dovuta all’eventuale presenza di più convenzioni tra l’ateneo e i Consigli degli Ordini o Collegi territoriali delle professioni citate), semplicemente non è consentita: al momento dell’immatricolazione lo studente deve indicare il tipo di abilitazione che intende conseguire (da intendersi definitiva al termine del primo anno di corso), a beneficio di una preparazione autenticamente “tarata” su di essa.
La ratio di tale aut aut trova evidenza nell’articolo 2, Tirocinio pratico-valutativo.
È così: come evidenziato in maniera trasversale in tutti i commi, esiste una correlazione diretta tra gli obiettivi formativi qualificanti della classe di laurea L-P01 (così come previsti dal decreto del Ministro dell’università e della ricerca 12 agosto 2020, n. 446) e lo svolgimento del tirocinio pratico valutativo interno al corso di studio, le cui attività, come indicato in maniera chiara al comma 3, sono finalizzate “a favorire una conoscenza diretta dei settori lavorativi cui il titolo di studio può dare accesso”. Ulteriori elementi di rinforzo in questa direzione sono: il “peso” dei crediti formativi universitari acquisiti con lo svolgimento del tirocinio pratico-valutativo, ben 48; l’indicazione specifica delle strutture presso le quali svolgere il tirocinio, con le quali le università attivano specifiche convenzioni: tra queste studi professionali, ordini o collegi territoriali; la collaborazione tra tutor interni alle suddette strutture e tutor accademici “al fine di garantire la coerenza fra le attività di tirocinio e gli obiettivi del corso” (il primo, tra l’altro, firma il “libretto del tirocinio”). E ancora, come una sorta di canone inverso, la tortuosità del percorso che dovrebbe affrontare l’abilitato alla professione di geometra laureato qualora volesse conseguire l’abilitazione alla professione di perito industriale laureato, come indicato nel comma 12: “Ai fini dell’abilitazione all’altra professione relativa alla classe L-P01, il laureato abilitato può iscriversi alla stessa o ad altra università sede del corso al quale risulta correlata tale professione, chiedendo il riconoscimento dei CFU delle attività formative e/o di laboratorio già acquisiti, e svolgere le attività di TPV relative all’ulteriore professione. In caso di riconoscimento parziale dei CFU già acquisiti, lo studente, unitamente alle attività di TPV, svolge all’interno del corso le ulteriori attività formative. Acquisiti i CFU necessari, lo studente accede all’esame finale abilitante”. Dovrebbe, in altre parole, intraprendere un secondo percorso di studio. Sempre In rapporto alla correlazione di cui sopra, aggiungo inoltre che la L-P01 non consente l’accesso all’esame di abilitazione per ingegneri e architetti junior (sez. B), tantomeno l’accesso immediato alle lauree magistrali.
Nella direzione che lei ha chiarito va anche l’articolo 3, “Prova Pratica Valutativa e prova finale”.
Ne è la diretta conseguenza, o meglio, il passaggio complementare: il riferimento è al concetto chiave riportato nel comma 2, ossia “La Prova Pratica Valutativa ha lo scopo di verificare l’acquisizione, durante il Tirocinio Pratico Valutativo, delle conoscenze, competenze e abilità comprese negli ambiti descritti all’articolo 2, comma 5, necessarie per l’esercizio in autonomia della professione di geometra laureato”. Solo superando questa prova, mediante il conseguimento di un giudizio di idoneità (a testimonianza, lo sottolineo ancora una volta, della necessità della correlazione di cui sopra), lo studente potrà accedere alla sessione di laurea, il cui superamento determina, come ormai risaputo: il conseguimento della laurea professionalizzante L-P01 Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio, l’abilitazione all’esercizio della professione di geometra laureato e, infine, la possibilità di iscriversi all’albo professionale quale geometra laureato.
Gli articoli conclusivi riguardano alcuni aspetti tecnici, quali “Adeguamento della disciplina della classe L-P01 (art. 4) e “Adeguamento dei regolamenti didattici di Ateneo e passaggio ai nuovi percorsi formativi” (art. 5): quali aspetti ritiene importante sottolineare?
Tutti quelli messi in evidenza nel quinto ed ultimo articolo, che rimandano sia all’entrata in vigore dei nuovi decreti, prevista per l’anno accademico 2023/2024, sia al regime transitorio per gli studenti attualmente iscritti che vorranno optare per il passaggio al nuovo regime abilitante, previo riconoscimento delle attività di tirocinio già svolte dalle università, d’intesa con i Consigli degli Ordini o Collegi territoriali competenti.
Abbiamo scritto in apertura “Geometra laureato, il cerchio si è chiuso”: è soddisfatto?
Si, e a ragione: l’impegno della Categoria per far si che anche in Italia il sistema delle lauree professionalizzanti e abilitanti trovasse piena legittimazione è oggi riconosciuto da tutti i soggetti coinvolti, dal mondo istituzionale a quello delle professioni, a quello accademico: per loro siamo interlocutori di riferimento e con lo sguardo rivolto al futuro. Dei giovani, soprattutto.
QUI la pagina di ITALIA OGGI
Edilizia, pronta la proposta di legge di Erica Mazzetti per riordino degli incentivi fiscali
Si è svolta oggi alla Camera dei Deputati l’iniziativa “Riforma degli incentivi per l’efficientamento energetico e sismico degli edifici” promossa dall’Onorevole Erica Mazzetti, cui hanno preso parte - fra i diversi protagonisti – gli esponenti della filiera dell’edilizia. Per il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati è stato invitato il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli
“Un nuovo testo unico dell’edilizia e dell’energia per il riordino delle normative che oggi si sovrappongono è necessario. Si tratta di una serie di proposte per semplificare la vita all’imprenditore e al professionista e dunque al cittadino”. Così, l’Onorevole Erica Mazzetti, componente della VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, ha motivato l’impegno nella presentazione della proposta di legge di cui sarà prima firmataria.
“Dobbiamo concentrare gli incentivi – ha continuato l’Onorevole Erica Mazzetti – in un periodo almeno decennale sull’obiettivo di efficientamento sismico, energetico, idrico e sull’obiettivo di decarbonizzazione”. L’ipotesi sviluppata si articola “in modo proporzionale in base agli incrementi delle classi energetiche, che devono essere almeno due” ed è “indirettamente proporzionale al reddito, in base al presupposto di poter dare – proprio a chi ha minori possibilità – l’opportunità di fare i lavori”. Non è tutto, in questa proposta “c’è una sezione per gli immobili strumentali, come i capannoni, che fino ad oggi non sono stati considerati: qui l’incentivo funziona in base all’imponibile dell’azienda”.
All’incontro sono intervenuti, inoltre, i rappresentanti di Ance, Anaepa Confartigianato, Cna Costruzioni, Confedilizia, Fiaip, Assistal, Ordine degli Ingegneri, Rete Professioni Tecniche, Federcostruzioni, Confcooperative – Lavoro e Servizi, Fondazione Inarcassa, Anamna, Finco e Ancca, oltre a Giuseppe Mele e Gianluca Esposito che hanno contribuito alla stesura del testo.
QUI il programma
Infrastrutture, il “cantiere Italia” è stato presentato da Matteo Salvini
“L’Italia dei SI”, titola così il vice premier e ministro delle infrastrutture e trasporti Matteo Salvini, la presentazione dei principali progetti e delle grandi opere pubbliche per il Paese, in corso fino al 2032. All’incontro per il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati ha partecipato il presidente Maurizio Savoncelli
Componenti del Governo, esponenti della filiera delle costruzioni e delle categorie professionali, rappresentanti del mondo diplomatico e delle aziende di Stato. Non solo, fra gli ospiti, i rettori delle università Luiss, Genova, Milano, Reggio Calabria, Firenze e Politecnico di Milano. E ancora: i responsabili BEI, ABI e CDP insieme a molti volti noti, come Luca Cordero di Montezemolo.
Questo il pubblico a cui è stato esposto in modo dettagliato quella che sarà “l'Italia più moderna, più sicura e più veloce dei prossimi 10 anni” come afferma Matteo Salvini, annunciando il progetto “come un'enorme operazione di messa in sicurezza del nostro territorio". Quanto al PNRR, il ministro garantisce: "faremo tutto quello che è previsto”.
QUI il video live dell’incontro
QUI la galleria fotografica
G20 e OCSE insieme per la trasparenza fiscale sugli immobili
Sul tema le due realtà mondiali hanno iniziato a collaborare nel febbraio 2023 e, a tal proposito, il G20 aveva commissionato all’OCSE uno studio specifico
In occasione della riunione che si è tenuta in India, nei giorni scorsi, è stata presentata l’indagine: a lungo termine le possibilità sono due. La prima e più innovativa è basata sull’accesso diretto ai dati attraverso l’interconnessione dei registri catastali digitali, mentre la seconda si rifà allo scambio di informazioni in una sorta di approccio classico, come avviene per i dati finanziari.
Non sono da meno le strategie a breve termine, che ricorrono allo scambio dei dati già in essere mediante gli strumenti internazionali, una prassi attivata dalla Direttiva sulla cooperazione amministrativa.
Tutto ciò non comporta unicamente un beneficio di tipo fiscale, favorendo altresì l’operato delle autorità di regolamentazione, antiriciclaggio e di contrasto che determinano se i fondi utilizzati per acquisire proprietà immobiliari transfrontaliere siano stati dichiarati e tassati.
QUI per approfondire
foto di Elen Ast per Unsplash
AI, il Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Napoli avvia una sperimentazione
Come coniugare le potenzialità dell’intelligenza artificiale alle peculiari conoscenze del geometra libero professionista? Non ha dubbi Maurizio Carlino, presidente dell’ente partenopeo di categoria che - insieme al suo Consiglio – ha avviato una sinergia con la software house Analist Group. Un virtuosismo colto da Il Sole 24 Ore
“Questa iniziativa si presenta estremamente stimolante per la nostra organizzazione – afferma Antonio Ianuzzi, CEO di Analist Group - la Campania e, in generale, il Sud sono una terra di opportunità: lo rivela il cammino congiunto avviato insieme al Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Napoli per offrire alla categoria la possibilità di applicare l’AI alla professione, creare un nuovo valore in un mercato in continua evoluzione e, al tempo stesso, contribuire all’affermazione di un territorio fortemente vocato alla ecletticità, alla rappresentatività del genio italiano”.
E così ha il via ufficiale in Italia la prima applicazione dei sistemi di intelligenza artificiale alla professione di geometra che si attuerà, inizialmente, nella consultazione “potenziata” delle normative sulla sicurezza nel lavoro e in merito al nuovo Codice degli Appalti. Una fase che viene concepita attualmente come una interrogazione “avanzata”, in grado di aggiungere con grande velocità alle informazioni necessarie i consigli utili, le buone prassi a disposizione e, in considerazione dell’evoluzione delle normative, qualche anticipazione interpretativa che possa affiancare il professionista tecnico nel proprio ruolo di esperto e nell’esercizio sussidiario che svolge verso gli enti pubblici e la collettività. A seguire, dalla sperimentazione dei protocolli di AI si potranno ottenere delle analisi predittive sul fronte immobiliare e sul fronte del mercato del lavoro.
“Questa collaborazione - conclude Maurizio Carlino, presidente del Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Napoli – rispecchia lo spirito con cui abbiamo intrapreso il nostro mandato al servizio degli iscritti, nell’offrire sempre maggiori opportunità e possibilità, assicurando al tempo stesso formazione e informazione. Restano da anni i capisaldi del nostro agire, benché dalle importanti transizioni in corso, come quella digitale, non ci faremo trovare impreparati”.
QUI l’articolo di scenario de Il Sole 24 Ore
#LaureadelGeometra, a Pisa il nuovo corso di laurea triennale, a orientamento professionale e abilitante
L’ateneo - mediante il Dipartimento di Ingegneria civile e industriale (Dici), la Scuola di Ingegneria e la collaborazione con il Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati - ha inserito il corso nella propria offerta formativa, entrando a far parte della rete di università italiane che annoverano un piano di studi aggiornato
Un nuovo corso di laurea a orientamento professionale per formare geometri laureati a partire dall’anno accademico 2023/2024. La novità arriva dall’Università di Pisa che ha attivato il percorso accademico attraverso il Dipartimento di Ingegneria civile e industriale (Dici) e la Scuola di Ingegneria.
Alla presentazione, il 13 luglio 2023 a Palazzo alla Giornata, sede del rettorato di Pisa, sono intervenuti tra Riccardo Zucchi, Magnifico dell’ateneo toscano, e Antonio Benvenuti, in rappresentanza dei Collegi Provinciali Geometri e Geometri Laureati di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara.
All’incontro era presente anche Giorgio Falchi, presidente dell'Ordine dei periti industriali di Pisa, in rappresentanza delle province di Pisa, Firenze, Arezzo, Massa, Lucca, Livorno, Grosseto, Pistoia e Prato; in quella stessa occasione, infatti, è stato altresì annunciato l’avvio del titolo di laurea professionalizzante per la loro categoria.
Nel dettaglio, i nuovi corsi di laurea, a numero programmato, offrono un percorso alternativo alle lauree triennali, non mirato allo sbocco nelle lauree magistrali ma all’inserimento diretto e rapido nel mondo del lavoro. Questi corsi hanno l’obiettivo di creare figure professionali con spiccate conoscenze tecniche applicative e che sia collocabile immediatamente nel mondo del lavoro.
“Siamo arrivati al termine di un percorso molto lungo ma che possiamo concludere con il lieto fine. Ringrazio i presidenti dei quattro Collegi coinvolti, Pisa, Massa-Carrara, Lucca e Livorno, per il grande lavoro di questi anni, così come ringrazio l’Università di Pisa e il Dipartimento di Ingegneria civile e industriale”, le parole di Antonio Benvenuti, geometra e coordinatore del corso di laurea per conto dei Collegi.
“L’istituzione di questo corso di laurea professionalizzante – conclude Benvenuti - concede l’abilitazione alla professione, ma non solo: aumenta il livello e la qualità di preparazione dei geometri del futuro, agevolando l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Un ruolo decisivo è stato esercitato dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, che nel 2016 ha proposto di presentare un disegno di legge per l’istituzione delle lauree professionalizzanti abilitanti. E ora un ruolo ancor più determinante lo avranno proprio i Collegi dei Geometri: tra laboratori e praticantato, contribuiranno attivamente alla formazione degli studenti. La nostra professione è chiamata a muoversi in un contesto che cambia e si configura come fondamentale nei temi di pertinenza legati alla vita quotidiana delle persone. Investire concretamente nella formazione consente di migliorare la nostra società e noi ci crediamo molto”.
ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI – RELAZIONE DEL PRESIDENTE MAURIZIO SAVONCELLI
Dopo i saluti istituzionali del presidente di Cassa Geometri Diego Buono, sono stati avviati dal Consigliere Segretario CNGeGL Enrico Rispoli i lavori dell’Assemblea dei Presidenti del 13 luglio 2023, che si è svolta nella Sala Trilussa di Palazzo Corrodi
L’assise - in edizione speciale e monotematica - ha avuto in programma una unica relazione: l’esposizione del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli sulla laurea professionalizzante LP - 01 “Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio”, che abilita alla professione di geometra laureato o di perito industriale laureato, secondo quanto prescritto nei passaggi delineati nel decreto interministeriale n. 682 del 24 maggio 2023 (emanato dal Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, di concerto con il Ministro della Giustizia Carlo Nordio), in attuazione della legge n. 163 del 8 novembre 2021, recante “disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti”.
IL CERCHIO SI E’ CHIUSO. La scelta istituzionale di fissare la trattazione di questo tema, così centrale per la Categoria, è stata motivata dalla pubblicazione dei decreti attuativi della legge in oggetto. Sono stati ora definiti e resi vigenti gli strumenti che consentono alla norma di generare i suoi effetti e sono scaturiti dall’interlocuzione dei ministeri competenti con soggetti terzi, chiamati a dare supporto nella soluzione degli aspetti tecnici e burocratici, al fine di consentire alla legge di divenire applicabile e implementabile.
Una fase che segna il termine di un iter e che, nel caso specifico, è altresì valsa la scelta dei ministri Bernini e Nordio di fare propria la proposta elaborata dal tavolo tecnico di lavoro (partecipato da CNGeGL), sentito il parere del CUN (Consiglio Universitario Nazionale).
Nel corso dell’assemblea, la lunga dissertazione del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli ha permesso di ripercorrere le fasi salienti delle attività intraprese dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati con l’avvio della riforma del percorso di accesso alla professione di geometra laureato, consentendo - al tempo stesso - di realizzare un focus ampio sui principali obiettivi emersi, sui passaggi normativi in generale e, in dettaglio, sui singoli articoli del decreto interministeriale in oggetto, al fine di favorire una corretta lettura delle successive variazioni dell’impianto normativo.
Uno scenario che pone - a questo punto - più di un interrogativo alla Categoria: a partire dal confronto politico continuo con la Rete Professioni Tecniche e proseguendo con l’analisi del regime transitorio da stabilire e la sua eventuale durata, la scelta del percorso di accesso a binario unico (LP -01) o a binario doppio (altre classi di laurea), fino alla definizione del profilo professionale “disegnato” dalla LP – 01, in base ai contenuti dell’accordo quadro con la CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane).
“Siamo fieri di questo impianto metodologico che – ha dichiarato il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli - oltre ad essere ripreso nei ddL “Disciplina della professione di geometra e norme per l’adeguamento delle disposizioni concernenti le relative competenze professionali”, presentati alla Camera e al Senato nella 17° e 18° legislatura, ha rappresentato un punto di partenza dei provvedimenti che hanno portato all’introduzione delle lauree professionalizzanti dall’anno accademico 2018-2019. Dapprima con il decreto Giannini 987/2016, a seguire con il decreto Fedeli 935/2017 (che accoglieva le indicazioni della “Cabina di regia per il coordinamento del sistema di istruzione tecnica superiore e lauree professionalizzanti”), poi con il decreto Bussetti 6/2018, il decreto Manfredi 446/2020 (che ha definito le nuove classi di laurea ad orientamento professionale, tra le quali la LP01 professioni tecniche per l’edilizia e il territorio, che abilita alla professione di geometra laureato), il disegno di legge 2751 recante disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti e, in ultimo, la legge 8 novembre 2021, n. 163. E siamo ancor più soddisfatti dei risultati raggiunti legati agli sforzi intrapresi: basti pensare che nel corso dell’anno accademico 2022 - 2023 le iscrizioni sono salite del 197%. Un nuovo futuro per la Categoria è iniziato”.
QUI la relazione del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli
Barriere architettoniche, i neo diplomati CAT di Udine pronti a un nuovo approccio culturale
Fortemente voluto dall’Istituto Tecnico Costruzioni, Ambiente e Territorio “Gian Giacomo Marinoni” e dal Collegio Provinciale Geometri e G.L., il convegno che si è svolto a Udine e appositamente fissato a fine anno scolastico in occasione della consegna del diploma agli studenti, ha avuto il compito di coinvolgere i futuri geometri del domani nell’importante tema al centro dell’incontro: “Dall'eliminazione delle barriere architettoniche all'Universal Design”
Tommaso Empler, professore associato dell’università Sapienza di Roma e il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi sono stati i relatori dell’iniziativa, mentre l'avvio dei lavori è stato curato dalla professoressa Anna Maria Zilli, dirigente scolastico dell’Istituto Tecnico, e dal presidente del Collegio Provinciale Geometri e G.L., Lucio Barbiero.
Oltre ai docenti e agli alunni, hanno partecipato per la Regione Friuli Venezia Giulia l’assessore alle politiche sociali e disabilità Riccardo Riccardi, il consigliere e presidente della commissione formazione Roberto Novelli e per il Comune di Udine l’assessore all’innovazione Gea Arcella.
Nel suo intervento Il professor Tommaso Empler ha approfondito l’importanza dell’Universal Design, dei suoi sette principi e di quanto questi siano determinanti per una “progettazione per chiunque”. Il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi, portando ai presenti i saluti del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli e del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, ha ringraziato il presidente Lucio Barbiero e il suo consiglio direttivo per l’invito, si è complimentato con il dirigente scolastico dell’Istituto Tecnico Marinoni e con i suoi docenti per l’impegno profuso per l’incremento delle iscrizioni al CAT, ricordando che “la categoria dei Geometri, erede degli agrimensori e ancor prima dei gromatici di romana memoria, sebbene sia antica nella sua costituzione - istituita nel 1929 con il Regio Decreto n. 274 - si è sempre caratterizzata per la sua resilienza e per la capacità di offrire ai cittadini i propri servigi in relazione alle sempre loro mutate esigenze. In considerazione delle necessità della gente, infatti, il Consiglio Nazionale, ormai da oltre un decennio, ha posto attenzione all’accessibilità attraverso una progettazione inclusiva e all’abbattimento delle barriere architettoniche. All’uopo, insieme all’UNI è stato promotore della prassi di riferimento n. 24/2016 e ha indetto, insieme all’associazione FIABA, il concorso “I futuri geometri progettano l’accessibilità” oggi arrivato alla sua 11^ edizione. Un concorso questo ben noto all’Istituto Tecnico Marinoni per avervi partecipato e anche per essersi classificato tra le prime scuole concorrenti”.
Partendo dal concetto di accessibilità per tutti, il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi ha inoltre evidenziato che “la disabilità non è una malattia, ma una condizione in cui non si riesce a fare qualcosa. La disabilità non è necessariamente congenita, ma può anche essere conseguente ad una malattia, a un infortunio, a una condizione anagrafica e può essere permanente o temporanea. Tra le definizioni più calzanti vi è quella che descrive il concetto di disabilità come l'insieme di condizioni potenzialmente restrittive derivanti da un fallimento della società nel soddisfare i bisogni delle persone e nel consentire loro di mettere a frutto le proprie capacità. Tra i responsabili di questo fallimento, certamente, ci siamo anche noi tecnici - ha continuato - che non abbiamo saputo, nel tempo, progettare e costruire in maniera inclusiva, non applicando i dettami dell’Universal design. Si deve parlare, soprattutto con le nuove generazioni e con i futuri geometri, del concetto di accessibilità e non di mero abbattimento delle barriere architettoniche”.
Proprio nella consapevolezza che occorre cambiare passo e principalmente fare riferimento a una cultura differente, “le vere barriere sono quelle culturali e mentali – ha proseguito il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi – che ha evidenziato come il Consiglio Nazionale, nel sostenere tale affermazione e nel proseguire le proprie finalità istituzionali ha promosso un corso unico nel suo genere, che è stato strutturato in maniera tale da fornire ai partecipanti le nozioni basilari: tecniche progettuali, legislative e relative alle misure di finanziamento (non ultimo il confermato 75%). Un percorso di formazione e di aggiornamento di qualità affinché i propri iscritti - ha concluso - possano divenire i professionisti tecnici che sapranno meglio esprimere un approccio culturale nuovo rispetto alla disabilità, consentendo di fatto un'identificazione del geometra sempre più con un esperto dell’accessibilità”.
Il futuro che vogliono i giovani geometri
Al centro della odierna pagina del quotidiano economico – finanziario ITALIA OGGI viene delineata l'iniziativa realizzata dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, in collaborazione con la Commissione Giovani. Per l'occasione 200 geometri under 35 provenienti da tutte le province italiane hanno lavorato su quattro macro temi da loro selezionati
Si è svolto a Riccione, nei giorni 13 e 14 giugno 2023, l’evento “Il futuro che vogliamo. L’agenda politica e strategica della nuova generazione di geometri”. Una “due giorni” organizzata dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati in collaborazione con la Commissione Giovani, finalizzata a fare dialogare, finalmente in presenza, la componente under 35 della Categoria e consentire loro - nelle stesse date - di tenere il 2° Meeting Nazionale Giovani Geometri.
Al centro dell’incontro, quattro macro-temi considerati i driver di sviluppo della professione, sempre più protagonista della transizione ecologica disegnata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): 1.l’innovazione tecnologica, importante ausilio all’operatività quotidiana del professionista; 2.la sostenibilità ambientale, tema omnibus all’interno del quale assume sempre maggiore rilevanza la questione del cambiamento climatico in atto; 3.la formazione, sempre più votata ai temi del digitale e dell’intelligenza artificiale; 4.la “professione 4.0”, altro tema omnibus all’interno del quale si vuole individuare (e contribuire a definire) una strategia adattiva nel mondo del lavoro, che cambia sempre più velocemente.
Alla discussione, “governata” con metodo OST - Open Space Technology, hanno partecipato circa 200 geometri under 35 provenienti da tutte le province italiane, portatori di istanze territoriali profondamente diverse le une dalle altre: il contesto più adeguato per realizzare un confronto autenticamente aperto e costruttivo.
I partecipanti sono stati accolti negli ampi spazi del Palazzo dei Congressi di Riccione dal Presidente del Collegio Geometri e Geometri Laureati di Rimini Massimo Giorgetti, dall’Assessore con deleghe all’Urbanistica e pianificazione del territorio Christian Andruccioli, dai Consiglieri CNGeGL Luca Bini e Pietro Lucchesi (con delega ai Giovani). Al primo, il presidente della Cassa Geometri Diego Buono e il presidente di Fondazione Geometri Italiani Paolo Biscaro hanno affidato i saluti: da tutti, oltre agli auguri di buon lavoro sono arrivati il plauso alla Commissione Giovani per l’iniziativa, i ringraziamenti ai Collegi per il sostegno ai propri iscritti under 35, la solidarietà e il cordoglio per la popolazione dell’Emilia Romagna, colpita dall’alluvione.
Al termine dei saluti si è dato il via alla sessione plenaria di apertura, dedicata alla formazione dei tavoli di discussione: con la collaborazione attiva e propositiva dei componenti della commissione Giovani, anch’essi rappresentativi del territorio, ne sono stati costituiti ben 44, intitolati ad altrettanti temi. A seguire l’avvio ufficiale dei lavori, che si sono protratti sino al giorno successivo, regolati dal coordinamento dei componenti della Commissione Giovani in qualità di referenti tematici.
LE DICHIARAZIONI. “Le idee e le proposte elaborate dai singoli tavoli saranno prese in carico dalla Commissione Giovani per realizzare un position paper da presentare al Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati in un prossimo appuntamento”, ha spiegato la coordinatrice Sara Gepponi. Chiamato in causa, il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli ha già idealmente bloccato l’agenda: aprendo i lavori della sessione plenaria conclusiva, ha esortato i giovani iscritti a coltivare e rendere strutturale il dialogo e il confronto con i vertici della Categoria: “Il percorso di collaborazione intergenerazionale è una variabile imprescindibile per definire un punto di equilibrio tra la stabilità della tradizione e l’urgenza dell’innovazione. Sono certo che questo evento, al pari di quelli svolti negli anni precedenti sempre sotto l’egida #GEOfactory Laboratorio di idee under 35, contribuirà a fare emergere e dare risposte concrete alle esigenze professionali, formative e culturali dei geometri junior, in parte diverse da quelle dei senior anche a causa dei mutamenti profondi e repentini del mercato del lavoro, dell’assetto normativo e, più in generale, del contesto socio-culturale del quale la Categoria è parte attiva e propositiva. Esattamente come i nostri giovani professionisti: attivi e propositivi”.
QUI la pagina di ITALIA OGGI
Esami di abilitazione all'esercizio della professione di geometra e geometra laureato - sessione 2023
Ordinanza Ministeriale n. 114 del 12 giugno 2023 di indizione degli esami di abilitazione all'esercizio della libera professione di geometra e geometra laureato - sessione 2023
Clicca QUI per visualizzare l'ordinanza
GEOdaysIT 2023, Paolo Nicolosi: il geometra laureato protagonista del domani
A Bari, l’università degli studi "Aldo Moro" e il Politecnico hanno per la prima volta ospitato GEOdaysIT 2023. Nell'ambito di questa iniziativa, che si è tenuta dal 12 al 17 giugno 2023, il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi ha partecipato alla giornata studio indetta da AUTEC - Associazione Universitari di Topografia e Cartografia
Organizzato da AIT - Associazione Italiana di Telerilevamento, da GFOSS.it APS - Associazione per l'Informazione Geografica Libera e da Wikimedia Italia, GEOdaysIT 2023 è il risultato di una visione comune per la comunicazione e la disseminazione dei temi territoriali legati all’utilizzo del Telerilevamento, dei dati geografici e del software geografico liberi. In rappresentanza del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, all’iniziativa era presente il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi che, in particolare, ha preso parte all'appuntamento del 14 giugno 2023, promosso da AUTEC - Associazione Universitari di Topografia e Cartografia. In agenda approfondimenti e relazioni, per una occasione che si riproponeva, fra l'altro, di avviare un colloquio con tutte le istituzioni nazionali che utilizzano il dato geospaziale e cartografico. Un panel composito e formato da esperti e specialisti, conclusosi con l'intervento delle stesse società scientifiche AIT, GFOSS e SIFET, a cui partecipano i docenti degli atenei italiani afferenti in AUTEC, l'organizzazione presieduta dalla professoressa Donatella Dominici.
In questa cornice, il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi ha parlato della figura del geometra e dell’ultimata riforma del percorso di accesso alla professione, fortemente sostenuta dalla Categoria.
Quando non si infervora per il catasto, il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi diviene il narratore ideale per far appassionare ogni pubblico alla storia. Con la consueta passione che caratterizza la sua esposizione, anche questa volta ha personalizzato il suo intervento con l’enfasi che rende centrale persino un particolare.
L’occasione, bisogna però ammetterlo, è stata fra le più ghiotte: gli giunge su un vassoio d’argento, servita da esperti di dati geospaziali e appassionati di cartografia e geografia, in un ateneo del Mezzogiorno e ‘culla’ ante litteram della laurea del geometra da alcuni anni. E lui che, fra le altre cose, in primis è un uomo del Sud e, in secondo luogo (ma si fa per giocare rispetto a questo ordine bislacco), è delegato dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati alla topografia, alle relazioni con Asita e Sifet, si staglia deciso dietro il podio e non tentenna affatto dal naufragar mi è dolce in questo mar.
Con buona pace dell’ossimoro leopardiano avanza nel ripercorrere il sentiero da cui arriva la figura del geometra laureato, erede storico del nobile agrimensore. Ciò che mette in luce, dopo gli antenati, sono subito gli studi, la duttilità professionale con cui affronta la evoluzione specialistica, nonostante il duro colpo inferto dalla riforma scolastica del 2010. Da punto di non ritorno, la debacle della perdita del sostantivo ‘geometra’ nella denominazione dell’istituto tecnico di riferimento, permutato in Costruzioni, Ambiente e Territorio, diviene un perno su cui fare forza con decisione e da cui partire per tracciare un nuovo orizzonte. Perché di una cosa si è certi: in tempi di Agenda 2030, decarbonizzazione, transizione digitale e ambientale, direttiva UE sulle case green, senza dimenticare i bonus per l’efficienza energetica e la messa in sicurezza, non guasta affatto che il geometra si distingua così nel mondo della filiera edile.
Fra reminiscenze sulle prime lauree triennali, citazioni sui titoli universitari professionalizzanti, approfondimenti sui percorsi accademici abilitanti che assorbono l’esame di Stato, ampliando l’esperienza della formazione accademica al praticantato tout coeur nelle imprese edili e negli studi professionali, l’intervento del consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi prosegue e si rende evidente che il vero cambio di paradigma è uno solo e lui lo sottolinea perfettamente: per la prima volta nella storia, il geometra ha una sua laurea e un suo specifico corso di studi a livello universitario. Un titolo su misura, che gli calza a pennello, rappresentando la naturale prosecuzione degli studi dopo il diploma, e lo allinea in panchina vicino agli altri giocatori della serie A, senza per questo costringerlo indossare i panni dell’ingegnere e dell’architetto junior o, per meglio esplicitare considerati i buoni rapporti inter/multidisciplinari con le altre categorie tecniche, senza prendere in prestito i libri altrui per conseguire il titolo di diploma di laurea triennale professionalizzante e abilitante.
“La riforma del percorso di accesso alla professione – ha spiegato il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi – è stata necessaria. Ha permesso al geometra di confermarsi nuovamente una figura dinamica, un professionista tecnico capace di evolversi e con un bagaglio di conoscenze sempre al passo con i tempi. E i decreti attuativi fissati con l’ultimo decreto interministeriale hanno definito le modalità di svolgimento dei laboratori, il format che attua concretamente la formazione professionale e conduce più velocemente verso il mondo del lavoro. Inoltre – aggiunge il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi - nel delineare questo nuovo orizzonte il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli è sapientemente intervenuto laddove necessario, in termini di materie e ore di studio, nonché di esperienza maturata con il praticantato. Ancor più che ieri, questo percorso di studi oltre a favorire velocemente l’indipendenza economica, consentire di intraprendere una carriera ricca di opportunità in Italia e all’estero, offrire una poliedricità nell’esercizio della professione, permette al neo laureato e alle conoscenze verticali da lui acquisite di rappresentare una figura tecnica richiesta dal mercato per attuare i programmi legati alla sostenibilità economica e ambientale, alla rigenerazione urbana, alla riqualificazione edile”.
A RICCIONE NASCE LA GENERAZIONE NEXT DEI GEOMETRI
L’appuntamento è al via: il 13 e 14 giugno 2023 si sono ritrovati al PalaRiccione gli under 35 della categoria per il 2° Meeting Nazionale Giovani Geometri. A deciderlo la Commissione Giovani del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati che ha selezionato per l’evento il titolo “IL FUTURO CHE VOGLIAMO”. Ad accoglierli l'assessore all'urbanistica del comune di Riccione Christian Andruccioli-
Confermato l’incontro in programma, che fisserà l'agenda la genesi di una nuova generazione di geometri e, dopo l'alluvione in Emilia Romagna, rappresenta un chiaro segnale dell'impegno della categoria al fianco dei colleghi e dei cittadini colpiti dall’emergenza.
Ne è pienamente convinto il presidente CNGeGL, Maurizio Savoncelli che, fra le altre misure subito adottate per la categoria dopo l’accaduto, nell’ultima circolare ha altresì posto al centro i 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗲𝗴𝗵𝗶 𝗽𝗶𝘂' 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗶. "Ho invitato i presidenti di collegio delle province interessate dall’emergenza, a segnalare una delegazione 𝘂𝗻𝗱𝗲𝗿 𝟯𝟱 di propri iscritti (tre a collegio). Le quote di iscrizione per la loro partecipazione saranno a carico del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati".
Dopo le esperienze delle passate occasioni (nel 2019 il primo appuntamento del progetto “Geofactory, laboratorio di idee under 35” e la partecipazione al 45° Congresso di Categoria, nel 2020 l’Agorà virtuale e nel 2022 “Orizzonte Giovani”) i geometri under 35 sono determinati a disegnare ora il loro futuro.
Il format prevede due giorni di confronto partecipato, con il metodo OST, Open Space Technology, su quattro macro-temi considerati i driver di sviluppo della professione: 1.innovazione tecnologica, 2.sostenibilità ambientale, 3.formazione di qualità, 4.professione 4.0.
Rivolto ai circa 12mila geometri professionisti under 35 iscritti all’Albo, questa iniziativa promossa dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati vuole nuovamente sostenere e stimolare i giovani, affiancarli nell’avvio di un dialogo ampio e costruttivo su temi cruciali dei prossimi decenni, come la crescita economica, sociale e culturale della Categoria.
QUI la galleria fotografica
Per ogni maggiori info, consultare https://geofactory.cngegl.it/
GEOdaysIT 2023, Antonio Acquaviva: professionisti e accademici insieme possono molto
Per la prima volta l’università degli studi "Aldo Moro" e il Politecnico di Bari hanno ospitato GEOdaysIT 2023. All’incontro, che si è tenuto a Bari dal 12 al 17 giugno 2023, ha partecipato il consigliere CNGeGL Antonio Mario Acquaviva
Organizzato da AIT - Associazione Italiana di Telerilevamento, da GFOSS.it APS - Associazione per l'Informazione Geografica Libera e da Wikimedia Italia, GEOdaysIT 2023 è il risultato di una visione comune per la comunicazione e la disseminazione dei temi territoriali legati all’utilizzo del Telerilevamento, dei dati geografici e del software geografico liberi.
In rappresentanza del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, all’incontro ha preso parte il consigliere CNGeGL Antonio Mario Acquaviva che, nel corso del suo intervento, con uno specifico focus sull’alluvione in Emilia Romagna ha condotto un ampio excursus sulla dimensione italiana relativamente alla gestione e manutenzione del territorio del nostro Paese. Nell’intervista che segue è stata articolata la sua puntuale esposizione.
L'alluvione in Emilia Romagna ha sollecitato gli esperti a esprimere un parere, ponendo sotto la lente di ingrandimento il consueto luogo comune del disastro annunciato. C’è del vero oppure la fragilità del territorio è una caratteristica imprescindibile?
Il quadro di riferimento, in particolare per l’opinione pubblica, ci restituisce l’immagine di un Paese che sembra non imparare, non riuscire a fare tesoro delle esperienze passate, annoverando le devastazioni provocate da esondazioni e smottamenti come un disastro annunciato. Una tesi che potrebbe, in parte, rappresentare una verità su cui occorre prima fare dei dovuti distinguo.
Quali, in particolare?
L'Italia è un Paese complesso dal punto di vista geologico e il suo territorio si modifica naturalmente in base allo scorrere del tempo. Ciò che oggi registriamo è l’esito di un’accelerazione conferita dai cambiamenti climatici, sommata alla mancata manutenzione del reticolo idrografico: un ribaltamento totale che determina inevitabilmente lo "snaturamento dei processi", ovvero la necessaria iniziativa che manca è, pertanto, di tipo strutturale e non politico. Analogamente tale approccio si riverbera nella fattualità: non viene programmata la prevenzione e, tantomeno, la mitigazione.
La presenza delle dighe ha avuto una centralità nei fatti dell’Emilia Romagna?
Le dighe sono sicuramente tra le opere civili più nobili nell'ambito delle infrastrutture, servono per l'energia e attuano il controllo dei flussi d'acqua anomali. La stessa Roma è stata spesso salvata dalla gestione attenta di alcune dighe, che si trovano sul Tevere, e hanno protetto la città in più occasioni. In generale sono ‘rispettose’ dell'ambiente, benché possano a volte alterarlo. Oggi molte sono mal tenute e alcune in Sicilia non sono state aperte. Occorre riadeguare il loro lo scopo, restituendo centralità alla funzione primaria per cui sono state progettate: la mitigazione dalle piogge estreme.
Non riusciamo a intervenire in modo sistematico, malgrado la tecnologia e l'innovazione, la possibilità di ricorrere all’uso di satelliti, droni, tanti metodi per valutare, simulare e prevedere questi episodi. Come mai?
Sarebbero necessarie azioni capillari e continuative, una programmazione permanente. Fra i tanti comitati preposti e le cabine di regia operanti, non disponiamo delle risorse competenti che operativamente rappresentano la massa critica dell’aspetto principale: mettere in atto le opere di manutenzione, mitigazione o modificazione degli elementi critici. Comprensibilmente, e come sopra accennato, occorre cambiare l’approccio e capovolgere la dinamica della situazione, facendo cessare, man mano nel tempo, la necessità di ricorrere all’emergenza.
Questi avvenimenti vengono classificati come estremi e/o imprevedibili. Sarà sempre così?
Il quadro d’informazioni territoriali che abbiamo oggi a disposizione, grazie alle nuove tecnologie satellitari, ci consente di conoscere le informazioni di dettaglio del territorio, ma il problema è un altro: come sopra accennato, non c’è alcuna prassi consolidata che rappresenti il presupposto di una cura consapevole, il pregresso delle dinamiche degli equilibri ambientali territoriali. In sintesi: mentre nel territorio si amplificano gli effetti di un reticolo idrografico sprovvisto di manutenzione, dall’altro canto ci sono decine di enti che si sovrappongono disordinatamente in un conflitto di attribuzioni e, in definitiva, nell’inerzia a provvedere. Questa è una delle mailstones individuate dalla Protezione Civile, in occasione del disastro che ha sconvolto l’Emilia Romagna.
Qual è il nocciolo del problema?
Le figure specializzate scarseggiano e la semplificazione delle procedure amministrative da sola non basta. In relazione al primo punto. se a valle vengono meno i profili dei geologi e degli ingegneri civili, e se anche i geometri sono insufficienti, dobbiamo risalire a monte del processo per rivedere, in primis, le politiche di incentivazione del personale e, in secondo luogo, riscrivere un piano di azioni di orientamento scolastico e universitario che raggiungano un doppio obiettivo: informare i giovani e le famiglie di come alcuni ruoli tecnici e specialistici rispondano alle esigenze del Paese, incrociando l’attrattività di una professione che sappia combinare l’innovazione dei sistemi alle competenze di cui il Paese necessita.
Per converso, alla burocrazia che rallenta l’attuazione delle misure si somma l’intervento dell’uomo che crea i presupposti per le catastrofi. In Emilia Romagna, per esempio, il processo di cementificazione e consumo del suolo è stato imponente. E se, come in questo caso, sono stati colpiti per lo più i territori intatti, come le colline forlivesi e le aree agricole, ciò non toglie che il corso dei fiumi, le vie naturali dell’acqua e le infrastrutture scontano l’assenza di manutenzione e indirettamente favoriscano l’accaduto.
È possibile immaginare che un domani un unico centro decisionale possa tracciare la strada per intervenire?
Sconforta la constatazione che ci sono 8,4 miliardi di euro destinati al rischio idrogeologico non spesi, ora confluiti nel piano PNRR a cui è affidato l’auspicio di spendere completamente - e bene - la disponibilità finanziaria. Il problema è ancora una volta l’insufficienza del capitale umano all’interno della pubblica amministrazione ma, anche, la disordinata sovrapposizione delle articolazioni procedurali nella progettazione e nella realizzazione delle opere, non è da meno.
L’impegno da mettere in campo da domani?
La categoria dei geometri, consapevole di costituire la trincea in campo dei saperi scientifici del mondo accademico, occupandosi di topografia, geomatica e, in generale, della conoscenza del territorio, è pronta a solidificare questo binomio per migliorare la forza d’impatto sul decisore politico, alimentando un fronte critico e qualificato per adeguare il quadro normativo dell’agenda politica ed i modelli di governance nella gestione del territorio.
Del resto, è impensabile che il mondo accademico, le università, la ricerca scientifica, e gli attori del territorio come i professionisti dell’area tecnica (ingegneri, architetti, geometri, geologi) non siano connessi fra loro. Insieme possono sviluppare tante attività, dalle indagini preliminari di tipo scientifico ai modelli di simulazione, concertare come modellare i parametri e i limiti per poi progettare delle opere, dando gli input utili a capire quali siano quelle più adeguate, dal punto di vista della geologia, dell'ingegneria civile e della geofisica. E, in definitiva, gerarchizzare la programmazione e la spesa delle opere utili ed urgenti da quelle meno necessarie.
QUI il programma di GEOdaysIT 2023
Cresce la cultura dell'accessibilità
È giunto alla 11ma edizione il concorso nazionale “I futuri geometri progettano l’accessibilità” promosso da FIABA Onlus e dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione e del Merito. Oggi la cerimonia di premiazione a Roma, gli elaborati premiati rivelano un nuovo approccio alla fruibilità del territorio
Il primo premio è andato all’istituto tecnico "V. Cardarelli" di La Spezia (SP) per il progetto di riqualificazione urbana della spiaggia comunale della Venere Azzurra nel comune di Lerici, un contesto di rara bellezza che si affaccia sul Golfo dei Poeti, fruito giornalmente durate la stagione estiva da migliaia di bagnanti e turisti.
Il secondo e il terzo premio sono stati rispettivamente assegnati all’istituto tecnico "G. Antonietti" di Iseo (BS) e all’istituto tecnico "G. Galilei" di Avigliana (TO) che hanno proposto, il primo una esperienza immersiva nella riserva naturale delle Torbiere del Sebino, dichiarata a livello internazionale area prioritaria per la biodiversità nella pianura padana lombarda, e il secondo una torretta a forma di albero per il birdwatching, ideata per essere armoniosamente installata nei boschi del Parco delle Colline.
Il premio speciale KONE viene, infine, aggiudicato all’istituto tecnico "A. Meucci" di Casarano (LE) che ha riformulato la fruizione del lungomare di Santa Maria di Leuca, luogo simbolo dell’intero Salento posto fra Punta Meliso e Punta Ristola, due promontori dal panorama mozzafiato.
All’appuntamento ha preso parte il Vice Ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, che si è trattenuto lungamente con i ragazzi. Hanno trasmesso il loro saluto: il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, il Sottosegretario del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Tullio Ferrante, il Sottosegretario del Ministero della Giustizia Andrea Ostellari e la senatrice (ex atleta paraolimpica) Giusy Versace.
A seguire, hanno preso la parola Stefano Maiandi, Presidente Nazionale di FIABA Onlus; Paolo Nicolosi, Consigliere del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati; Carmelo Garofalo, Consigliere di Cassa Geometri; Marco Nardini, Presidente Geoweb SpA; Lara Pollifrone, Accessibility Manager KONE; Massimiliano Toppi e Marco Delfino di Topcon Positioning; Elena Mocchio, Responsabile Innovazione e Sviluppo UNI – Ente Italiano di Normazione.
I DATI
Nelle 11 edizioni del concorso “I futuri geometri progettano l’accessibilità” sono stati complessivamente presentati dagli studenti 300 progetti di abbattimento delle barriere architettoniche relativamente a tutto il territorio nazionale; hanno preso parte al contest oltre 500 istituti tecnici “Costruzione, Ambiente e Territorio” cui l’iniziativa è riservata: ciò significa che l’iniziativa ha toccato la totalità delle scuole secondarie superiori interessate; oltre 6.000 gli studenti che hanno imparato a progettare in maniera accessibile, in base alla prassi di riferimento UNI 24:2016 e secondo i criteri dell’Universal Design.
IL SOSTEGNO ISTITUZIONALE, DELLA CATEGORIA E DEI PARTNER
Il concorso nazionale “I futuri geometri progettano l’accessibilità” è promosso da FIABA Onlus e dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione e del Merito. Patrocinata da Cassa Geometri e da UNI – Ente Italiano di Normazione, l’iniziativa è stata realizzata grazie al sostegno di Geoweb SpA, KONE, Topcon Positioning Italy Srl, Vittorio Martini 1866 e Rotaract Club Roma Est.
LA NOVITA’
Nell’ampia cornice di interventi volti alla formazione e sensibilizzazione dei propri iscritti e delle nuove generazioni al tema dell’inclusione, da parte del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati si inserisce, inoltre, la realizzazione del corso di formazione “Esperti accessibilità. Dall’eliminazione delle barriere architettoniche all’Universal Design”. Una attività condotta con l’università Sapienza di Roma e già online sul portale Geoformazione di Geoweb SpA.
Punto di forza di questo nuovo progetto formativo è l’ampia trattazione delle tematiche, per consentire al professionista di applicare correttamente la normativa italiana ed europea, osservare le indicazioni progettuali ai fini delle agevolazioni fiscali, in una panoramica che comprende casi studio e pone al centro le soluzioni legate alle disabilità motorie e sensoriali, psichiche e intellettive. Impostazione metodologica e approccio formativo hanno inoltre debitamente tenuto conto delle crescenti esigenze della collettività e le ulteriori possibilità di mercato offerte dalla proroga della misura del 75% fino al 2025.
Con questa iniziativa il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati conferma un impegno volto a concorrere all’affermazione di una cultura della accessibilità, e a sostenere un’azione di inclusione svolta dalla categoria nell’ambito di un più ampio processo di rigenerazione urbana e di governo della trasformazione territoriale: uno scenario in cui il geometra, in particolare, è chiamato a esprimere appieno il ruolo sociale della sua capacità professionale.
LE DICHIARAZIONI
In relazione all’appuntamento, il Presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati Maurizio Savoncelli ha affermato “Il geometra è una figura tecnica di prossimità. La sua capillarità sul territorio lo avvicina alle necessità dei cittadini e ne fa un riferimento per la pubblica amministrazione. L’accessibilità rappresenta una delle esigenze più stringenti del domani. Ecco gli elementi alla base di una scelta precisa: saper progettare in modo inclusivo e abbattere le barriere architettoniche nel costruito diviene doveroso per una categoria professionale. Non solo, è un’opportunità professionale che, grazie al bonus 75%, perdurerà fino al 2025. In questa direzione si è avviata la nostra categoria da oltre 10 anni, e oggi più che mai pronta a recepire i bisogni della collettività, a formare i propri iscritti per soddisfare le esigenze di una ‘nuova’ committenza, espressione simbolica di un cambiamento sociale che la figura del geometra - oggi come ieri - ha sempre saputo fare proprio”.
Fra gli interventi, il Presidente Nazionale di FIABA Onlus Stefano Maiandi ha voluto fare un plauso “ai futuri geometri che hanno partecipato numerosi a questa edizione del concorso. Da ormai undici anni, attraverso questa esperienza, FIABA forma le classi degli istituti CAT alla cultura dell’accessibilità. È una responsabilità che portiamo avanti con passione e con la certezza di essere sulla strada giusta. Educare fin da subito all’importanza di superare le barriere architettoniche, infatti, è imprescindibile se vogliamo raggiungere l’obiettivo. Le giovani generazioni sono la nostra speranza per città più accessibili: e noi siamo qui per sostenerle”.
“Abbattimento delle barriere architettoniche e approccio all’Universal Design sono temi sempre più attuali per l’inclusione e la costruzione di un futuro accessibile per tutti – è stata la dichiarazione di Marco Nardini, Presidente di Geoweb S.p.A. – “Per questo, noi di Geoweb, continuiamo a mettere a disposizione degli Istituti CAT strumenti innovativi a supporto dei progetti preparati per il Concorso dei #futurigeometri e percorsi formativi per chi svolge la professione di geometra, ultimo in ordine di tempo il corso ‘Dall’eliminazione delle barriere architettoniche all’Universal Design’, che forniscono le competenze necessarie alla realizzazione di progetti dove accessibilità e inclusione diventano la mission da realizzare per migliorare la qualità della vita a tutti i cittadini”.
Successivamente Lara Pollifrone, Accessibility Manager di KONE, ha aggiunto: “Analizzando i progetti di tutte le scuole che hanno partecipato, è stato impossibile non rimanere coinvolti dall’entusiasmo, dall’inventiva e soprattutto dalla sensibilità delle ragazze e dei ragazzi che un domani saranno chiamati a progettare spazi accessibili per tutti. Abbiamo selezionato l’istituto I.S.S. Antonio Meucci di Casarano (LC) per la capacità di ribaltare il concetto di esclusione, trasformandolo in un progetto dedicato all’inclusione. Grazie a FIABA per continuare a promuove questo importantissimo concorso che speriamo di veder replicato ancora per molti anni.”
Infine Massimiliano Toppi, Marketing Communications Manager di Topcon Positioning Italy Srl, ha detto: “Obiettivo primario di aziende come Topcon, produttore di soluzioni tecnologiche avanzate, dovrebbe essere quello di facilitare la fruizione da parte delle nuove generazioni di progettisti e tecnici del territorio, di strumenti hardware e software per il rilievo del costruito e la progettazione, ed è per questo che per il secondo anno consecutivo Topcon ha accolto con entusiasmo la possibilità di fornire il proprio contributo a questo concorso di idee: per questa edizione ha infatti deciso di premiare l’Istituto CAT primo classificato con uno strumento topografico di livello professionale che resterà in dotazione permanente della scuola aggiudicataria, a favore delle attuali e future generazioni di studenti”.
In chiusura ha portato un saluto anche il Presidente Emerito di FIABA Onlus, Giuseppe Trieste, il quale ha ricordato l’importanza di puntare sulle giovani generazioni per rafforzare la cultura dell’accessibilità.
QUI la galleria fotografica
Nella foto a corredo: i primi classificati, gli studenti dell’ISS “Vincenzo Cardarelli” di La Spezia, durante l’elaborazione del progetto
Emilia Romagna, geometri: il sostegno istituzionale alla categoria e l’evento degli under 35
L’appuntamento è fissato: il 13 e 14 giugno 2023 si ritroveranno a Riccione gli under 35 della categoria. A deciderlo la Commissione Giovani del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati che, senza esitazione alcuna, ha selezionato un titolo ambizioso “Il futuro che vogliamo”. Non da meno, l’intento esplicitato con il sotto titolo “L’agenda politica e strategica della nuova generazione di geometri”
Non si arretra nemmeno di un passo. Nel ringraziare i 𝗴𝗲𝗼𝗺𝗲𝘁𝗿𝗶 𝘃𝗼𝗹𝗼𝗻𝘁𝗮𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝗔.𝗚𝗲.𝗣𝗿𝗼. per il loro impegno e la loro mobilitazione nelle zone colpite dall’alluvione, e nel ricordare la 𝗿𝗶𝗱𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼𝗿𝗮𝗹𝗲 dell’obbligo di 𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗮 deliberata in Consiglio per i geometri residenti nei comuni interessati dall’emergenza, il presidente CNGeGL 𝗠𝗮𝘂𝗿𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗦𝗮𝘃𝗼𝗻𝗰𝗲𝗹𝗹𝗶 nell’ultima circolare ha altresì posto al centro i 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗲𝗴𝗵𝗶 𝗽𝗶𝘂' 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗶.
"Invito i presidenti di collegio delle province interessate dall’emergenza, a segnalare una delegazione 𝘂𝗻𝗱𝗲𝗿 𝟯𝟱 di propri iscritti (tre a collegio) che vogliano partecipare all’evento “𝗜l futuro che vogliamo”, in programma a 𝗥𝗶𝗰𝗰𝗶𝗼𝗻𝗲, nei giorni 𝟭𝟯 𝗲 𝟭𝟰 𝗴𝗶𝘂𝗴𝗻𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟯. Le quote di iscrizione per la loro partecipazione saranno a carico del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati".
Confermato così l’incontro in programma, che fisserà l'agenda di una nuova generazione di geometri e che, dopo l'alluvione in Emilia Romagna, vuole essere un chiaro segnale dell'impegno della categoria al fianco dei tantissimi colleghi e di tutti i cittadini colpiti. All’opera i componenti della Commissione Giovani. Non è la prima volta, e per questo motivo non mollano. Dopo le esperienze delle passate occasioni (la prima realizzazione del progetto “Geofactory, laboratorio di idee under 35” e la partecipazione al 45° Congresso di Categoria, entrambe nel 2019, l’Agorà virtuale nel 2020 e Orizzonte Giovani nel 2022) i geometri under 35 sono determinati a disegnare ora il loro futuro, confrontandosi sui temi che hanno individuato.
LE COORDINATE. Rivolto ai circa 12mila geometri professionisti under 35 iscritti all’Albo, questo incontro si colloca come il 2° Meeting Nazionale Giovani Geometri, con l’intento di stimolare i giovani e affiancarli nell’avvio di un dialogo ampio e costruttivo su temi cruciali dei prossimi decenni, come la crescita economica, sociale e culturale della Categoria. Il format prevede due giorni di confronto partecipato con il metodo OST, Open Space Technology (da loro già sperimentato in vista, appunto, del Congresso del 2019) che si svolgeranno, dal 13 al 14 giugno 2023, a Riccione, su quattro macro-temi considerati i driver di sviluppo della professione, sempre più protagonista della transizione ecologica disegnata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): 1.innovazione tecnologica, 2.sostenibilità ambientale, 3.formazione di qualità, 4.professione4.0.
I PROTAGONISTI. Per ora hanno il volto, il cuore e il pensiero di Sara Gepponi, referente nazionale della Commissione Giovani. Fra le idee da mettere in campo, e gli impegni professionali, non avrebbe solo bisogno di spostare le lancette in avanti come per l’ora legale: dovrebbe editare un doppio calendario. Da fine maggio è in Florida, e più precisamente a Orlando, insieme ad altri coetanei a esporre il proprio paper nell’ambito della Working Week 2023 di FIG - International Federation Surveyors, una opportunità sostenuta dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati.
E per Riccione è già pronta: “Molti giovani non intraprendono per la complessità della gestione fiscale: benché comprensibile non è una ragione valida. Abbiamo le porte aperte sul domani: la decarbonizzazione del parco immobiliare e la direttiva per l’edilizia green sono solo due fra le prossime sfide. Cosa aspettiamo?” E con lo stesso tono è pronta ad ammonire i colleghi più esperti: “Una cosa è certa: noi dobbiamo imparare a dialogare con le generazioni precedenti e, per converso, i senior dovranno iniziare a non impiegare i tirocinanti per fare le fotocopie. Se poi la junior è donna, capita molto spesso che entrambi escano da questa esperienza come due mondi che hanno ruotato su orbite diverse, senza incontrarsi: un vero peccato”.
Per ogni info, e per iscriversi, a disposizione un sito dedicato.
QUI il programma
Didascalia della foto
La delegazione italiana del Consiglio nazionale a Orlando (USA), da sinistra Cromwell Manaloto, Luca Dal Buono, il consigliere segretario Enrico Rispoli e il funzionario capo area Maria Grazia Scorza, Daniele Brancato, Sara Gepponi, Enrico Davoli e Leonardo Franchi
Formazione, il nuovo corso CNGeGL in amministrazione condominiale
E’ riservato agli iscritti all'Albo di categoria e avrà inizio il 23 giugno 2023 il nuovo ciclo di formazione e aggiornamento professionale in amministrazione condominiale organizzato dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati
Sono articolati in moduli didattici che comprendono la trattazione della normativa, la giurisprudenza aggiornata e l’approfondimento tecnico di alcuni casi pratici. Ecco i requisiti dei nuovi corsi di formazione e di aggiornamento in amministrazione condominiale organizzati dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati (QUI la circolare), che si svolgeranno online sulla piattaforma messa a disposizione dalla Fondazione Geometri Cuneo.
Una scelta che giunge in seguito alle numerose richieste ricevute dopo le precedenti edizioni e al soddisfacente riscontro avuto dagli iscritti cui è riservata questa iniziativa. In attesa della definizione delle modalità e dei tempi di svolgimento del corso base, la sessione di aggiornamento professionale in amministrazione condominiale è pronta a partire, durerà 18 ore e avrà inizio il 23 giugno 2023.
QUI il programma del corso
Foto a corredo di Alejandro Escamilla su Unsplash
Laurea del geometra, gli studenti della Politecnica delle Marche a Roma
Gli studenti del corso di laurea in Tecniche della Costruzione e Gestione del Territorio all’università Politecnica delle Marche hanno incontrato a Roma gli esponenti della attuale governance del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati. I giovani – insieme al presidente del Collegio Geometri di Ancona Diego Sbaffi e al professore Andrea Betto di diritto amministrativo - sono stati accolti dal vice presidente CNGeGL Ezio Piantedosi e dai consiglieri CNGeGL Paolo Biscaro e Pierpaolo Giovannini
“Ho sempre creduto tantissimo nella riforma del percorso di accesso alla professione proposta dal presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli e, proprio nella sala consiglio a Roma, in cui lo incontrai nel 2015 per parlarne, mi sono ritrovato nel 2023 con gli studenti che oggi frequentano il corso di laurea in Tecniche della Costruzione e Gestione del Territorio all’università Politecnica delle Marche. Comprenderete che è stata una emozione grandissima e una bella soddisfazione!”
A parlare così è il presidente del Collegio Geometri e Geometri Laureati di Ancona, Diego Sbaffi, a margine dell’incontro in cui i ragazzi hanno potuto visitare l’ente che li rappresenterà in futuro e, soprattutto, hanno dialogato direttamente con i vertici della categoria. Alla gioia del dirigente territoriale si è sommato, dunque, l’interesse dei protagonisti che hanno conversato sulle prospettive della professione, sulle principali opportunità in essere.
“È stato entusiasmante – ha detto il vice presidente CNGeGL Ezio Piantedosi – osservare come erano informati e ponevano domande puntuali. La conversazione è stata davvero amabile, ai nostri futuri colleghi è stato delineato lo scenario economico in cui si collocheranno, illustrato il sistema Paese e la macchina amministrativa pubblica, il ruolo sociale della nostra figura nel contesto generale della filiera delle costruzioni, in cui le transizioni energetiche e digitali permettono un esercizio delle attività di gran lunga avanzato rispetto al passato e pieno di spunti innovativi”.
In questa direzione si sono allineati gli interventi dei consiglieri CNGeGL Paolo Biscaro e Pierpaolo Giovannini che, peraltro, rivestono la carica di presidente il primo, e di consigliere il secondo della Fondazione Geometri Italiani, la realtà di categoria che, fra le altre finalità istituzionali, si occupa di orientamento scolastico in entrata e in uscita.
A far scattare la molla è stato, però, il professore Andrea Betto, docente di diritto amministrativo nelle università Sapienza di Roma e alla Politecnica delle Marche di Ancona. Lui, l’ideatore e organizzatore dell’iniziativa, “in occasione di una delle visite di istruzione che solitamente propongo ai miei allievi, ha ipotizzato di fissare un tu per tu istituzionale per gli studenti, ponendo al centro le innovazioni tecnologiche che caratterizzano il settore e il change management di un professionista al giorno d’oggi”.
Da Brescia a Orlando, un unico palcoscenico per i Giovani Geometri
Le relazioni degli under 35 della Commissione Giovani sono state ufficialmente presentate oggi alla platea internazionale, riunita in questi giorni a Orlando (USA), per l'incontro annuale FIG - Working Week 2023. In precedenza, ed esclusivamente alla categoria, i paper al centro del programma tecnico scientifico sono stati esposti a Brescia, la capitale italiana della cultura 2023
Su invito del presidente Maurizio Savoncelli, la Commissione Giovani del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, ha scelto Brescia, annuale capitale italiana della cultura 2023, per la presentazione in anteprima delle loro relazioni alla Categoria. Gli interventi sono stati per la prima volta accolti tutti dal coordinamento tecnico scientifico FIG - Working Week 2023 e divenuti oggi parte integrante del programma generale, nell’ambito delle attività internazionali coordinate dal Consigliere Segretario Enrico Rispoli e dal funzionario capo area Maria Grazia Scorza.
Nel consesso che riunisce la comunità internazionale dei professionisti tecnici, i geometri Daniele Brancato, Enrico Davoli, Luca Dal Buono, Leonardo Franchi, Sara Gepponi e Cromwell Manaloto sono intervenuti oggi su temi strategici quali la gestione delle emergenze, il cambiamento climatico, l’efficienza energetica, la teoria dei giochi applicata all’orientamento scolastico.
La presentazione alla Categoria si è tenuta nel corso della Assemblea dei Presidenti fissata l’11 e il 12 maggio 2023 a Brescia. La prima, fra le assise di categoria itineranti in programma quest’anno, svoltasi presso l’auditorium realizzato nella bellissima chiesa rinascimentale sconsacrata di Santa Giulia. Un luogo nel cuore della città che, assieme a Bergamo, è l’annuale capitale italiana della cultura.
“Trovarmi a Brescia, pochi giorni dopo la dichiarazione ufficiale da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità della fine dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di Covid 19 – ha spiegato il presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati Maurizio Savoncelli – è prima di tutto un dovere verso un territorio che ha pagato un prezzo molto alto in termini di vite umane, ma che proprio grazie alla cultura rinasce e offre contributi importanti al tessuto produttivo, alle istituzioni e al territorio in termini di sostenibilità, ambiente e tecnologia. In tale occasione, inoltre, è stato possibile analizzare come la categoria abbia confermato un importante accelerazione verso il domani, una capacità che è sempre appartenuta alla nostra figura professionale; a ciò si aggiunge un altro aspetto, ora divenuto una parte integrante, come le soft skills della dirigenza attuale e futura: non solo è stato possibile - durante i lavori assembleari - esaminare gli esiti di un confronto aperto e partecipato, che ha tracciato le linee guida che caratterizzeranno il futuro operato della rappresentanza nazionale e territoriale; nel corso dell’incontro abbiamo seguito con interesse l’esposizione delle relazioni dei giovani under 35. Questi interventi sono per tutti noi un motivo di profondo orgoglio”.
I PROTAGONISTI E I TEMI
Geometra 2030: challenges and insights in spatial planning for the Italian Surveyors
Daniele Brancato (Collegio Gemetri Ragusa), Luca Dal Buono (Collegio Geometri Bologna), Cromwell Manaloto (Collegio Geometri di Ascoli Piceno)
La categoria dei geometri può svolgere un ruolo di primaria importanza nello sviluppo dei progetti del PNRR in Italia, come indicato nel programma Geometra2030. Al fine di mostrare gli effetti di misure di questo genere sul tessuto urbano è stato perso in esame il Superbonus 110%: funzionamento, punti di forza e debolezze. Come caso di studio specifico è stato analizzato il territorio del comune di Bologna, dal quale si è potuto evincere che l’esplosione delle CILA-s relative al superbonus 110%, non evidente nei tessuti storici della città, ha fatto scendere le pratiche ordinarie.
Geocubix: learning by play
Sara Gepponi (Collegio Geometri di Pistoia)
Il progetto Geocubix nasce dalla necessità di innovare la metodologia di formazione, scolastica e professionale. In questo caso lo strumento è un vero e proprio gioco di società, nel quale è possibile ricoprire diversi ruoli ma tutti legati alla professione di geometra. Lo scopo realizzare e gestire un complesso condominiale. Team building, sviluppo del problem solving e capacità di gestione del tempo sono le abilità che i giocatori dovranno mettere in campo per portare a termine il gioco.
Be a surveyor in emergency conditions shipwreck Costa Concordia - Emilia Romagna earthquake
Enrico Davoli (Collegio Geometri di Modena)
Il cambiamento climatico sta provocando forti mutamenti nell’ambiente che ci circonda. Il risultato è una sempre maggior frequenza di catastrofi naturali, alle quali è necessario reagire con velocità ed efficienza. Grazie alle esperienze maturate in occasione di eventi come questi, è maturata la consapevolezza della necessità di istituire un database internazionale di best practice con lo scopo di formare una figura professionale tecnica pronta ad intervenire in queste situazioni, a supporto di governi e organizzazioni intergovernative.
Real-Time Mapping Of The Waterways Network
Leonardo Franchi (Collegio Geometri di Teramo)
La digitalizzazione delle mappature dei servizi è una delle necessità più stringenti delle amministrazioni locali. Al fine di rendere questo processo più agile e preciso è possibile far ricorso alla tecnologia GIS – Geographic Information System. Questo è quanto è stato fatto per il comune di Varese, primo caso italiano. Attraverso una prima fase di lavoro sul campo, con rilievo topografico e con GPS, sono stati ricavati dati successivamente restituiti su mappe georeferenziate, ora a disposizione dell’amministrazione locale e consultabili tramite app con tutti i dispositivi possibili.
Valorizzare il geometra, a partire dai giovani
Al centro dell'odierna intervista rilasciata dal presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli – e riportata dal quotidiano economico finanziario ITALIA OGGI in edicola questa mattina – viene delineata la trattazione delle tematiche al centro dell’ultima Assemblea dei Presidenti di categoria
“Sotto la spinta incessante ed esponenziale della rivoluzione digitale e dell’urgenza di realizzare in maniera concreta e strutturale la transizione ecologica, così come indicato nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ciascun professionista avverte la necessità di un upgrade tecnologico mediante la fruizione di percorsi formativi di eccellenza. E in questa direzione si muove con sempre maggiore impegno il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, avallando un palinsesto che somma alla spendibilità tecnica delle conoscenze e delle competenze acquisite anche la loro valenza sociale”.
Così il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli commenta l’esito e i contenuti della prima assemblea itinerante del 2023, che si è svolta l’11 e il 12 maggio scorsi a Brescia, presso l’Auditorium realizzato nella bellissima chiesa rinascimentale sconsacrata di Santa Giulia. Una città che, assieme a Bergamo, è l’annuale capitale italiana della cultura. “Essere qui pochi giorni dopo la dichiarazione ufficiale da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità della fine dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di Covid 19 è prima di tutto un dovere verso un territorio che ha pagato un prezzo molto alto in termini di vite umane, ma che proprio grazie alla cultura rinasce e offre contributi importanti al tessuto produttivo, alle istituzioni e al territorio in termini di sostenibilità, ambiente e tecnologia”.
QUI per approfondire, la pagina di ITALIA OGGI
Lavori pubblici, a Civitanova Marche la nuova data per il corso di formazione
Fissata in agenda al 19 giugno 2023 la nuova data del corso di formazione in “La disciplina dei Lavori Pubblici nell’esecuzione dell’opera, dalla progettazione alla cantierizzazione”
L’incontro si terrà a Civitanova Marche e interesserà gli iscritti della regione Marche, dopo la tappa interregionale dello scorso 15 maggio 2023 a Cherasco, in provincia di Cuneo, cui hanno preso parte i professionisti della regione Piemonte.
Facendo seguito agli appuntamenti dello scorso anno, salgono così complessivamente a 13 gli incontri interregionali e non svolti con le date organizzate nel 2023. Altresì destinato ad aumentare - con il prossimo aggiornamento delle registrazioni effettuate a Cherasco e a Civitanova Marche - il totale dei 3.695 partecipanti che hanno finora preso parte alle iniziative formative totalmente gratuite, fruibili online e in presenza, riservate esclusivamente agli iscritti alla categoria.
I risultati denotano l’attenzione dei geometri liberi professionisti, che hanno compreso la attuale necessità di una specializzazione formativa nel settore dei lavori pubblici, in ragione delle risorse finanziarie messe a disposizione dal PNRR. Una misura straordinaria che nei prossimi cinque anni offrirà moltissime opportunità dalla pubblica amministrazione e dalle imprese appaltatrici.
Un andamento confermato dalla mole quotidiana di richieste di geometri competenti nella disciplina dei lavori pubblici, chiaro indicatore di quanto lungimirante sia stata l’ideazione e la promozione itinerante di questo ciclo formativo, una scelta sostenuta dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati e affidata al consigliere Antonio Acquaviva, coordinatore del gruppo di lavoro a cui partecipano Franco Cotza e Paolo Ghigliotti, rispettivamente presidenti dei collegi di Cagliari e Genova.
QUI la galleria fotografica
QUI il programma
Emilia Romagna, la Struttura Tecnica si mobilita per la Protezione Civile
L’organismo è pronto con i propri tecnici per il censimento dei danni
In queste ore drammatiche per la popolazione dell’Emilia Romagna colpita dall’alluvione, per il supporto tecnico alle attività di gestione dell’emergenza e al censimento dei danni STN - Struttura Tecnica Nazionale ha comunicato la propria disponibilità al Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, al Direttore Operativo del Coordinamento Emergenze della Protezione Civile Luigi D’Angelo e al Direttore dell’Agenzia di Protezione Civile della Regione Emilia Romagna Rita Nicolini.
La Struttura Tecnica Nazionale riunisce sette professioni dell’area tecnica e, in considerazione delle avversità atmosferiche che stanno interessando in modo particolare il mondo produttivo e agricolo, è in grado di mettere a disposizione - oltre alla conoscenza e capacità di ingegneri, architetti, geometri e geologi - le competenze dei tecnici agronomi e forestali e dei periti agrari e industriali, al fine di costituire squadre di intervento miste per l’attività di censimento dei danni.
QUI il comunicato stampa STN.
Audizione alla Camera dei Deputati - VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici
Convocata dalla VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici, RPT - Rete Professioni Tecniche è stata audita alla Camera dei Deputati. In rappresentanza dell’organismo associativo sono intervenuti il coordinatore Armando Zambrano e il consigliere Maurizio Savoncelli, che hanno depositato una indagine conoscitiva sull’impatto ambientale degli incentivi in materia edilizia appositamente elaborata da RPT
Sulla base dei dati oggettivi al centro dello studio, e in riferimento alla rimodulazione dei bonus, il meccanismo generale illustrato da RPT - Rete Professioni Tecniche è il seguente:
1.una quota parte delle spese viene finanziata con il meccanismo delle detrazioni fiscali da riportare nella dichiarazione dei redditi del contribuente per un periodo di 15 anni in modo da limitare il caso degli incapienti;
2.la parte restante della spesa viene finanziata da un mutuo trentennale a tasso agevolato, per il quale lo Stato potrebbe accollarsi per intero la quota interessi. Le spese, in questo modo, verrebbero in primo luogo diluite nel tempo al fine di gravare il meno possibile sui proprietari di immobili.
A seguire, viene chiaramente precisato che occorre comunque un miglioramento nella gestione dei crediti di imposta e, per l’occasione, RPT ha messo a disposizione della Commissione un documento che contiene tutte le analisi, le valutazioni e le proposte che i professionisti tecnici hanno elaborato nel tempo e con lo stretto rispetto di uno spirito di collaborazione costruttiva.
Prendendo la parola dopo il coordinatore Armando Zambrano, il presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati Maurizio Savoncelli ha spiegato: “gli incentivi fiscali Ecobonus e Sismabonus incidono positivamente nell’indotto occupazionale, determinandone la qualità e fissando i livelli settoriali di ricerca e innovazione. Rappresentano inoltre uno strumento di attuazione dell’efficientamento energetico e della messa in sicurezza che si traduce in un’azione di decoro delle nostre città, delle periferie e dei borghi. E alla luce di quanto accaduto in Emilia Romagna, dobbiamo aggiungere che siamo giunti alla necessità di un approccio metodologico ormai improcrastinabile, che analogamente a quanto proposto in chiave generale e in termini di impatto ambientale, conduce unicamente a rielaborare la materia degli incentivi fiscali quale meccanismo in grado di assicurare una doppia valenza: essere economicamente autosufficiente e, al tempo stesso, liberare le risorse dello Stato per offrire spazio agli interventi pubblici di contrasto al dissesto idrogeologico”.
QUI il comunicato stampa RPT
QUI l’indagine conoscitiva RPT
QUI l’audizione alla Camera dei Deputati
Al via i corsi pratici in campagna per periti estimatori
Formare sul campo gli esperti impegnati nella stima dei danni da avversità atmosferiche. È questo l’obiettivo principale del corso pratico di perizia preventiva e definitiva organizzato dalla Rete Nazionale degli Istituti Agrari.
Si tratta di una specifica iniziativa pratica che si svolge in 2 giornate (12 giugno e 21 agosto 2023 a Imola) con l’effettuazione di stime, prima preventive e, il secondo giorno, definitive. È un corso innovativo, sulle colture arboree con momenti in aula ma prevalentemente in campagna, realizzato con il patrocinio e la collaborazione del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, nell'intento di sostenere la formazione degli studenti e l'aggiornamento professionale dei propri iscritti.
Possono partecipare coloro che svolgono l’attività di perito estimatore danni da avversità atmosferiche e chi vuole avvicinarsi a questa attività professionale. La Rete Nazionale degli Istituti Agrari ha già fissato altri appuntamenti formativi in un’unica giornata: il 24 luglio 2023 a Cortona (AR) sull'uva da vino, il 21 agosto 2023, nuovamente a Imola sulle colture arboree e l'uva da vino, il 28 agosto 2023 a Voghera (PV) sul riso, il 4 settembre 2023 a Locorotondo (BA) sull'uva da vino.
QUI per il programma completo e le modalità di iscrizione.
Al via le candidature per il City_Brand&Tourism Landscape Award
Il premio è nato per sensibilizzare alla promozione del progetto del paesaggio come strumento di miglioramento della qualità di vita. Si concluderà il 6 e 7 luglio 2023 con un simposio internazionale a Milano
Aperte dal 15 maggio 2023 le candidature per il City_Brand&Tourism Landscape Award. L’iniziativa è organizzata da Paysage Topscape - promozione e sviluppo per l’architettura del paesaggio e dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.
Il premio torna dopo tre anni di interruzione obbligata e di edizioni via web, mettendo al centro il paesaggio come strategia, e la sua qualità nel cambiamento climatico per la resilienza urbana e sociale. Fare paesaggio costituisce un’azione ambientale e culturale insieme, strumento di attuazione di politiche tanto ecologiche quanto sociali. Per questo, il riconoscimento mira a promuovere e a ricercare nuovi possibili equilibri in uno spazio che è stato concepito per permettere il dialogo tra architettura e paesaggio, aspirando alla promozione di sinergie tra costruito e natura per nuove dinamiche territoriali nelle sette tematiche proposte.
Queste le categorie per le quali sarà assegnato il premio:
• CATEGORIA A: CITY LANDSCAPE, NATURE BASED SOLUTIONS - Per progetti di paesaggio di varia scala realizzati in contesti urbani, riqualificazioni paesaggistiche degli spazi urbani, territori metropolitani di frangia, verde nella città densa, pianificazione urbana e grandi trasformazioni territoriali e per progetti che prevedano, come inserito nel D.L. 14 ottobre 2019, “azioni di riforestazione come misura urgente per il contrasto dei cambiamenti climatici e la promozione dell’economia verde”;
• CATEGORIA B: BRAND&LANDSCAPE - il progetto del paesaggio per i luoghi di produzione e per l’industria;
• CATEGORIA C: CITY PLAY&SPORT - aree gioco, spazi ludici e aree sportive nel paesaggio;
• CATEGORIA D: TOURISM LANDSCAPE - il progetto del paesaggio per il turismo;
• CATEGORIA E: PAESAGGIO IN LUCE - il progetto della luce nella valorizzazione del paesaggio;
• CATEGORIA F: DIGITAL LANDSCAPE - la tecnologia per l’esperienza di Paesaggio;
• CATEGORIA G: ENERGY LANDSCAPE - per progetti per l’integrazione tra produzione energetica e paesaggio.
La giuria selezionerà i progetti sulla base dei seguenti criteri: originalità, innovazione e qualità complessiva della proposta progettuale; coerenza della proposta progettuale con il programma del bando e di CITY’SCAPE; chiarezza della proposta attraverso l’articolazione del testo di presentazione e degli elaborati.
Le iscrizioni al concorso sono aperte fino al 15 giugno 2023. La presentazione dei progetti selezionati e la premiazione dei vincitori di “City_Brand&Tourism Landscape Award” si terrà i prossimi 6 e 7 luglio 2023 alla Triennale di Milano, Salone d’Onore - viale Alemagna 6 - nell’ambito del simposio internazionale “City-Brand&Tourism Landscape. Il progetto del paesaggio come strategia nel cambiamento climatico per la resilienza urbana e sociale”.
L’iniziativa è stata patrocinata dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati.
QUI per info.
QUI per il bando.
In Campania la prima diramazione della Struttura Tecnica Nazionale
Costituita in provincia di Caserta la prima Sezione Operativa Territoriale della Struttura Tecnica Nazionale, che opera a supporto del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile della Campania
Le professioni tecniche della provincia di Caserta hanno siglato una lettera di intenti per costituire SOT, la prima Sezione Operativa Territoriale della Campania a supporto di STN, la Struttura Tecnica Nazionale che opera nelle emergenze e nelle calamità per il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.
Il protocollo è stato siglato il 13 maggio 2023 in occasione del Salone dell’Edilizia Digitale che si è svolto a Caserta, nell’ambito delle iniziative e degli incontri che hanno visto protagonisti i professionisti tecnici, quale il convegno “Il contributo delle professioni tecniche per le attività di supporto alle emergenze”.
La lettera porta la firma di Aniello Della Valle, presidente del Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Caserta, e degli esponenti delle altre categorie tecniche: ingegneri, architetti, geologi, periti agrari, periti industriali, agronomi e forestali.
“In particolare, è stata fortemente voluta - spiega Aniello Della Valle –una collaborazione interdisciplinare delle professioni interessate, nonché dei relativi sistemi ordinistici della provincia di Caserta, al fine di poter assicurare quali agibilitatori, ovvero professionisti tecnici delle emergenze, un servizio efficace ed efficiente in scenari di mobilitazione per le calamità naturali. Per questo motivo è stata fissata, contestualmente alla firma del documento, la prima assemblea costitutiva di SOT: un chiaro riferimento alla volontà di entrare subito in azione”.
“Nel fitto quadro delle attività che caratterizza l’impegno quotidiano di STN – spiega Ezio Piantendosi, vice presidente CNGeGL e Coordinatore del Comitato Gestione e Coordinamento STN – poter confidare sul sostegno delle unità territoriali, peraltro contemplate dal nostro statuto e parte integrante di un’azione di rapporto con il territorio, significa potersi avvalere delle affidabili e comprovate capacità dei colleghi nei momenti in cui è strettamente necessario. La nascita di questo nuovo organismo, dopo le sperimentazioni positivamente condotte in Emilia Romagna e nelle Marche, è ulteriore motivo di conforto e rappresenta un elemento di sicurezza aggiuntivo”.
ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI – RELAZIONE DEL PRESIDENTE MAURIZIO SAVONCELLI
I lavori della seconda giornata dell’Assemblea dei Presidenti di Brescia si concludono con la relazione del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli che, in relazione agli esiti dei tavoli OST tenuti dai presidenti di collegio, e ora al centro di questa assise per il report consuntivo messo a disposizione, congiunge con un unico fil rouge le aspettative della platea e gli highlights della Categoria
Questa Assemblea dei Presidenti si tiene per una ragione precisa, e sceglie Brescia (e Bergamo) Capitale della Cultura 2023 per contestualizzare l’impegno della dirigenza di categoria espresso nel confronto partecipato sui temi dei tavoli OST, esaltandone la pronta determinazione a delineare un nuovo scenario che possa assegnare alle future generazioni la prospettiva di un domani migliore. A questo riguardo, e parte da un preciso volere del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli, nell’incontro prendono parte - per la prima volta - gli under 35 che presenteranno a Orlando (USA), con le loro relazioni entrate tutte a far parte del programma tecnico scientifico della Working Week 2023, l’appuntamento di FIG, International Federation of Surveyors. Nel chiaro intento del presidente mettere da un lato in risalto l’obiettivo raggiunto dai giovani colleghi e dall’altro, offrendo loro e ai dirigenti di categoria intervenuti tale opportunità, consentire a ciascuno di mettere a fattor comune esperienze e sensibilità, opinioni e visioni, condividendo il nuovo orizzonte da intraprendere.
Il biglietto aereo per Orlando è pronto, ma non è l’unica meta imminente per gli under 35.
"Verissimo! Il 13 e il 14 giugno si ritroveranno a Riccione , un appuntamento deciso dalla Commissione Giovani che, senza esitazione alcuna, ha selezionato un titolo ambizioso: “Il futuro che vogliamo”. Non da meno poteva essere l’esplicitazione dell’intento coniugata con il sotto titolo “L’agenda politica e strategica della nuova generazione di geometri”. Si tratta di un evento rivolto a circa 12mila geometri professionisti iscritti all’Albo (il 10% del totale), che si inserisce all’interno di #GEOfactory Laboratorio di idee under 35, il contenitore di iniziative rivolte ai giovani professionisti creato nel 2019 dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, con l’intento di stimolare i giovani e affiancarli nell’avvio di un dialogo ampio e costruttivo su temi cruciali dei prossimi decenni, come la crescita economica, sociale e culturale della Categoria. Il format prevede due giorni di confronto partecipato con il metodo OST, Open Space Technology, da loro già sperimentato in precedenza, in vista del Congresso del 2019".
In questo momento è roseo persino il quadro dei redditi.
"In tal caso, grazie al conforto oggettivo dei dati di Cassa Geometri: fatturato e volume di affari sono in crescita per la Categoria. Una prospettiva che interessa le nuove generazioni e concorre alla scelta del percorso di studi superiore per svolgere questa professione: le nuove iscrizioni all’istituto tecnico, settore Tecnologico, indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio si proiettano oltre gli ultimi risultati. Il report curato dal Consiglio nazionale è stato aggiornato all’anno scolastico 2023/2024 e sarà reso a breve disponibile ai presidenti di collegio: rappresenta un ottimo strumento di individuazione di buone prassi, in ottica di orientamento scolastico in entrata".
Cosa ha reso possibile questa evoluzione?
"Indubbiamente, una concomitanza di fattori. Una cosa è certa, al centro di ogni passaggio resta la necessità di una formazione specialistica del geometra professionista in aggiunta quella tradizionale. È uno degli aspetti che desidero sempre sottolineare ricordando, oltre alla dedizione finora profusa nell’ambito dell’aggiornamento professionale, le iniziative intraprese recentemente dal Consiglio nazionale, per esempio, con il corso dedicato ai Lavori Pubblici e riservato agli iscritti. Nelle 11 tappe che si sono finora tenute, grazie ai Collegi che hanno ospitato la sessione tematica, in presenza e da remoto hanno partecipato 3.301 geometri”. Fra le nuove specializzazioni, invece, si annoverano i titoli di “Esperto in edificio salubre , dall’eliminazione delle barriere architettoniche e percettive all’universal design” un nuovo corso annunciato in anteprima a questa riunione e in corso di pubblicazione su Geoinformazione. In ultimo ma non perultimo, il corso base - proposto da CNGeGL e organizzato dall’università di Pisa, Dipartimento di ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni – risponde alla richiesta esponenziale dei geometri di percorsi formativi specifici finalizzati alla conoscenza delle tecnologie per l’efficienza energetica o ambientale. Fra gli obiettivi, in questo caso, formare il partecipante al ruolo di consulente sulle tecnologie per l’efficienza energetico ambientale, mettendolo in grado di poter supportare i propri clienti in merito alle scelte più opportune ed efficaci dal punto di vista del risparmio energetico e della salvaguardia ambientale. A questo punto non posso non citare il corso in “Esperto di edificio salubre” e in “Esperto risanamento da gas radon”, entrambi ideati e organizzati dall’associazione “Donne Geometra”. il secondo è giunto già alla quinta edizione e annovera 500 professionisti formati e inseriti in appositi albi speciali, mentre il secondo ha totalizzato dal 2015 a oggi circa 10.000 esperti, che hanno conseguito una formazione specifica e sono ora in possesso di una qualifica che permettere loto di operare sul territorio nazionale".
Un aggiornamento dello scenario politico è parte integrante della sua relazione.
"Nuovo Codice Appalti, Equo compenso, Ddl Concorrenza (Balneari), Censimento Geometri nei ruoli istituzionali. Semplificando posso rispondere per titoli e, riassumendo le principali novità riepilogate alla platea, ho ricordato che tra le misure contenute nel recente decreto Milleproroghe c’è lo slittamento di un anno della scadenza delle attuali concessioni balneari, il rinvio delle gare, l’istituzione di un tavolo a Palazzo Chigi con la presenza dei ministeri interessati e associazioni di categoria, la dilazione di 5 mesi (fino a luglio) per la mappatura delle concessioni demaniali per l’esercizio della delega prevista dal Ddl concorrenza. In poche parole, tutti i presupposti per fare tesoro delle indicazioni messe a disposizione negli incontri formativi organizzati sulla sussidiarietà orizzontale e gli strumenti per lavorare con i comuni, da cui emerge in tutta la attualità il dettaglio delle fasi operative e della successiva specificità nella predisposizione degli atti digitali per l’accesso al Sistema Informativo Demaniale del Demanio marittimo".
QUI la presentazione del presidente Maurizio Savoncelli
Innovare le conoscenze e le competenze proprie del geometra
Con questa iniziativa il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati conferma un impegno volto a concorrere all’affermazione di una cultura della accessibilità, e a sostenere un’azione di inclusione svolta dalla categoria nell’ambito di un più ampio processo di rigenerazione urbana e di governo della trasformazione territoriale: uno scenario in cui il geometra, in particolare, è chiamato a esprimere appieno il ruolo sociale della sua capacità professionale.
Dopo la presentazione in anteprima all’Assemblea dei Presidenti di Brescia, il corso “Esperti in accessibilità, dall’eliminazione delle barriere architettoniche all’Universal design” è online! Punto di forza di questo nuovo progetto formativo è l’ampia trattazione delle tematiche, per consentire al professionista di applicare correttamente la normativa italiana ed europea, osservare le indicazioni progettuali ai fini delle agevolazioni fiscali, in una panoramica che comprende casi studio e pone al centro le soluzioni legate alle disabilità motorie e sensoriali, psichiche e intellettive (QUI la news con l’intervista al consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi).
Impostazione metodologica e approccio formativo hanno inoltre debitamente tenuto conto delle crescenti esigenze della collettività e le ulteriori possibilità di mercato offerte dalla proroga della misura del 75% fino al 2025 (QUI la brochure con la presentazione del professor Tommaso Empler dell’università Sapienza di Roma).
L’iniziativa si inserisce in una più ampia cornice di interventi dedicati alla categoria, volti alla formazione e sensibilizzazione dei propri professionisti al tema dell’inclusione, intrapresa oltre dieci anni orsono con il concorso nazionale “I futuri geometri progettano l’accessibilità”, ideato insieme all’associazione FIABA Onlus e giunto quest’anno all’undicesima edizione. Grazie a questa attività, oltre 7000 studenti degli istituti tecnici, settore Tecnologico, indirizzo Costruzioni Ambiente e Territorio hanno avuto la possibilità di misurarsi nella professione realizzando progetti di riqualificazione inclusiva. Dagli esiti del concorso, inoltre, nel 2016 ha preso forma la prassi di riferimento UNI 24:2016 “Abbattimento barriere architettoniche - linee guida per la riprogettazione del costruito in ottica Universal Design”, pubblicata da UNI-Ente Italiano di Normazione dopo un fitto tavolo di lavoro formato, fra gli altri, dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati e FIABA Onlus.
LE DICHIARAZIONI
“Queste scelte – afferma il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli - rappresentano solo alcuni fra gli elementi che confermano come la Categoria sta da tempo preparando il suo futuro e, di anno in anno, rivela di saper crescere, dopo aver allineato tutti gli indicatori positivi: sul fronte dei redditi, della formazione, dell’istruzione, della governance, del dialogo e della cooperazione interprofessionale” (QUI il suo video di presentazione del corso).
“L’occasione messa a disposizione dall’intraprendenza ideativa espressa nello sviluppo del corso - aggiunge il presidente di Fondazione Geometri Italiani Paolo Biscaro – rappresenta un’inedita opportunità di aggiornamento tecnico e professionale. Non solo, è una ulteriore possibilità per raggiungere le nostre finalità istituzionali: esaltare la capacità del geometra quale anello di congiunzione fra la collettività e la pubblica amministrazione” (QUI il suo video di presentazione).
“Il corso è un efficace strumento nella progettazione, conduzione ed esecuzione di opere volte a migliorare la qualità della vita a tutti i cittadini - conclude il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi - che si pone, al tempo stesso, come un utile percorso di aggiornamento professionale che offre importanti strumenti operativi per la cultura dell’accessibilità, dell’Universal Design e non solo".
I PARTNER
Il corso è organizzato da Fondazione Geometri Italiani e dal Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura dell’università Sapienza di Roma, realizzato con il contributo di FIABA Onlus e GEOWEB SpA, patrocinato da ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani. Dal 12 maggio 2023 è pubblicato sul portale Geoformazione di GEOWEB SpA.
ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI – RELAZIONE DEL VICE PRESIDENTE EZIO PIANTEDOSI
Dopo i saluti istituzionali, iniziano i lavori dell’Assemblea dei Presidenti del 11 gennaio 2023 con la relazione del vice presidente Ezio Piantedosi. Il suo intervento è incentrato sul report dei tavoli OST, che si sono tenuti a Roma, il 15 e il 16 febbraio 2023 durante l’ultima assise di categoria.
Allo scopo di richiamare le azioni proposte emerse da ciascun tavolo, l’articolato compito del vice presidente Ezio Piantedosi è iniziato con l’analisi delle soluzioni alle principali criticità riscontrate, con l’intento di avviare una seconda fase del confronto intrapreso dai presidenti di collegio durante i tavoli OST, o meglio la costruzione collettiva delle risposte.
Nello scenario così delineato, l’esposizione giunge alla fase più attesa: la progettazione e l’operatività condivisa che si completerà solo nella seconda giornata di lavoro, quando si svolgeranno gli interventi dei presidenti che vorranno prendere la parola. Prima di allora, in questa prima fase sono richiamate dal vice presidente Ezio Piantedosi le attività svolte dalla categoria e che rappresentano già una risposta esigenze emerse: una ottima occasione per fare con lui il punto della situazione.
Tavoli OST: prima il congresso di categoria e ora i presidenti di collegio. Anche questa esperienza è stata convincente?
“Siamo ottimisti, il riscontro della dirigenza territoriale è stato positivo: 98 presidenti di collegio o loro delegati hanno raccolto con entusiasmo l’invito, identificato i temi di interesse divenuti poi sei macro argomenti che hanno originato altrettanti tavoli; hanno preso parte alla discussione, nominando un loro portavoce che ha strutturato l’intervento al termine come un instant report. Non da meno, l’esito conclusivo della condivisione delle idee con l’obiettivo di far emergere dall’interno proposte, idee e piani di azione concreti: lo stato d’animo al termine era di massima apertura e c’era molto interesse a immaginare di poter replicare in scala ridotta l’esperienza una volta tornati ‘a casa’”.
Dal confronto partecipato alla progettualità condivisa: quale impegno sarà necessario per effettuare ora questo passaggio?
“Il percorso intrapreso ha avviato per la prima volta a un confronto partecipato sui temi che più stanno a cuore alla Categoria, con un obiettivo unico: elaborare insieme lo sviluppo di una visione comune di futuro. È una scelta ambiziosa, non ci sono dubbi. Finora non era stata mai presa in considerazione e indubbiamente può portare a una utilità: identificare le linee di indirizzo di domani per la valorizzazione della professione e della figura del geometra. In questo momento, dopo aver superato la fase 1 in cui si è tenuto il confronto partecipato con il metodo OST, ci troviamo nella fase 2: la costruzione collettiva delle risposte. Quest’ultima, a sua volta, sarà propedeutica al passaggio nella fase 3: la progettazione e la operatività condivisa”.
Qual è stato il processo di costruzione delle risposte?
“Su alcune delle azioni proposte siamo in grado di fornire alcune risposte nei termini di quanto già in itinere, di quanto in rampa di lancio e, inevitabilmente, di quanto oggettivamente irrealizzabile. Questa primo dibattito verrà affrontato tra oggi e domani, e chiamerà in causa il Consiglio nazionale nelle persone del presidente Maurizio Savoncelli, del segretario Enrico Rispoli e dei consiglieri Paolo Nicolosi e Luca Bini. Inoltre, sarà coinvolta la Fondazione Geometri, più e più volte avocata nelle varie discussioni. La sua attività è trasversale alle azioni proposte dai tavoli: la comunicazione, l’orientamento e la formazione sono tra le leve più importanti per realizzare, come recita lo statuto “la valorizzazione della figura e della professione del Geometra a mezzo del continuo aggiornamento e perfezionamento tecnico scientifico e culturale in tutti i settori della formazione e della professione del Geometra”. A questo riguardo, è stato programmato un intervento del consigliere Paolo Biscaro, nel ruolo di presidente di Fondazione Geometri Italiani”.
In qualità di alto dirigente di categoria, è stato semplice indossare i panni del vice presidente nazionale in questa Assemblea?
“Il Consiglio è stato chiamato a prendere decisioni in virtù del suo status di corpo intermedio: da qui l’importanza fondamentale degli input provenienti dalla base, soprattutto se legittimati da un confronto apertamente finalizzato a fare emergere e sviluppare proposte concrete e realizzabili. In ultimo, ma non per ultimo, il compito più grande toccherà alla platea, e l’auspicio è che si possa trattare quasi di un secondo OST, laddove l’ulteriore confronto contribuisca a sviluppare una visione comune sugli aspetti emersi nella precedente discussione, a cercare insieme la soluzione ai problemi, a prendere decisioni”.
QUI la presentazione del vice presidente Ezio Piantedosi.
ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI – RELAZIONE DEL CONSIGLIERE LUCA BINI
Al termine delle relazioni del Vice Presidente Ezio Piantedosi e del consigliere Paolo Nicolosi giunge l’intervento del consigliere Luca Bini che, dopo aver annunciato l’iniziativa a Roma, nel corso dell’Assemblea dei Presidenti dello scorso dicembre, presenta ora all’assise di categoria riunita a Brescia “Il futuro che vogliamo”, l’appuntamento fissato a Riccione, il prossimo 12 e 13 giugno 2023.
L’organizzazione di un evento nazionale degli under 35, che metterà al centro della discussione i temi portanti del presente e del futuro della professione, è il prossimo progetto della Commissione Giovani. Un appuntamento in cui credono molto: i componenti si sono dati l’obiettivo di avere la presenza di almeno 3 coetanei per ciascun Collegio, totalizzando una partecipazione diffusa e significativa.
Sulla loro iniziativa interviene il consigliere Luca Bini: “i giovani geometri hanno promosso in precedenza altre attività e preso parte a importanti momenti della categoria, sono pronti a confrontarsi e relazionarsi con i colleghi per definire l’agenda politica e strategica della nuova generazione di geometri, o meglio il sottotitolo del loro evento”.
Qual è la genesi e il senso di iniziativa?
“L’evento si inserisce all’interno di #GEOfactory Laboratorio di idee under 35, il contenitore di iniziative rivolte ai giovani professionisti creato nel 2019 dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, con l’obiettivo di avviare un confronto ampio e costruttivo su temi cruciali per la crescita economica, sociale e culturale della Categoria. Una scelta per assegnare la debita attenzione alle tappe di accompagnamento a due importanti traguardi fissati dalla Comunità Europea entro il 2050: la neutralità climatica, che reca con sé il taglio delle emissioni - entro il 2030 - di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990, e la completa decarbonizzazione del parco immobiliare, con il progressivo raggiungimento delle classi energetiche F (entro il 2030) ed E (entro il 2033), come prevede la Direttiva per l’edilizia green”.
Come si svolgeranno le attività?
“Il format prevede una due giorni di confronto partecipato con il metodo OST, Open Space Technology, caratterizzato da una peculiarità: far emergere dall’interno di qualsiasi tipo di organizzazione - mediante l’interazione diretta dei suoi membri - idee, proposte e piani di azioni concreti per dare risposta alle esigenze avvertite dalla specifica comunità. Al centro della discussione sono stati posti i quattro macro-temi considerati i driver di sviluppo della professione, sempre più protagonista della transizione ecologica disegnata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): si tratta di #innovazione tecnologica, #sostenibilità ambientale, #formazione di qualità, e #professione4.0”.
Quali sono i dettagli dell’incontro?
“È un evento rivolto ai circa dodicimila geometri professionisti under 35 iscritti all’albo, organizzato dal CNGeGL in collaborazione con la Commissione Giovani. Si svolgerà presso il Palazzo dei Congressi di Riccione nei giorni 13 e 14 giugno 2023 prevedendo 28 tavoli OST coordinati da componenti della Commissione Giovani. Relativamente al timing delle iscrizioni è fissato al 15 maggio 2023 l’invio del link di iscrizione in anteprima ai presidenti di Collegio e, successivamente, il 24 maggio 2023 la trasmissione dello stesso link di iscrizione a tutti gli under 35 appartenenti all’Albo. Tutto questo per garantire la massima rappresentatività territoriale e per il coinvolgimento di un numero massimo di partecipanti ai tavoli OST di 330 professionisti. Ai partecipanti saranno assegnati 12 CFP per entrambe le giornate formative, mentre il contributo economico pro capite per la partecipazione è stato fissato in 40 euro + IVA”.
C’è una connessione fra l’iniziativa degli under 35 e il report al centro dell’assemblea odierna?
“Da una rappresentazione grafica presente nella mia relazione e relativa alle parole maggiormente ricorse, in occasione dei tavoli OST in cui si sono confrontati i presidenti di collegio a Roma, si evince chiaramente come siano presenti in modo evidente termini come collaborazione, professione, competenze, digitale, futuro e giovani. È chiaro che in questi tavoli sono emerse, criticità, proposte e azioni che trovano già una risposta nei contenuti dell’evento “Il futuro che vogliamo, l’agenda politica e strategica della nuova generazione di geometri”.
QUI la presentazione del consigliere Luca Bini.
ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI – RELAZIONE DEL CONSIGLIERE PAOLO NICOLOSI
Dopo l’intervento del vice presidente Ezio Piantedosi, l’Assemblea dei Presidenti del 11 maggio 2023 a Brescia prosegue con la relazione del consigliere Paolo Nicolosi e la presentazione del nuovo corso di formazione in “Esperti sull’accessibilità: dall’eliminazione delle barriere architettoniche e percettive all’Universal Design”
Le immagini di una città che può essere pienamente vissuta, di un’area storica e uno spazio culturale che vengono fruiti senza alcuna barriera percettiva, sono alcuni degli esempi che fanno da sfondo alla nuova sollecitazione rivolta agli iscritti. Con un video emozionale viene introdotta la nuova iniziativa di formazione del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati presentata ufficialmente in occasione dell’Assemblea dei Presidenti di Brescia da parte del consigliere Paolo Nicolosi: si tratta del corso per “Esperti sull'accessibilità, dall’eliminazione delle barriere architettoniche all’Universal Design”, a cui hanno lavorato anche i consiglieri Pietro Lucchesi e Bernardino Romiti.
Organizzata da Fondazione Geometri Italiani e dal Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura dell’università La Sapienza di Roma, in collaborazione con FIABA Onlus e GEOWEB SpA, con il patrocinio di ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani, la novità viene pubblicata sul portale Geoformazione contestualmente all’Assemblea dei Presidenti di Brescia.
Definito dal consigliere Paolo Nicolosi come “un efficace strumento nella progettazione, conduzione ed esecuzione di opere volte a migliorare la qualità della vita a tutti i cittadini”, il corso si pone come un utile percorso di aggiornamento professionale che offre importanti strumenti operativi per la cultura dell’accessibilità, dell’Universal Design e non solo. Approfondiamo ogni aspetto dalle vive parole del relatore.
Quali aspetti rendono distinguente questa iniziativa?
“La possibilità di definire il profilo e la fisionomia del “tecnico per l’accessibilità”: un professionista che sa trovare le possibili soluzioni con cui le persone con disabilità sono in grado di orientarsi, riconoscere i luoghi e le fonti di pericolo, superare le barriere architettoniche, svolgere attività progettuale secondo i criteri Universal Design”.
Un mondo inclusivo è un diritto e un dovere per tutti?
“Di più! Una condizione da cui non si può prescindere, che delinea la finalità principale del corso: fornire assistenza agli enti pubblici e ai privati per la progettazione delle opere, per l’istruzione delle pratiche di accesso ai finanziamenti, per la formazione dei PEBA - piani eliminazione barriere architettoniche introdotti dall’art. 32, comma 21, della legge 41/86”.
Come si svolge il programma del corso?
“Articolata in 13 moduli, la formazione prevede 40 ore di erogazione asincrona che comprendono la presentazione del corso, i riferimenti normativi per i luoghi pubblici e per i luoghi privati, i PEBA – Piani di Abbattimento delle Barriere Architettoniche, la progettazione, le direttive europee, i finanziamenti ed agevolazioni fiscali, la domotica, soluzioni per l’antincendio e lo sport, i vincoli urbanistici e paesistici, l’accessibilità e gli interventi nei centri storici, negli edifici in generale e in quelli vincolati, gli esempi progettuali per lo spazio pubblico, il design, l’Universal Design e la percezione psicologica dello spazio. Il percorso di apprendimento comprende, infine, delle verifiche al termine di ogni modulo, un test finale e materiale in dotazione: dalle slide dei docenti, alla registrazione delle lezioni da fruire in modalità asincrona e un e-book”.
Qual è la genesi del corso?
“Alla base ci sono 3 fattori: il primo è un’esperienza della categoria sul tema dell’accessibilità che parte da lontano, con la prassi di riferimento UNI 24:2016 elaborata in collaborazione con FIABA e UNI, l’Ente Nazionale di Normazione; insieme abbiamo pubblicato le relative linee guida “Abbattimento barriere architettoniche – linee guida per la riprogettazione del costruito in ottica Universal Design”. Il secondo fattore è composto dall’attenzione crescente al tema con il concorso scolastico “I futuri geometri progettano l’accessibilità”, una ultradecennale attività condotta in collaborazione con FIABA Onlus e GEOWEB SpA, al fine di promuovere l’eliminazione di tutte le barriere fisiche, culturali, psicologiche e sensoriali, a favore di un ambiente urbano ispirato ai concetti di design for all e Universal Design. Il terzo fattore è rappresentato dalla volontà di avviare un volano capace di offrire reali opportunità di lavoro professionale: la proposta formativa consente di acquisire conoscenze e competenze destinate a trovare applicazione nel numero più ampio possibile di settori quali l’edilizia, i trasporti, l’ambiente, le attività turistiche e sportive, dell’informatica, delle tecnologie e del lavoro”.
Come sarà garantita la più ampia visibilità?
“Sono state predisposte due brochure: una è per la PA, e può essere diffusa territorialmente dai presidenti dei Collegi (mediante i propri iscritti); una seconda è per gli iscritti. Sono inoltre previsti eventi interregionali finalizzati a dare evidenza dell’azione formativa, con il coinvolgimento dei media locali; oltre a un posizionamento specifico sul sito istituzionale di GEOWEB SpA”.
C’è una connessione fra il corso di formazione e il report al centro dell’assemblea odierna?
“Da una rappresentazione grafica presente nella mia relazione e relativa alle parole maggiormente ricorse, in occasione dei tavoli OST in cui si sono confrontati i presidenti di collegio a Roma, si evince come siano presenti in modo evidente termini come formazione, orientamento, professione, competenze, digitale, futuro e giovani. È chiaro che in questi tavoli sono emerse, criticità, proposte e azioni che trovano già una risposta nei contenuti del corso “Esperti Accessibilità, dall’eliminazione delle barriere architettoniche all’Universal Design”.
QUI la presentazione del consigliere Paolo Nicolosi e sotto il video emozionale
ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI – RELAZIONE DEL CONSIGLIERE PAOLO BISCARO
La prima giornata di lavori dell’Assemblea dei Presidenti di Brescia si chiudono con la relazione del consigliere Paolo Biscaro nei panni di presidente di Fondazione Geometri Italiani. A lui è affidato l’incarico di delineare come buona parte delle proposte emerse siano in parte rispondenti alle attività svolte per l’orientamento scolastico, la formazione strategica, la comunicazione e le azioni di sostegno ai collegi.
Il ruolo della Fondazione Geometri Italiani è centrale per la categoria e la sua istituzione. Fortemente voluta dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati e da Cassa Geometri, finalizza una mission: generare valore.
Entra così a pieno titolo in questa assise l’impegno di un’organizzazione che ha sostenuto una più stretta e fattiva relazione fra il mondo della scuola e il tessuto economico e sociale, coinvolgendo in prima persona gli esponenti del proprio sistema territoriale basato sui collegi provinciali in un percorso articolato, a cui è stato impresso un deciso contributo al rinnovamento della didattica con progetti speciali sul campo messi a disposizione delle scuole secondarie di primo grado. In questo itinere si è aggiunto un dialogo con le famiglie e gli studenti offrendo loro gli strumenti informativi e scientifici a supporto delle scelte educative. Non era possibile dubitare che in un’analisi del report dei tavoli OST entrasse in modo deciso la sua funzione. In questo dialogo ritroviamo tutti i perché.
Quali sono state le attività di affiancamento ai collegi nell’orientamento scolastico?
“L’aggiornamento delle linee di indirizzo adottate nelle relazioni con le scuole medie, gli istituti tecnici CAT e gli atenei hanno consentito nell’anno scolastico 2022 -2023 un incremento del progetto “Georientiamoci. Una rotta per l’orientamento scolastico”, che ha registrato l’adesione di 100 collegi su 110, e 336 referenti rispetto ai 317 dello scorso anno. A ciò si è aggiunto il corso di formazione per gli orientatori, articolato in moduli teorici e lezioni frontali, che ha registrato l’adesione di 121 partecipanti, provenienti da 77 collegi, unitamente ai rinnovati strumenti messi a disposizione come il Test di orientamento, il Laboratorio BaM e l’aggiornamento del sito Georientiamoci”.
In questa edizione del progetto la comunicazione e la reputazione hanno avuto una differenza chiave?
“Sono state organizzate una serie di campagne social di orientamento in entrata che, coinvolgendo gli studenti delle scuole secondarie di primo grado e le relative famiglie, hanno tenuto in considerazione quest’anno dell’approvazione della laurea professionalizzante LP0-1 “Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio”. Fra le novità, anche l’arrivo di un influencer che ha impresso una notevole accelerazione nei risultati e nelle aspettative. Per la reputazione è allo studio una campagna di posizionamento online/offline della categoria presso l’opinione pubblica, mentre è stato ultimato il restyling del portale “Geometri in Rete” divenuto uno spazio informativo capace di veicolare contenuti inerenti le attività del geometra allo scopo di interessare il cittadino e la pubblica amministrazione”.
Fra le proposte significative emerse nel tavolo della formazione, più di una trova risposta nelle azioni condotte annualmente da Fondazione Geometri Italiani?
“In relazione alle proposte emerse dal tavolo 5, e nell’auspicio che ogni aspetto relativamente a questi punti possa essere analizzato nella sessione plenaria, vorrei dare un input di natura costruttiva sul tema dell’alta formazione, una prerogativa di Fondazione Geometri Italiani. Solo per citare le ultime due proposte - in ordine di tempo - quali i corsi di formazione per “Esperti sull’accessibilità: dall’eliminazione delle barriere architettoniche e percettive all’Universal Design”, e per “Consulenti sulle tecnologie per l'efficienza energetica”, hanno ricevuto e riceveranno il sostegno da Fondazione Geometri Italiani. Non è tutto, l’alta formazione attivata, in itinere o allo studio, risponde a due proposte: elevare la preparazione della categoria su specifiche tematiche richieste dai nuovi scenari del mercato; realizzare percorsi di elevato livello culturale”.
C’è una connessione fra le attività di Fondazione Geometri Italiani e il report al centro dell’assemblea odierna?
“Da una rappresentazione grafica presente nella mia relazione e relativa alle parole maggiormente ricorse, in occasione dei tavoli OST in cui si sono confrontati i presidenti di collegio a Roma, si evince chiaramente come siano presenti in modo evidente termini come comunicazione, formazione, competenze, CAT, scuole e orientamento. È chiaro che in questi tavoli sono emerse, criticità, proposte e azioni che trovano già una risposta nei contenuti delle attività di Fondazione Geometri Italiani”.
QUI la presentazione del consigliere Paolo Biscaro.
Le categorie tecniche per il raggiungimento degli obiettivi del PNRR
I Consigli nazionali degli ingegneri, degli architetti e dei geometri hanno sottoscritto un protocollo di intesa con il Dipartimento per la trasformazione digitale, Infratel Italia, Tim e Open Fiber con l’obiettivo di facilitare il raggiungimento degli obiettivi del PNRR sulla banda ultra larga. L’accordo, in particolare, è finalizzato a stabilire un sistema di rapporti tra le parti per favorire l’avanzamento delle attività del piano “Italia a 1 Giga”
La comprovata esperienza e i riferimenti dei professionisti tecnici italiani in un database stilato dagli Ordini professionali, con l’obiettivo di combattere la carenza di tecnici specializzati e permettere il raggiungimento degli obiettivi del PNRR sulla banda ultra larga. È uno degli aspetti centrali dell’accordo firmato dai Consigli nazionali degli ingegneri, degli architetti e dei geometri con il Dipartimento per la trasformazione digitale, Infratel Italia, Tim e Open Fiber. Un accordo appositamente stilato per rafforzare la connettività sul territorio, supportare gli operatori nelle attività di progettazione, direzione lavori, collaudo e altre necessità tecniche nei cantieri della banda ultra larga previsti dal PNRR. I soggetti aggiudicatari del Piano “Italia a 1 Giga” potranno disporre così di un canale centralizzato, su base provinciale, per reclutare tecnici di comprovata esperienza e professionalità nel campo delle reti ultraveloci.
Altro elemento decisivo è l’intesa delle parti che si impegnano a collaborare e cooperare per assicurare la pronta realizzazione dei piani del PNRR. Nello specifico, l’attuazione del piano “Italia a 1 Giga”, il programma lanciato a luglio 2021 con l’obiettivo di promuovere le reti a banda ultra larga, che consentono di garantire agli utenti una velocità di connessione in linea con gli obiettivi europei della Gigabit society e del Digital Compass. Un piano che prevede l’installazione di una rete idonea a fornire velocità di almeno 300 Mbit/s in download nell’ora di picco del traffico, portando la connessione nelle unità immobiliari in cui non è presente, né lo sarà entro i prossimi cinque anni.
Per la puntuale attuazione del protocollo di intesa sarà istituito un comitato di coordinamento tra le parti, che avrà funzioni tecnico-operative e di controllo. Il nuovo soggetto si riunirà con cadenza quindicinale per esaminare eventuali problematiche, proporre iniziative da intraprendere e constatare lo stato di quelle già avviate.
A cura di ciascun Consiglio nazionale, in collaborazione con i propri enti di rappresentanza territoriale, sarà la elaborazione di un database dei nominativi dei professionisti caratterizzato da una ripartizione provinciale delle competenze specifiche. Un elenco che metterà a disposizione un quadro più dettagliato sui tecnici specializzati che saranno individuati a seguito di un interesse manifestato dall’iscritto al proprio Ordine, in cui esprime la volontà a partecipare alle attività di progettazione e direzione dei lavori dei soggetti aggiudicatari.
Da Tim e Open Fiber, invece, l’impegno a mettere a disposizione una dotazione speciale ai tecnici sul territorio, una app che realizza fotografie georeferenziate alle terminazioni finali e associa automaticamente i civici di riferimento. I dati così trasmessi verranno archiviati all’interno del sistema predisposto e resi disponibili e interrogabili dal Dipartimento e da Infratel. A Tim e Open Fiber, inoltre, l’ulteriore impegno di collaborare con Infratel Italia e il Dipartimento per la definizione puntuale delle specifiche tecniche e funzionali, la distribuzione verso gli installatori degli apparati finali e il popolamento dei dati tramite l’applicazione.
Circa gli onorari professionali, infine, è previsto che gli incarichi dovranno rispettare i parametri ministeriali, indicati dal decreto 17 giugno 2016. L’intesa durerà fino al 31 dicembre 2024.
Sugli esiti conclusivi di una collaborazione che ha sempre ritenuto strategica, il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli ha dichiarato: “Siamo pronti a rispondere alle esigenze del Paese e metterci a disposizione delle istituzioni, che potranno fare affidamento sulla forza di una sinergia interprofessionale e multidisciplinare: l’optimum per affrontare la nuova sfida decisiva che ci aspetta. Da parte nostra, una grande consapevolezza: insieme ci siamo trovati in scenari ancor più complessi, in cui abbiamo potuto affinare la gestione congiunta, l’attuazione di piani e programmi impegnativi. Un’esperienza che replicheremo senza esitazione”.
“Il protocollo siglato oggi è un primo importante tassello della revisione della Strategia sulla banda ultra larga che abbiamo annunciato al Comitato Interministeriale per la transizione digitale. L’accordo ci permetterà di rispondere ad uno dei principali bisogni del settore delle telecomunicazioni, come la carenza di tecnici specializzati - sottolinea il Sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica Alessio Butti - siamo al lavoro per mitigare i ritardi accumulati e accelerare il completamento del Piano Italia a 1 Giga. È nostra priorità abbattere il divario digitale e offrire ai cittadini servizi di connettività avanzata”.
QUI il comunicato stampa del Dipartimento per la Transizione Digitale.
Lavori Pubblici, fissata a Cherasco la nuova data per il corso di formazione della Categoria
Incessante il seguito che riscuote questa iniziativa - totalmente gratuita e riservata agli iscritti – che ha totalizzato 3.301 partecipanti e si è tenuta in 11 località, offrendo ugualmente e per ogni occasione la possibilità del collegamento online.
Questo appuntamento – sempre fruibile in presenza e da remoto - cui hanno aderito il Collegio Provinciale dei Geometri e Geometri Laureati di Torino e il Comitato Regionale dei Collegi Geometri e Geometri e Geometri Laureati del Piemonte, è dedicato ai geometri liberi professionisti della regione Piemonte, ai quali è stata inviata direttamente dal Consiglio nazionale una mail contenente tutte le informazioni necessarie per l'iscrizione.
Per l’occasione, i lavori di aggiornamento professionale saranno aperti dai saluti istituzionali del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli e del presidente del collegio di Torino Luisa Roccia.
A seguire, e come per i precedenti appuntamenti, le relazioni in programma saranno curate dal consigliere CNGeGL Antonio Acquaviva, dal presidente del collegio di Cagliari Franco Cotza e dal presidente del collegio di Genova Paolo Ghigliotti. Un gruppo di lavoro di cui è coordinatore, oltre che primo sostenitore, lo stesso Antonio Acquaviva (QUI il programma).
Prossimi aggiornamenti sono già in fieri e sulla pianificazione dei successivi appuntamenti gli iscritti interessati riceveranno comunicazioni in tempo utile e direttamente da CNGeGL tramite newsletter.
Consulenti sulle tecnologie per l'efficienza energetica
Una nuova possibilità di formazione per la categoria. Continua l’impegno del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati che, al fine di rispondere alla sempre più crescente richiesta di percorsi formativi specifici sulle tecnologie per l’efficienza energetica, ha voluto avviata una indagine a scopo conoscitivo che interesserà gli iscritti, in relazione alla possibilità di strutturare un nuovo corso dal titolo "Consulenti sulle tecnologie per l'efficienza energetica"
L’iniziativa prevede la collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni dell'Università di Pisa e ha lo scopo formare il partecipante al ruolo di consulente sulle tecnologie per l'efficienza energetico ambientale, affinchè sia grado di supportare i propri clienti in merito alle scelte più opportune ed efficaci dal punto di vista del risparmio energetico e della salvaguardia ambientale.
MODALITÀ E CONTENUTI. Il corso sarà erogato in modalità asincrona su piattaforma online, per un totale di 40 ore. Gli argomenti trattati saranno:
1.Tipologie di impianti termici e tecnologie rinnovabili applicabili agli edifici per civile abitazione
2.Il bilancio energetico del sistema edificio impianto
3.Principali tipologie edilizie degli involucri
4.Calcolo dispersioni e apporti in regime invernale ed estivo
5.Lo sfasamento dell'onda termica e sue applicazioni
6.I rendimenti di impianto
7.Calcolo del fabbisogno di energia primaria
8.Dimensionamento impianti di riscaldamento: criteri generali
9.Elementi di bioclimatica
Alla fine dei contenuti teorici i professionisti potranno confrontarsi con l’applicazione pratica dei concetti affrontati, effettuando una classificazione energetica preliminare di un fabbricato esistente e proponendo interventi di efficientamento energetico migliorativi, anche con l'utilizzo di software.
MANIFESTAZIONE DI INTERESSE. Al fine di migliorare la proposta formativa in base alle esigenze dei professionisti e ottimizzare gli aspetti organizzativi, è stato chiesto alla categoria di esprimere la propria opinione in merito al corso, rispondendo alle domande di un breve questionario. Gli iscritti hanno ricevuto l'invito per partecipare al sondaggio direttamente nella loro mail. A seguire, saranno resi noti gli esiti dell'iniziativa.
ATLAS Atlante dei processi di formazione del territorio italiano
La presentazione del volume a Bologna, giovedì 8 giugno 2023.
Una bella notizia la pubblicazione di ATLAS, Atlante dei processi di formazione del territorio italiano, di Giancarlo Cataldi con Gianmario Aspesi, Giulia Cataldi, Massimo Gasperini, Patrizia Tamburini.
Si tratta di un atlante costituito da mappe rappresentative dei processi di trasformazione del territorio italiano. Il metodo illustra e studia le percorrenze originarie di crinale da parte delle antiche popolazioni ed individua il progetto della pianificazione romana a grande scala.
Le aree presentate esemplificative del lavoro in corso sono: VALLI ALPINE Macugnaga, PADANIA Padova, EMILIA ROMAGNA Faenza, VALLE DELL’ARNO DA FIRENZE A PISA Firenze Pisa, ALTO LAZIO Roma.
L’eterogenea quantità di dati, raccolti elaborati con un metodo di indagine scientifica, identifica i caratteri permanenti dello spazio antropico in cui il “progetto” riacquista la sua vera capacità di “proiezione”, sia rivolto il passato, sia rivolto il futuro. La ricerca permette di ricostruire le leggi ben precise che governano i fatti fisici, portando alla luce le “strutture permanenti di subtrato”, cioè partendo dagli elementi fondanti il DNA del territorio da cui non si può assolutamente esulare.
La ricerca è stata condotta da Giancarlo Cataldi, professore dal 1975 a Firenze di Composizione architettonica e, tra le altre cose, fondatore nel 1981 del CISPUT (Centro Internazionale per lo Studio dei Processi Urbani e Territoriali) e direttore di Studi e Documenti di Architettura.
La presentazione del volume, pubblicato da Pacini Editore con il patrocinio del Ministero della Cultura, è fissata per giovedì 8 giugno 2023 alle ore 11 a Bologna, presso la sede di Unioncamere Emilia Romagna in Viale Aldo Moro, 62. All’evento interverranno: l’avvocato Stefano Bellei, segretario generale Unioncamere Emilia Romagna, Alberto Zambianchi, presidente Unioncamere Emilia Romagna ed Uniontrasporti, l’ingegnere Antonello Fontanili di Uniontrasporti, Giorgio Caselli, direzione Unioncamere ed ufficio studi, gli architetti Giancarlo Cataldi, Gian Mario Aspesi, Massimo Gasperini, Patrizia Tamburini.
La pubblicazione ha ricevuto il patrocinio del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati.
FIG Working Week 2023, gli under 35 a Orlando
In fermento i componenti del comitato organizzatore per la prossima FIG Working Week 2023 a Orlando. L'iniziativa fissata dal 28 maggio al 1 giugno 2023, in cui si riunirà la comunità internazionale dei professionisti tecnici, è alle porte e in calendario sono già programmati sessioni e workshop basati sui grandi temi del momento
Ciò che più entusiasma è il grande contributo messo a disposizione dai partecipanti: a indicare la linea, le presentazioni giunte ai presidenti di commissione, ai presidenti di rete, ai rappresentanti FIG e delle altre organizzazioni locali che hanno esaminato ogni abstract per la stesura definitiva dei panel degli interventi.
Come in passato, una delegazione della Commissione Giovani - rappresentata da Daniele Brancato, Enrico Davoli, Leonardo Franchi, Sara Gepponi e Cromwell Manaloto - sarà nuovamente al fianco del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, nell’ambito delle attività internazionali coordinate dal Segretario Consigliere Enrico Rispoli e dal funzionario Maria Grazia Scorza. In questa occasione, però, la loro presenza assume una connotazione speciale.
“Per la prima volta - spiega il Segretario Consigliere Enrico Rispoli - le 5 relazioni presentate dai giovani sono state valutate tutte positivamente, e di conseguenza approvate al fine di essere inserite nel programma scientifico ufficiale della FIG Working Week 2023. Una scelta della preposta commissione che consentirà ai nostri colleghi di presentare i loro contributi a una platea che registra adesioni da tutto il mondo, e permetterà loro di confrontarsi a livello internazionale con i professionisti tecnici su temi al centro del cambiamento, in favore di una affermata transizione per l’ambiente e per lo sviluppo sostenibile. Il loro operato professionale avrà una visibilità altissima a livello globale, in una delle sedi deputate alla trattazione e alla discussione di argomenti così centrali per l’impegno di ogni esperto che partecipa al processo di innovazione ambientale e tecnologica. Infine, proprio questa unanime approvazione da parte del comitato organizzatore ha consentito al Consiglio nazionale di concorrere parzialmente al sostegno di questa impegnativa trasferta dei giovani geometri negli Stati Uniti”.
Non è l’ultima volta in cui sentiremo parlare degli under 35 della categoria. Poco dopo l’impegno in Florida, i giovani geometri si riuniranno a Riccione, dal 13 al 14 giugno 2023, per il loro 2° meeting nazionale (QUI la news di annuncio).
Il punto sul gas radon
L’approfondimento curato da Paola Allegri, presidente associazione nazionale “Donne Geometra”, permette di chiarire molti aspetti sugli effetti del gas radon negli edifici: un dato che provocò panico e scetticismo al tempo stesso. Ora, una ricerca ha chiarito due cose: livelli elevati di radon per un lungo periodo di tempo possono causare il cancro ai polmoni e ci sono modi efficaci per ridurre le concentrazioni. A contrastare questo fenomeno, fortunatamente, può concorrere il geometra esperto in interventi di risanamento gas radon, con la progettazione di interventi correttivi per la riduzione delle concentrazioni pericolose per la salute dell’uomo negli edifici residenziali e nei luoghi di lavoro
Il decreto legislativo del 31 luglio 2020, n. 101, modificato dal D.lgs n. 203 del 2022, in vigore dal 18 gennaio 2023, è il riferimento normativo a livello nazionale che disciplina la radioprotezione, dando attuazione alla direttiva 2013/59/Euratom, valida a livello europeo, che stabilisce le norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti.
Tra i provvedimenti, estremamente complessi e ponderosi, il legislatore, ha fornito una serie di norme e indicazioni per limitare i rischi alla salute della popolazione, derivanti dall'esposizione al gas radon sia nelle abitazioni, sia nei luoghi di lavoro, stabilendo un livello di riferimento per la concentrazione negli edifici esistenti di 300 Bq/m 3 e di 200 Bq/m 3 dal 1.1.2025 per le nuove costruzioni. Per ridurre i costi necessari per una mitigazione del gas radon negli edifici esistenti, nel settore dell’edilizia si sta muovendo già da ora la consapevolezza di attuare scelte progettuali resistenti al gas radon nella fase iniziale di progetto.
Nella letteratura scientifica, non esiste un livello sicuro di esposizione al gas radon, infatti sulle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, si mira a definire concentrazioni di radon all’interno degli ambienti chiusi, il più basse possibili per ridurre gli effetti dannosi. Per aiutare a monitorare le politiche e i regolamenti nazionali sul radon in tutto il mondo, l'OMS ha anche assemblato un database sul radon come parte dell'Osservatorio sulla salute globale, suggerendo tra l’altro di creare sinergie con le misure energetiche negli edifici, per migliorare stabilmente la qualità degli ambienti indoor e prevenire impatti negativi sulla salute degli individui. Sono numerose le iniziative, che molte Regioni stanno intraprendendo, tutte volte a incentivare i proprietari degli immobili adibiti a uso abitativo con locali situati al pianterreno o a un livello seminterrato o sotterraneo a effettuare misurazioni della concentrazione di gas radon, privilegiando i locali con più alto fattore di occupazione. Nei luoghi di lavoro o negli edifici pubblici, gli esercenti hanno invece l’obbligo di verificare la presenza di questo gas, il cui simbolo chimico è Rn. Si tratta di una sostanza incolore e inodore di origine naturale, che proviene dal decadimento dell'uranio, passando attraverso uno stadio intermedio: il radio. Il radon si trova nelle rocce e nei terreni, in alcuni materiali da costruzione e nell’acqua. Il suolo è la fonte più importante in quanto il radon può filtrare e accumularsi negli edifici; la maggior parte del radon se respirato all’esterno viene immediatamente espirato e non presenta rischi radiologici, diversamente nei luoghi chiusi, come le case, gli uffici, le scuole, case di cura, etc., se inalato i suoi prodotti di decadimento (figlie o progenie del radon) emettono radiazioni particolarmente pericolose chiamate particelle alfa, che causano danni significativi alle cellule sensibili del polmone.
Per rimuovere il radon nelle costruzioni, laddove le concentrazioni superino i livelli di riferimento previsti dalla normativa vigente, occorre intervenire con delle opere edili di risanamento; esistono diversi metodi collaudati per ridurre il radon negli edifici, ma quello più utilizzato è noto come il sistema di depressurizzazione del suolo, che non implica interventi particolarmente invasivi nell’immobile.
Per svolgere questa attività il legislatore ha indicato la figura di un esperto in interventi di risanamento gas radon, in possesso dell’abilitazione professionale all’esercizio dell’attività di progettazione di opere edili, un professionista che deve aver svolto un corso specifico e altamente qualificante di 60 ore sulla progettazione, attuazione, gestione e controllo degli interventi correttivi per la riduzione della concentrazione di attività di radon negli edifici , che preveda anche la verifica finale della formazione acquisita con l’obbligo di aggiornarsi periodicamente.
Il Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati, in risposta all’entrata in vigore della normativa, in linea con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e gli strumenti di pianificazione centrale degli interventi di prevenzione e promozione della salute da realizzare sul territorio indicati dai Piani di Prevenzione del Ministero della Salute, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Nazionale “Donne Geometra” – Esperti Edificio Salubre, che da anni in cooperazione con gli enti di ricerca si dedica allo studio delle tematiche ambientali indoor favorendo progetti per lo sviluppo di nuove competenze per i professionisti della casa, mirati alla salubrità e la qualità degli edifici, per la tutela della salute della popolazione in risposta alle indicazioni degli Enti preposti nazionali e internazionali, ha deliberato un piano formativo, che vede coinvolti docenti di autorevoli università ed enti nazionali ed internazionali, tra questi l’ Istituto Superiore di Sanità, l'Enea, l’Inail, la Scuola universitaria professionale della Svizzera Italiana – dipartimento ambiente costruzioni e design - Istituto sostenibilità applicata all’ambiente costruito, l'Arpa Fvg, l'Agenzia per l’ambiente della Provincia Autonoma di Bolzano, della Campania, l'Università degli Studi di Trieste, l'Università degli Studi di Napoli Federico II, l'Università degli Studi di Salerno, il Politecnico di Torino e l’Università degli Studi di Ferrara, ai quali si aggiungono specialisti sulle materie mediche, giuridiche, estimative e urbanistiche.
I corsi del Consiglio nazionale sono giunti alla 5a edizione, di cui l’ultima è stata promossa dalla Fondazione dei Collegi di Puglia, perché “assicurare la salubrità nelle costruzioni è un obbligo e una responsabilità per ogni professionista – ha detto Gino Ratano, presidente del Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Lecce. La Puglia è stata tra le prime regioni ha dotarsi di uno strumento che ha anticipato il recepimento della Direttiva Euratom 59/2013. Gli esercenti delle attività interessate, incluse le scuole di ogni ordine e grado, sono quindi state obbligate ad avviare le misurazioni già dal 2016 e quindi sono necessari molti tecnici preparati”.
“Siamo orgogliosi - ha puntualizzato Maurizio Savoncelli, presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati - di contribuire ad azzerare le morti sul lavoro e negli ambienti di vita, che feriscono la società e la coscienza di ciascuno di noi, la sicurezza riguarda il valore che attribuiamo alla vita e rendere gli edifici più sani e sicuri, valutando la salubrità e ogni fattore di rischio è una competenza, che non intendiamo sottovalutare; formare professionisti preparati è innanzitutto una risposta etica e sociale, che come Categoria professionale non vogliamo far mancare alla popolazione e al nostro Paese”.
“Si aggiungono nell’elenco ulteriori 120 professionisti a quelli già formati – ha spiegato Pietro Lucchesi, consigliere nazionale con delega alla salubrità - con competenze qualificate atte a contrastare il numero dei morti- che in Italia per le conseguenze del gas radon sono circa 4000 anni, che implicano anche una spesa sanitaria considerevole”.
“Il nostro stile di vita ci porta, mediamente, a trascorrere al chiuso circa il 90% del nostro tempo e di conseguenza - ha commentato Paola Allegri, presidente dell’associazione nazionale “Donne Geometra” - siamo esposti ad una serie di fonti e concentrazioni inquinanti, che risultano dalle 2 alle 5 volte maggior rispetto a quelli rilevati all'aperto generando effetti sulla salute riconducibili ad un duplice profilo di tossicità: di tipo acuto (a breve termine es. mal di testa, nausea, irritazioni a occhi, gola e naso, dispnea, vertigini, asma ecc.) e di tipo cronico (a lungo termine), imputabile ad un'esposizione continuata nel tempo e in grado di originare danni più gravi, come ad esempio il cancro del polmone attribuibile al gas radon, che si aggiunge a tante altre patologie che si contraggono negli edifici, dimostrate dagli studi scientifici. La conoscenza di tutti gli indicatori di fragilità ambientale presenti negli edifici da parte dei tecnici delle costruzioni, tra cui il gas radon, con l’applicazione di tutte quelle conoscenze progettuali e tecnologiche, che sono attualmente a disposizione, permettono di migliorare la qualità della vita della popolazione nei diversi ambienti di vita e di lavoro e rispondere ai contenuti richiesti per l’agibilità tra cui quello della sicurezza e della salubrità di cui all’art. 24 del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 - Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”.
DEF2023, I professionisti tecnici chiedono tempi rapidi
La 5° Commissione Programmazione Economica e Bilancio del Senato della Repubblica, in seduta congiunta con la 5° Commissione Bilancio Tesoro e Programmazione della Camera dei Deputati, ha tenuto le audizioni preliminari al DEF, il Documento di Economia e Finanza 2023, della Rete Professioni Tecniche, rappresentata dal suo Coordinatore Armando Zambrano, e delle altre sigle associative nazionali
Spaziano da una riorganizzazione della normativa sugli incentivi fiscali che garantisce la sostenibilità degli oneri per la finanza pubblica, fino alle modifiche della nuova legge sull’equo compenso e oltre. Questo l’ampio excursus delineato da Armando Zambrano, Coordinatore della Rete delle Professioni Tecniche, durante l’audizione sul Documento di Economia e Finanza 2023, che ha illustrato il corposo capitolo degli incentivi edilizi invitando il Governo a rivederne l’impianto in modo da “combinare la spinta all’efficientamento energetico e antisismico degli immobili con la sostenibilità dei relativi oneri di finanza pubblica e l’equità distributiva”.
L’esponente ha inoltre trattato gli strumenti per favorire la nascita delle società tra professionisti, che rappresentano il principale modello organizzativo in grado di sostenere i processi di aggregazione delle attività professionali, fino alle normative per la creazione delle politiche attive finalizzate a supportare il lavoro dei liberi professionisti, sottolineando che le indicazioni contenute nella L. n. 81/2017 sul lavoro autonomo sono ancora oggi rimaste sulla carta.
Non è mancato il riferimento all'efficacia dell’apparato amministrativo pubblico mediante la semplificazione normativa e l’attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale, tantomeno sono state trascurate le proposte per la prevenzione dal rischio idrogeologico e la tutela del territorio avviando un piano integrato di recupero dei borghi. Il tutto con il supporto degli ordini professionali.
QUI il comunicato stampa RPT
QUI l'audizione (RPT dal minuto 3:05:40 in poi, su webtv del Senato)
Lavori Pubblici, in agenda la tappa di Arezzo per il corso di formazione della Categoria
È fissato al 28 aprile 2023 e si terrà ad Arezzo il secondo degli appuntamenti 2023 per “La disciplina dei Lavori Pubblici nell’esecuzione dell’opera”, il corso di formazione interamente ideato e progettato dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati. Un’iniziativa totalmente gratuita e riservata ai propri iscritti
In questa tappa l’opportunità - fruibile in presenza e online - è dedicata ai geometri liberi professionisti dei collegi provinciali della regione Toscana, che hanno ricevuto direttamente dal Consiglio nazionale una mail contenente tutte le informazioni necessarie per l'iscrizione. All'iniziativa hanno aderito il Collegio di Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato e Siena.
Per l’occasione, i lavori di aggiornamento professionale sono aperti dai saluti istituzionali del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli e del presidente del collegio di Arezzo Gianni Bruni. A seguire, come per i precedenti appuntamenti, le relazioni in programma saranno curate dal consigliere CNGeGL Antonio Acquaviva, dal presidente Franco Cotza e dal presidente di Genova Paolo Ghigliotti. Un gruppo di lavoro di cui è coordinatore, oltre che primo sostenitore, lo stesso Antonio Acquaviva (QUI il programma).
Le prossime date del calendario nazionale sono in corso di perfezionamento e, al momento, è possibile anticipare la data in cui si svolgerà il successivo incontro: si tratta di Cuneo il 15 maggio 2023.
Aggiornamenti più puntuali sulla pianificazione in corso saranno comunicati in tempo utile e direttamente da CNGeGL agli iscritti interessati tramite newsletter.
La casa green
Nel corso dell’intervista rilasciata al portale allnews Idealista, il consigliere CNGeGL Pietro Lucchesi tratta il la direttiva europea sulle case green, sottolineando che “stiamo vivendo una transizione del nostro patrimonio immobiliare e l’adeguamento comunitario richiesto è ben più di una prestazione energetica: ci spinge a una nuova visione dell’edificato”
Dopo l’approvazione da parte del Parlamento europeo, la direttiva UE sull’efficientamento energetico degli edifici (Epbd - Energy Performance of Buildings Directive) è al centro dell’attenzione e si attende ora il trilogo, ossia quella fase dei negoziati da cui scaturirà il testo finale e la ridefinizione delle classi di prestazione energetica. A questo proposito, il portale allnews Idealista chiede al consigliere CNGeGL Pietro Lucchesi cosa significhi esattamente casa green e, soprattutto, come raggiungere questo obiettivo?
Qual è la corrispondenza tra salto di classe energetica e casa green?
“È necessario fare delle premesse essenziali. La direttiva europea prevede che ci sia anche un metodo di calcolo delle classi energetiche. Dovremo vedere, quindi, quale sarà la determinazione della classe energetica e quali saranno gli elementi considerati.
Sappiamo bene le difficoltà che ci sono nel determinare una classe energetica, nel riuscire a considerare le caratteristiche climatiche che spaziano dal Nord Europa al Sud Italia: bisogna valutare le componenti dell’edificio, che sono date, dal contenitore e dagli impianti tecnologici in esso installati; poi, sarà necessario valutare se si passa da una classe energetica G profonda o da una classe energetica G al limite con la F; e bisogna vedere quali sono gli elementi che più influiscono alla determinazione di questo risultato. Attenzione, però, non è solo il fattore energetico e il salto della o delle classi energetica, che generano un edificio del tutto green ma è un concetto molto più ampio”.
Ossia?
“Il superamento della classe energetica lo si può ottenere in diversi modi, agendo sull’involucro edilizio, sugli impianti in esso installati, o intervenendo su entrambi. Aspettiamo la definizione della nuova direttiva Europea e le indicazioni in essa contenute in merito alla determinazione della classe energetica per fare valutazioni appropriate. Solo a titolo indicativo con la normativa attuale il superamento di due o più classi energetiche spesso si ottiene installando un impianto ibrido, accompagnato da un impianto fotovoltaico. Non è detto che questo corrisponda alla migliore applicazione compatibile con l’ambiente e con effetti veramente green”.
Che cosa significa, quindi, esattamente casa green?
“Può essere definita green la casa compatibile e in equilibrio con l’ambiente in tutti gli elementi che la compongono e che ne determinano la sua sostenibilità; la casa che preserva l’incolumità e la salubrità degli uomini che la abitano e che abitano gli ambienti circostanti e non solo. Ovviamente uno degli elementi è il minor consumo energetico, mentre fra i primi requisiti quello di consumare e disperdere meno. Quindi, si dovrebbe far sì che gli edifici abbiano già di per sé una necessità di energia molto bassa. Si raggiungono così benefici ambientali reali.
Casa green, inoltre, significa metter in atto la migliore sostenibilità ambientale e circolarità di tutti gli elementi che compongono l’edificio per la sua costruzione e la sua decostruzione; implica molte valutazioni ambientali che non si limitano alla sola determinazione di classe energetica. Noi stiamo lavorando proprio su questo: desideriamo far percepire che la prestazione energetica non sempre va a braccetto con la circolarità dell’economia, con la circolarità dell’edificio e con l’ambiente stesso, che è una valutazione ben più complessa”.
A suo avviso, la direttiva europea sull’efficientamento energetico degli edifici rappresenta un’occasione?
“Questa direttiva sicuramente stimolerà il mercato, solleciterà i professionisti e il mondo politico, affinché tutti procedano insieme per raggiungere tali obiettivi e la vera sostenibilità ambientale, partendo da una pianificazione generale, da un pensiero e un approccio urbanistico nuovi, dalle normative edilizie e dagli incentivi; non sarà possibile effettuare questa transizione green senza misure statali o comunitarie, dalla formazione professionale all’evoluzione tecnologica e, non per ultimo, dal senso civico ed ambientale dei cittadini.
Insomma, tutti dovranno adoperarsi per raggiungere gli obiettivi ambientali, ormai non più procrastinabili, a partire dal mondo politico che sarà determinante per questa transizione e per far si che tutti abbiano gli strumenti giusti ed efficaci, a partire da quelli economici. La direttiva punta al risparmio energetico e all’azzeramento delle emissioni: un obiettivo che la nostra categoria ha fatto proprio per far sì che l’edificio venga analizzato nel suo ciclo vita.
I professionisti dovranno consigliare gli interventi grazie ai quali l’edificio venga effettivamente efficientato e possa diventare realmente green. Perché, nella pratica, il salto di classe energetica si può fare sostituendo l’impianto, ma questo non significa aver creato un edificio green e aver messo in atto tutte le migliori operatività per efficientare veramente l’edificio, cosa possibile solamente con una consulenza dedicata da parte dei professionisti iscritti all’albo dei rispettivi Collegi e Ordini professionali”.
Una sfida importante…
“Il cittadino acquisirà certamente una conoscenza e una coscienza maggiori. Il mondo politico dovrà agevolare con incentivi, con provvedimenti, con attenzione, con pianificazione, con digitalizzazione, con le smart city e le smart building. Anche il mondo professionale dovrà imporsi un passaggio, che non sarà solo a livello energetico, ma che dovrà essere ambientale nel suo complesso. Ci aspetta anche una transizione professionale”.
QUI L'intervista su Idealista
Il rilancio del sistema Paese con gli strumenti di credito, finanza e risparmio
Nelle date del 28 e 29 marzo 2023 si è tenuta l’iniziativa di ABI - Associazione Bancaria Italiana, in collaborazione con ABI Eventi, sul tema “Credito e Finanza 2023 – finanziare lo sviluppo e mobilizzare il risparmio per il futuro del Paese”. L’appuntamento si è svolto a Milano, presso l’Auditorium Bezzi BPM (Via Massaua, 6). Dopo una sessione plenaria di taglio strategico sul ruolo fondamentale degli strumenti di credito, finanza e risparmio per lo sviluppo dell’economia reale, il rilancio del sistema Paese e la sua trasformazione, l’incontro si è sviluppato in 4 filoni tematici dedicati rispettivamente a:
1. credito per le imprese;
2. finanza per le imprese;
3. credito alle famiglie;
4. gestione del risparmio.
Nel panel del terzo filone, in programma il 29 marzo 2023, dalle ore 12 alle ore 13, si è inserito l’intervento del consigliere CNGeGL Livio Spinelli che ha partecipato alla Tavola rotonda dal titolo “A un anno dalle linee guida della valutazione immobiliare: stato dell’arte e nuove sfide”. Questa sessione è stata realizzata in collaborazione con Assofin e inserita fra gli appuntamenti della Settimana Europea delle PMI, promossa dalla Commissione Europea. La moderazione è stata affidata a Serena Razzi, Ufficio Credito e Sviluppo di ABI, e viene svolta in continuità con gli eventi organizzati negli anni passati sul tema delle “Linee guida per la valutazione degli immobili in garanzia delle esposizioni creditizie”.
A colloquio con il consigliere CNGeGL Livio Spinelli sono stati approfonditi gli esiti del tavolo di lavoro, al fine di mettere in luce l’opportunità di questi incontri e gli aspetti più salienti che ne derivano per i professionisti tecnici.
Cosa è emerso dai temi al centro del dibattito?
In funzione di recenti normative e non solo, l’aspetto del consumo energetico dell’immobile è stato lungamente esaminato anche nell’apposito “Tavolo Tecnico ABI per favorire la riqualificazione degli immobili”, e i diversi punti di vista dei singoli interventi hanno condotto l’analisi di questo elemento a un unico ruolo principale: rappresentare la soglia del deprezzamento o maggior valore dell’immobile. E su questa caratteristica ancora, il confronto tecnico si è potuto finalmente estendere e rientrare nell’alveo di una considerazione generale delle peculiarità complessive dell’edificato, che non possono prescindere per l’efficacia di una stima derivante da una attenta disamina di tutte le caratteristiche (prezzi marginali) che concorrono alla determinazione del valore.
Cosa significa tutto questo per il valutatore professionista?
In questo ambito il professionista continua a giocare il ruolo di protagonista del mercato e, sulla base di un’analisi più attenta dei suoi segmenti, si evidenzia come una sua valutazione immobiliare - risultato di una specifica esperienza, corredata da una certificazione, ovvero una qualificazione, una formazione obbligatoria e un aggiornamento continuo - rappresentino l’unica e vera garanzia reale nei confronti di una committenza pubblica o privata, di un istituto bancario che eroga un mutuo e concede, peraltro, un credito e ha una necessità ulteriore: poter fare affidamento sul valore futuro dell’immobile. In questo contesto, per quanto rilevante, è comprensibile che la determinazione del consumo energetico e la conseguente definizione dell’indice di prestazione energetica restano parte di quegli elementi utili a comporre una stima.
Qual è stato il messaggio istituzionale portato in questo consesso?
È stato rivolto al valutatore l’invito a garantire come sempre la massima professionalità nell’interesse del mercato e, in generale, di ogni parte coinvolta a vario titolo, sottolineando come la trasparenza e la puntualità facciano parte di questa figura. Nel corso dell’appuntamento - a favore degli appartenenti alla categoria, come per ogni altro esperto e professionista - è stato inoltre possibile riportare come la dissertazione delle tematiche - in queste occasioni – consente di superare ogni singola visione grazie a una coralità di vedute che permette a ciascuno di acquisire un vantaggio competitivo aggiuntivo.
Geometra, non solo Superbonus
Al centro dell'intervista rilasciata dal presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli – e riportata oggi dal quotidiano economico – finanziario ITALIA OGGI – viene commentato il risultato delle iscrizioni alle prime classi dell’istituto tecnico CAT (Costruzioni, Ambiente e Territorio) per l’anno scolastico 2023 - 2024
Il vivaio della Categoria questa volta potrà contare su 9.173 potenziali nuove leve (dato rilevato online), mentre erano 8.585 nell’a.s. 2021/2022 e 10.733 nell’a.s. 2022/2023 al termine della procedura di iscrizione (mese di giugno). L’esito è salutato con grande soddisfazione dal presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli, che sul ritrovato appeal della professione mette a disposizione molteplici chiavi di lettura.
Presidente Maurizio Savoncelli, la professione di geometra sembra essere tornata in primo piano nelle scelte degli studenti: tutto merito del Superbonus?
La grande eco dei numeri fatti registrare dall’agevolazione fiscale introdotta dal decreto-legge n. 34/2020 (cosiddetto Rilancio) ha indubbiamente contribuito a rendere evidente il ruolo strategico che svolge il geometra nella filiera edilizia. O meglio, nell’edilizia 4.0, finalizzata a fare dialogare e interagire l’uomo, il costruito e l’ambiente, una “triangolazione” alla quale le persone non sono più disposte a rinunciare, anzi: complice anche la pandemia, il benessere legato al contesto nel quale si vive, inteso nella sua accezione più ampia, è diventato sinonimo di qualità della vita. Ebbene, ciò che a mio avviso sta crescendo nella percezione collettiva è la consapevolezza di quanta parte abbia (e avrà) l’agire professionale del geometra nella sfida della transizione ecologica alla quale è chiamata l’Italia. In tal senso lo sforzo comunicativo, oltre che di orientamento, svolto dai numerosi attori del progetto promosso dalla Fondazione Geometri Italiani “Georientiamoci. Una rotta per l’orientamento” ha pagato, colmando il gap di iscrizioni verificatosi all’indomani dell’entrata in vigore della Riforma Gelmini del 2010, con la quale fu deciso di “sopprimere” l’indicazione (evidentissima rispetto allo sbocco lavorativo) di Istituto Tecnico per Geometri. In estrema sintesi: oggi l’equazione CAT uguale geometra è in buona parte riconosciuta, e i numeri (al netto del calo di circa 130mila studenti nelle classi quale conseguenza dell’inverno demografico italiano) tornano.
Ad oggi, quindi, il contesto di riferimento della professione del geometra è lo scenario di sviluppo disegnato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per il quinquennio 2021-2026.
Il PNRR è il primo riferimento temporale, ma non l’unico: complementare ad esso vi sono l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e la Direttiva UE per le case green: entrambi i percorsi richiedono interventi che non esiterei a definire epocali negli ambiti edilizia e territorio, tradizionalmente considerati “di elezione” per la Categoria e oggi affrontati con un bagaglio di conoscenze e competenze innovative e con un forte upgrade tecnologico. Basti pensare, ad esempio, come l’expertise propria dei geometri in tema di rilevazione, mappatura e monitoraggio del territorio, condotta (come ormai accade) con sistemi di osservazione satellitare, droni, sensoristica da remoto e integrazione di sistemi informativi esistenti, possa essere messa al servizio di processi finalizzati ad individuare e prevedere i rischi causati dai cambiamenti climatici. Tra questi anche la siccità, tema richiamato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del recente viaggio in Kenya, indicando il Mediterraneo come uno dei luoghi maggiormente in pericolo: fondamentale, in tal senso, intervenire per contenere la deforestazione che causa una maggiore erosione del suolo e una minore infiltrazione delle acque. Interventi nei quali il geometra ritrova la sua vocazione autentica di agrimensore e “custode della terra”, ma in versione 4.0.
Il geometra è tra i profili tecnici maggiormente richiesti dal mondo del lavoro per ciò che concerne i processi di riduzione delle emissioni, che dovranno condurre l’Europa a diventare il primo continente climaticamente neutro entro il 2050: uno scenario che già oggi determina una crescita costante del tasso di occupabilità, che probabilmente rappresenta una leva importante nella valutazione del corso di studi da intraprendere da parte di studenti e famiglie.
L’evidenza fattuale di questo trend in ascesa è data dall’incremento costante dei redditi dei geometri professionisti nell’ultimo quinquennio, con il balzo record di oltre il 40% nel 2022. Mi preme sottolineare come il dato economico, lungi dall’essere il solo metro di valutazione del posizionamento di una professione, è comunque un elemento di grande importanza nello scenario attuale nel quale, come denuncia Confprofessioni, tanti giovani laureati e iscritti agli ordini professionali registrano redditi medi che superano di poco i mille euro! Ed è palese che senza un orizzonte di sicurezza economica i giovani sono sempre più indotti a posticipare la scelta di avere un figlio se non proprio di rinunciarvi, alimentando quel processo di declino demografico tanto ignorato quanto preoccupante, perché incide pesantemente sulla sostenibilità del sistema di welfare italiano.
Al fenomeno preoccupante del calo demografico si aggiungono quelli degli expat under 30 (oltre 1,8 milioni, il 33% dei quali laureati) e dei NEET (oltre 3 milioni di giovani che non studiano e non lavorano): in che modo è possibile arginarli?
Rendendo strutturali gli interventi finalizzati ad innalzare i livelli di istruzione e competenze e ridimensionando il gap tra l’offerta formativa e le richieste del mondo del lavoro. Le lauree abilitanti, così come configurate dalla legge 8 novembre 2021, n. 163 “Disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti”, vanno esattamente in questa direzione: semplificando il percorso di abilitazione mediante la coincidenza dell’esame di laurea con l’esame di Stato (a fronte di un tirocinio pratico-valutativo svolto obbligatoriamente durante il percorso accademico), rendono possibile la riduzione dei tempi di inserimento degli iscritti nel mondo del lavoro. Nel novero delle lauree abilitanti vi è anche la L-P01 Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio che abilita alla professione di geometra laureato, e che oggi rappresenta una valida alternativa ai tradizionali percorsi di tirocinio propedeutici all’esame di abilitazione: un percorso accademico fortemente voluto dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, nella consapevolezza che lo studio è la risorsa più importante per ottenere migliori opportunità di lavoro, anche in termini qualitativi.
QUI l’intervista su ITALIA OGGI
Tocca a noi
L’appuntamento è fissato: il 13 e 14 giugno 2023 si ritroveranno a Riccione gli under 35 della categoria. A deciderlo la Commissione Giovani del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati che, senza esitazione alcuna, ha selezionato un titolo ambizioso: “Il futuro che vogliamo”. Non da meno poteva essere l’esplicitazione dell’intento coniugata con il sotto titolo “L’agenda politica e strategica della nuova generazione di geometri”
Non è la prima volta, e proprio per questo motivo non mollano. Dopo le esperienze delle passate occasioni i geometri under 35 sono pronti questa volta a disegnare il futuro che vogliono, confrontandosi sui temi che hanno scelto. Ecco quali sono e le parole che hanno usato per descriverne la loro motivazione.
#innovazione tecnologica
“Rapida, sorprendente, irrefrenabile: è l’innovazione tecnologica, bellezza. Guardata a lungo e con diffidenza, soprattutto con i colleghi di qualche generazione precedente, ha alimentato veri e propri dibattiti tra “apocalittici e integrati”. Nel periodo pandemico ha dimostrato non solo di essere un ausilio imprescindibile per i professionisti, ma ha rappresentato un punto di forza – quando non un vero e proprio spartiacque – tra quanti ancora la ritengono un accessorio e quanti, al contrario, sono in grado di utilizzarla in maniera efficiente ed efficace. E quest’ultimo aspetto lo abbiamo voluto al centro della discussione del Tavolo 1 #innovazione tecnologica, corredato da una serie sotto-temi a corollario focalizzati sull’operatività quotidiana del geometra professionista”.
#sostenibilità ambientale
“La necessità impellente - e non più rinviabile - di porre al centro dell’agire collettivo il paradigma della sostenibilità ambientale modifica profondamente la fisionomia del geometra professionista, chiamato ad assumere un ruolo di primo piano nel settore dell’edilizia 4.0 e della cura del territorio. Al centro della discussione del Tavolo 2 #sostenibilità ambientale era inevitabile la riflessione e il confronto sugli strumenti utili ad acquisire consapevolezza sul tema della transizione ecologica e sulle misure specifiche per realizzarla, finalizzate a limitare il consumo di suolo, a favorire l’economia circolare, a rendere più sostenibile la mobilità urbana, ad incentivare l’uso di materiali naturali o riciclati per le costruzioni, a rendere le abitazioni più efficienti dal punto di vista energetico e di salubrità. Questo il nostro viatico”.
#formazione di qualità
“Nel saggio “La nuova rivoluzione delle macchine”, divenuto ormai un classico della letteratura sul futuro del lavoro, gli autori Andrew McAfee ed Erik Brynjolfsson scrivono: “Non c’è mai stato, nella Storia, un momento migliore per essere un lavoratore con competenze speciali e la giusta formazione: con le tecnologie oggi disponibili, queste persone possono creare e attrarre valore in ogni campo”. Non potevamo restare indifferenti e non cogliere, da un lato, l’esortazione - professionisti in primis - ad aprirsi al cambiamento in atto e acquisire le conoscenze utili a fare evolvere le proprie competenze nell’era digitale; dall’altro l’assunzione di responsabilità da parte di chi disegna l’architettura dei percorsi formativi, a far sì che questi siano autenticamente strategici, ossia “a prova di futuro” per tutti. Ecco perché al centro della discussione del Tavolo 3 #formazione di qualità, il confronto – e le proposte – sulle direttrici lungo le quali deve svilupparsi una formazione autenticamente strategica, si basa sul presidio delle aree professionali innovative”.
#professione4.0
“L’esplosione dello smart working ha reso evidente l’esistenza, in Italia e nella Categoria, di un digital divide di tipo (anche) generazionale, che spinge ad interrogarsi sulla necessità di implementare e rendere strutturale il dialogo, il confronto e l’interazione tra junior e senior. Partendo da questo, la discussione al Tavolo 4 #professione 4.0 l’abbiamo voluta sull’individuazione e la formulazione di proposte capaci di assegnare slancio a processi di collaborazione intergenerazionale, grazie ai quali definire un punto di equilibrio tra la stabilità della tradizione e l’urgenza dell’innovazione. Senza trascurare – ultimo ma non ultimo – il tema della parità di genere”.
I PROTAGONISTI
Mano a mano si presenteranno uno dopo l’altro, per ora hanno il volto, il cuore e il pensiero di Sara Gepponi, referente nazionale della Commissione Giovani. Fra le idee da mettere in campo, e gli impegni professionali, non avrebbe solo bisogno di spostare le lancette in avanti come per l’ora legale: dovrebbe editare un doppio calendario.
A fine maggio sarà in Florida, e più precisamente a Orlando, insieme ad altri coetanei a esporre il proprio paper nell’ambito della FIG – International Federation Surveyors, una opportunità sostenuta dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati. E per Riccione è già pronta: “Molti giovani non intraprendono per la complessità della gestione fiscale: benché comprensibile non è una ragione valida. Abbiamo le porte aperte sul domani: la decarbonizzazione del parco immobiliare e la direttiva per l’edilizia green sono solo due fra le prossime sfide. Cosa aspettiamo?”
E con lo stesso tono è pronta ad ammonire i colleghi più esperti: “Una cosa è certa: noi dobbiamo imparare a dialogare con le generazioni precedenti e, per converso, i senior dovranno iniziare a non impiegare i tirocinanti per fare le fotocopie. Se poi la junior è donna, capita molto spesso che entrambi escano da questa esperienza come due mondi che hanno ruotato su orbite diverse, senza incontrarsi: un vero peccato”.
LE COORDINATE
Rivolto ai circa 12mila geometri professionisti under 35 iscritti all’Albo (il 10% del totale), questo incontro si inserisce all’interno di #GEOfactory Laboratorio di idee under 35, il contenitore di iniziative rivolte ai giovani professionisti creato nel 2019 dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, con l’intento di stimolare i giovani e affiancarli nell’avvio di un dialogo ampio e costruttivo su temi cruciali dei prossimi decenni, come la crescita economica, sociale e culturale della Categoria.
Il format prevede due giorni di confronto partecipato (con il metodo OST, Open Space Technology, da loro già sperimentato in precedenza, in vista del Congresso del 2019) che si svolgeranno, dal 13 al 14 giugno 2023, a Riccione.
330 anni dal terremoto della Sicilia Orientale
All’appuntamento organizzato da ANCE CATANIA, le rappresentanze territoriali degli architetti, ingegneri, geometri e geologi, insieme al Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Catania, hanno partecipato per il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati il vice presidente Ezio Piantedosi e il consigliere Paolo Nicolosi
Sono ben 200 i comuni siciliani senza un piano di Protezione Civile per la sicurezza: uno fra i dati di più rilievo dell’incontro che si è tenuto a Catania, in occasione della ricorrenza dei 330 anni dal terremoto della Sicilia Orientale. E ancora: su 100 scuole solo 24 hanno una struttura antisismica. Sono alcuni fra i dati più rilevanti che descrivono “una Sicilia dal costruito vetusto, che in caso di terremoti e calamità naturali presenta un rischio elevato per le vite umane”, come dichiara lo stesso Nello Musumeci, Ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare, con un passato alla presidenza della Regione Sicilia.
“Grazie al PNRR e al Fondo Sviluppo e Coesione sono stati stanziati quasi 4 miliardi di euro per la prevenzione da destinare a Regioni ed Enti locali - spiega il ministro - il dialogo con i professionisti tecnici e gli altri rappresentanti della filiera delle costruzioni è indubbiamente utile, al fine di analizzare lo scenario che Governo vuole delineare per garantire la sicurezza”.
LA MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO
I protagonisti della tavola rotonda hanno chiesto norme chiare e la semplificazione delle procedure. A ribadirlo, fra gli altri aspetti, Ezio Piantedosi (vice presidente Consiglio Nazionale Geometri), Giovan Battista Perciaccante (vice presidente Ance), Angelo Domenico Perrini (presidente Consiglio Nazionale Ingegneri), Francesco Miceli (presidente Consiglio Nazionale Architetti P.P.C.) e Filippo Cappotto (vice presidente Consiglio Nazionale Geologi), che si sono fatti portavoce delle istanze e delle criticità del territorio siciliano e, in particolar modo della realtà catanese, ancora priva di un piano urbanistico dopo 60 anni e con una forte necessità di rigenerazione e riqualificazione urbana.
La necessità della messa in sicurezza del costruito, ancora prima dei lavori di efficientamento energetico, è inoltre stato il punto cardine degli interventi di Rosario Fresta (presidente Ance Catania), Mauro Scaccianoce (presidente Ordine Ingegneri Catania), Sebastian Carlo Greco (presidente Ordine Architetti PPC Catania), Agatino Spoto (presidente Collegio dei Geometri Catania), Mauro Corrao (presidente Ordine Regionale dei Geologi) e Matteo Ignaccolo (direttore del DICAr).
Esponente della Rete Professioni Tecnici e presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gaetano Galvagno, non ha mancato di sottolineare “l’importanza di un percorso di messa in sicurezza per il futuro nostro e dei nostri figli”. Al termine sono intervenuti sia l’assessore della Regione Sicilia al Territorio e all’Ambiente Elena Pagana, in merito alla collaborazione passata con l’attuale Ministro, allora presidente dell’ente di governo a statuto speciale dell’isola, precisando che “sarà nostra cura - ha assicurato - rendere oggi ancor più efficace”, e il Sindaco di Sant’Agata Li Battiati Marco Rubino, che ha voluto ricordare “le possibilità offerte in questo ambito dai fondi europei”.
IL CODICE DELLA PROTEZIONE CIVILE
A sottolineare la centralità del contributo specialistico di STN – Struttura Tecnica Nazionale – resa possibile dall’esperienza sinergica delle categorie professionali degli ingegneri, architetti, geometri e geologi, è stato il vice presidente CNGeGL Ezio Piantedosi che ha sollecitato altresì il necessario aggiornamento del codice della Protezione Civile. “Un processo di evoluzione atto a favorire un apporto ulteriore nell’indispensabile rete di interventi finora sostenuta dal volontariato, una scelta che si inserirebbe in un quadro più ampio, a completamento dell’impegno delle risorse impiegate, alle quali è stata dedicata grande attenzione per la formazione e la crescita culturale. Il risultato atteso è il totale ribaltamento del paradigma territoriale verso la mitigazione dei rischi e la prevenzione del territorio come consapevolezza portante di un soggetto che è e vuole divenire sempre più il riferimento della PA e della collettività”.
LA STORIA
I terremoti dal 1963 a oggi: magnitudo 7.3, magnitudo 7.1 e magnitudo 6.4, sono i valori dei terremoti più devastanti registrati negli ulti 330 anni in Sicilia orientale, rispettivamente nel 1963, 1908 e 1968. Oltre 140mila le vittime, ben 70 le città distrutte, di cui 17 ricostruite in siti differenti. Questi i numeri illustrati durante le relazioni di Raffaele Azzaro (responsabile Unità Pericolosità sismica INGV CT), Salvatore Cocina (direttore generale Protezione Civile Regione Sicilia) e Ivo Caliò (Ordinario Scienza delle Costruzioni DICAR UniCT). Da questi interventi emerge un ulteriore dato significativo e delicato per Catania: gran parte degli edifici potrebbe crollare in caso di un forte movimento tellurico. La città etnea è stata dichiarata zona sismica con un apposito regolamento solo nel 1981, motivo per cui le costruzioni antecedenti a questa data non hanno seguito specifiche regole di sicurezza. A differenza di quanto successo a Messina, che ha cambiato approccio a seguito del sisma del 1908.
QUI il programma
CNGeGL e Tecnoborsa insieme per la formazione
Avrà inizio il 15 marzo la prima sessione del corso di formazione ”Standard di Valutazione immobiliare”.
L’iniziativa è sostenuta dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati che ha rilasciato il proprio patrocinio istituzionale all’aggiornamento professionale di Tecnoborsa, l’organizzazione del sistema delle Camere di Commercio per lo sviluppo e la regolazione dell’economia immobiliare.
Il programma e la presentazione dei relativi corsi, unitamente alle modalità di iscrizione e ai dettagli per la partecipazione, sono consultabili: clicca QUI.
Fra i docenti, il consigliere CNGeGL Livio Spinelli.
INSIEME, ONLINE
Pronto il nuovo sito del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati che vuole congiungere l’impegno istituzionale alle esigenze quotidiane dei liberi professionisti.
“Abbiamo rinnovato la nostra identità web e la direzione intrapresa è stata una: riunire in un solo indirizzo online le informazioni relative alle attività svolte dal Consiglio e i contenuti a disposizione degli iscritti. È stato un passo necessario, a cui lavoravamo da tempo. Si tratta di un punto fermo e non di arrivo, che permetterà uno slancio ulteriore: le esperienze professionali e il racconto dai territori, le storie dei giovani che frequentano il corso di laurea e delle donne geometra che rivestono un ruolo dirigenziale nella categoria, ci accompagneranno presto in questa dimensione che ha la possibilità esclusiva di accomunarci”.
Così Maurizio Savoncelli, presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, ha delineato la scelta di fondo che ha motivato lo sviluppo di un nuovo sito istituzionale, che presenta funzionalità aggiuntive e una riformulazione ampia dei contenuti, con lo scopo di informare e comunicare ancor più esaustivamente sulle iniziative e le attività istituzionali. In sintesi: una connotazione improntata all’accessibilità dei contributi e alla trasparenza dell’operato.
Utile per orientarsi nella navigazione e per presentare efficacemente l’identità, la versatilità e le diverse opzioni della nuova infrastruttura, nel seguente elenco essenziale trovano posto le nuove aree, pagine e sezioni:
- Il Consiglio - più che di una, dovremmo correttamente parlare di una serie di nuove pagine prima non esistenti. Oltre alla consueta presentazione del proprio profilo, per ciascun componente del Consiglio è stata infatti aggiunta una pagina che offre una serie di possibilità in più per dare risalto all’impegno svolto: le sezioni a disposizione possono ospitare foto, video, notizie, interventi e pubblicazioni. Il concept appositamente ideato richiama a un “diario digitale”, in cui voltare pagina e riportare nuovi contenuti;
- Attività istituzionali - è una nuova area che si traduce subito in una opportunità: la sua impostazione, infatti, consente la possibilità di raccontare in un unico spazio le iniziative svolte, giorno dopo giorno, dal Consiglio nazionale, come le audizioni, gli incontri pubblici, la sinergia con RPT e gli obiettivi raggiunti nell’interesse della categoria, gli appuntamenti in agenda, le presentazioni e altro ancora;
- Attività internazionali – è una nuova area cui viene ora assegnata una collocazione di primo piano, successiva alle attività istituzionali; viene riorganizzata anche nei contenuti e nella funzionalità: ospita news e un’agenda totalmente dedicate;
- Assemblea dei Presidenti – è un nuovo spazio all’interno della pagina dei Collegi, in cui i referenti delle rappresentanze territoriali potranno trovare le presentazioni o altra documentazione relativa all’ultima Assemblea dei Presidenti;
- I Progetti – in queste nuove pagine trovano respiro le azioni fortemente volute dal Consiglio nazionale per valorizzare la figura del geometra, per rispondere alle aspettative degli iscritti, per espletare le finalità e i compititi istituzionali;
- Le Commissioni interne, i Gruppi di lavoro esterni, i Tavoli di lavoro esterni – nuove pagine che mettono in evidenza la poliedricità della presenza complessiva dei rappresentanti della categoria e la necessaria operosità per il conseguimento dei risultati, oltre a una partecipazione attiva della dirigenza negli ambiti istituzionali e professionali;
- La Laurea - uno spazio dedicato al percorso accademico della Laurea in “Professioni Tecniche per l’edilizia e il territorio” e, soprattutto, alla riforma del percorso di accesso alla professione di geometra e geometra laureato;
- Il Geometra e il Geometra Laureato - è la nuova area che nasce dalla precedente denominata “La Professione”, ampliandone l’orizzonte concettuale fin dalla denominazione; oltre al codice deontologico, agli standard di qualità, a come diventare geometra, quali sezioni già avviate, trovano qui ospitalità una descrizione più aggiornata della figura del geometra e del geometra laureato;
- Opportunità e Convenzioni – collocate nell’area “Il Geometra e il Geometra Laureato” e sotto la voce “La Professione” sono riportate queste due nuove sottosezioni denominate Opportunità e Convenzioni; nella prima sono pubblicati gli accordi e le intese raggiunte, di volta in volta, dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati con la finalità di favorire l’esercizio della libera professione del geometra. Nella seconda, invece, sono elencate le convenzioni siglate dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati per sostenere le professionalità dei geometri liberi professionisti.
- Esperti -una nuova sezione che accoglie gli elenchi dei geometri iscritti negli elenchi speciali antincendio, gas radon e REV.
Consultabile da mobile grazie alla funzione responsive, il nuovo sito mantiene l’indirizzo www.cng.it ed è online dall’8/3/2023
Dal Morandi al San Giorgio: gli aspetti tecnici di una ricostruzione e il desiderio di riscatto di una società civile
La storia del ponte sul Polcevera: dalla sua costruzione, avvenuta tra il 1963 e il 1967, al drammatico crollo strutturale del 2018, alle opere di demolizione e, infine, alla ricostruzione del viadotto Genova - San Giorgio. Questa l’iniziativa ideata e organizzata dal Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Genova, che si è tenuta oggi nell’aula magna dell’ente di categoria
All’incontro hanno partecipato Maurizio Savoncelli, presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, Marco Scajola, Assessore Urbanistica della Regione Liguria, Marco Bucci, Sindaco del Comune Genova e Giorgio Roth, Preside Scuola Politecnica Università̀ degli Studi di Genova. Paolo Ghigliotti, presidente del Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Genova, darà inizio e dirigerà i lavori.
Erano presenti e sono intervenuti: Domenico Sguerso, DICCA – Scuola Politecnica Università degli Studi di Genova Laboratorio di Geodesia, Geomatica e GIS, che ha trattato: Le metodologie di rilievo utilizzate per documentare lo stato dei luoghi interessati dal crollo del Ponte Morandi; Francesco Poma, Webuild S.p.A.- Direttore del progetto “Ponte Genova San Giorgio”: Le fasi della costruzione del Ponte San Giorgio. Maurizio Michelini, Responsabile Unico del Procedimento per l'appalto di costruzione del Ponte Genova San Giorgio.
Il presidente Maurizio Savoncelli ha così introdotto la giornata: “Il Consiglio nazionale affianca sempre i collegi e, in particolare, quello di Genova, sempre promotore di una forte e sinergica collaborazione con le istituzioni: relazioni finalizzate alla migliore gestione e manutenzione delle infrastrutture e del territorio, un volano per lo sviluppo sociale, economico e sostenibile a beneficio delle prossime generazioni e del Paese”.
L’assessore all’Urbanistica del comune di Genova Mario Mascia ha dichiarato: “L’apporto degli ordini professionali è stato fondamentale per vincere la grande sfida della ricostruzione del nuovo Ponte San Giorgio dopo l’immane tragedia del crollo del Morandi, un lavoro di squadra fortemente voluto dal sindaco Bucci da cui è nato il ‘modello Genova’ che ha portato la nostra città all’attenzione internazionale. Di questa esperienza portiamo avanti ancora il metodo nel nostro quotidiano impegno a partire dai grandi progetti di rigenerazione urbana e di trasformazione urbanistica: in questo senso, proprio su input del sindaco Bucci, abbiamo attivato la conferenza permanente per l’edilizia che ogni primo mercoledì del mese riunisce tutti i rappresentanti delle categorie per condividere ed efficientare i processi che riguardano questo ambito”.
“Un focus tecnico sull’evoluzione dal Morandi al San Giorgio - così il presidente Paolo Ghigliotti - rivolto ai professionisti sia per un corretto inquadramento delle complesse metodologie di rilievo sia per quanto attiene all’aspetto di aggiudicazione ed alla esecuzione dell’appalto comunemente noto come Modello Genova”.
"La costruzione del ponte San Giorgio, dopo la tragedia del crollo del Morandi, ha segnato un passaggio importante nella vita di Genova, sia dal punto di vista urbanistico che sociale – dichiara l'assessore all'Urbanistica Marco Scajola – Ripercorrere questa storia è di fondamentale importanza per la memoria di tutta la comunità, che ha dimostrato la grande forza e il coraggio dei liguri, oltre a rappresentare un capitolo di grande interesse per l'architettura, l'ingegneria e l'urbanistica".
Il ponte rappresenta oggi una testimonianza unica di come sia possibile affrontare e superare un evento così traumatico, dare vita a una grande occasione di rinascita e di riscatto, unendo in un unico grande sforzo le abilità tecniche e ingegneristiche delle aziende e dei professionisti alla tenacia e la capacità dei cittadini genovesi.
Nel corso dell’appuntamento è stato presentato un breve documentario durante il quale sono state proiettate immagini di repertorio riguardanti l’idea dalla quale è scaturito il progetto del primo ponte illustrata dallo stesso ingegner Morandi, la realizzazione e l’inaugurazione avvenuta nel 1967, il momento del crollo, lo smantellamento e la demolizione della porzione di ponte ancora in essere, infine, la ricostruzione e l’inaugurazione del nuovo viadotto avvenuta il 3 agosto 2020.
QUI la galleria fotografica
In aumento le iscrizioni al CAT per l’a.s. 2023/2024
Dopo l’annuncio del Ministero dell’Istruzione e del Merito sui primi risultati relativi alle iscrizioni per la scuola secondaria superiore all’anno scolastico 2023/2024, il quotidiano economico - finanziario ITALIA OGGI riporta in evidenza un focus sugli istituti tecnici CAT..
Ancora in crescita le iscrizioni online alle classi prime dell’istituto tecnico, settore Tecnologico, indirizzo Costruzione, Ambiente e Territorio (CAT) per l’anno scolastico 2023/2024: 9.173, a fronte degli 8.731 dello scorso anno. Un incremento (del 5,06%) in linea con quello fatto registrare a livello nazionale dagli istituti tecnici, scelti da un ragazzo su tre: le iscrizioni passano dal 30,7% di un anno fa al 30,9% di quest’anno.
A riguardo, ha espresso soddisfazione il presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati Maurizio Savoncelli: “La pandemia da Covid 19 e le conseguenze del conflitto russo–ucraino hanno portato all’attenzione dell’opinione pubblica temi di grande rilevanza strategica quali la sostenibilità ambientale, l’efficientamento energetico, l’economia circolare e la salubrità degli ambienti indoor. In tutti questi ambiti il livello di occupabilità del geometra professionista è molto elevato, in virtù del suo profilo di tecnico intermedio qualificato: una valutazione che riteniamo possa essere alla base della scelta compiuta da un cospicuo numero di studenti e famiglie”.
QUI l’articolo di Italia Oggi.
Una regìa condivisa per la Categoria
Al centro dell'odierna intervista rilasciata dal presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli – e riportata dal quotidiano economico – finanziario ITALIA OGGI in edicola questa mattina – viene delineata la partecipazione dei vertici dei 110 Collegi territoriali italiani, in occasione dell’ultima Assemblea dei Presidenti di categoria
“Un confronto ampio e approfondito sui temi che interessano in maniera diretta la Categoria è un contributo essenziale allo sviluppo di una visione comune di futuro”. Con queste parole il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli ha tratteggiato l’assise che si è tenuta a Roma, il 15 e il 16 febbraio 2023 (QUI la news di annuncio).
Dalle colonne della sua intervista è possibile approfondire l’iniziativa del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati e comprendere fino in fondo gli obiettivi sfidanti e il metodo prescelto per raggiungere insieme lo scopo: analizzare le dinamiche economiche, sociali e demografiche di ciascun territorio, al fine di identificare linee di azione specifiche per la valorizzazione della professione, con l’intento di lavorare al più appropriato posizionamento del geometra nell’epoca della transizione ecologica e digitale.
Presidente Maurizio Savoncelli, entriamo nello specifico dei temi di interesse della Categoria, oggetto di discussione nei tavoli OST: in che modo sono emersi?
I sei macro argomenti che hanno dato origine ad altrettanti tavoli di lavoro (cfr. il box ), altro non sono che la clusterizzazione dei molteplici temi di discussione proposti direttamente dai consigli direttivi dei Collegi territoriali e delle Consulte regionali, emersi nel corso di specifiche sessioni di lavoro. E sono, evidentemente, temi strategici per il posizionamento della Categoria negli ambiti professionali e sociali di riferimento, rispetto ai quali il Consiglio Nazionale è chiamato a prendere decisioni in virtù del suo status di corpo intermedio: da qui l’importanza fondamentale degli input provenienti dalla base, soprattutto se legittimati da un confronto apertamente finalizzato a fare emergere e sviluppare proposte concrete e realizzabili, da portare all’attenzione del Consiglio Nazionale.
Posto che queste proposte saranno riepilogate e strutturate in forma analitica in un report in fase di elaborazione, quali sono stati a suo avviso gli argomenti portanti della discussione, nella sua dimensione complessiva?
Più che di argomenti portanti parlerei di argomenti trasversali, che sono la formazione professionale, l’orientamento scolastico e la comunicazione. La formazione alla quale si fa riferimento è quella finalizzata ad innovare in chiave tecnologica e digitale le conoscenze e le competenze proprie del geometra, con il duplice obiettivo di fornire una consulenza di altissimo livello alla committenza e di proporsi alle pubbliche amministrazioni come soggetti qualificati per cooperare alla realizzazione dei progetti “messi a terra” con i fondi del PNRR, soprattutto in relazione alla transizione ecologica e digitale. L’orientamento scolastico riguarda tanto i percorsi in entrata, ossia in direzione CAT (istituto tecnico, settore tecnologico “Costruzione, Ambiente e Territorio”), quanto i percorsi in uscita, che abilitano alla professione di geometra: il tirocinio o il conseguimento della laurea triennale professionalizzate e abilitante “Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio” (in classe L-P01). Infine la comunicazione, intesa come mix di servizi e strumenti (marketing, pubblicità, eventi, eccetera) finalizzati a dare visibilità alle numerose sfaccettature della professione del geometra lungo un ideale continuum che va dalle più note e tradizionali, come ad esempio quelle che rimandano all’ambito catastale, a quelle ancora da scoprire, che rimandano ad esempio all’ampia area del project management.
Rispetto a questi temi trasversali, quali sono le proposte avanzate dai partecipanti ai tavoli di lavoro e gli obiettivi che si intendono raggiungere?
In estrema sintesi: l’organizzazione di una regia comune, grazie alla quale diffondere e rendere operative a livello nazionale le tante buone prassi diffuse sul territorio, purtroppo ancora a macchia di leopardo; l’istituzione di un comitato tecnico-scientifico che operi prevalentemente nella direzione di analizzare le dinamiche economiche, sociali e demografiche proprie di ciascun territorio, al fine di identificare linee di azione specifiche per la valorizzazione della professione. Con un obiettivo, condiviso da tutti: lavorare al più appropriato posizionamento del geometra nell’epoca della transizione ecologica e digitale.
QUI la pagina di ITALIA OGGI
Il “Geometra 2030” a Lecce
Si è tenuto a Lecce, il 24 febbraio 2023, l’appuntamento dedicato alla sostenibilità ambientale e alla presentazione del progetto “Geometra 2030” del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, curato dal consigliere CNGeGL Pietro Lucchesi.
Nel corso dell’appuntamento si sono tenuti gli interventi del Ministro per gli Affari Europei, Il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR Raffaele Fitto, del presidente del Collegio Geometri di Lecce Luigi Ratano, del presidente del Comitato Geometri e Geometri Laureati di Puglia Cosimo De Troia, del consigliere CNGeGL Antonio Acquaviva e per la Cassa Geometri del vice presidente del Collegio Geometri di Bari Francesca Muolo.
Le parole del presidente del Collegio Geometri di Lecce Luigi Ratano hanno messo in chiaro la situazione: “i professionisti che operano nell’edilizia sono oggi nel caos più totale, a causa del quadro frastagliato di interventi normativi, a carattere nazionale e regionale, che creano problemi enormi al lavoro di tutti i tecnici e di conseguenza ai cittadini. E con la direttiva dell’Unione Europea sull’efficientamento energetico - aggiunge - la situazione si complica ancor di più".
“La nostra posizione sul testo di questa direttiva è molto critica – ha risposto il Ministro Raffaele Fitto - e sono già in corso i dialoghi con Bruxelles per evidenziare che il patrimonio edilizio italiano non è come quello danese”.
Il documento presentato per l’occasione elenca cinque richieste della categoria dei geometri:
1.l’apertura di un tavolo di confronto con gli ordini professionali, la Rete delle professioni tecniche e le associazioni di categoria per mettere in evidenza le difficoltà;
2.un prolungamento delle tempistiche di intervento per venire incontro alla capacità di spesa dei cittadini (e alla crisi);
3.una semplificazione delle procedure amministrative per gli interventi di riqualificazione energetica;
4.perseguire anche in sede europea l’individuazione di misure e incentivi necessari;
5.rafforzare la comunicazione sui temi dell’efficienza energetica.
“Riteniamo necessario accelerare e semplificare le procedure connesse all’attuazione dei progetti del PNRR che interessano migliaia di tecnici ed imprese - - ha concluso Luigi Ratano - al Governo e al mondo politico chiediamo di metterci in condizione di lavorare bene per raggiungere gli obiettivi richiesti”. Dal Ministro Raffaele Fitto la promessa di farsi carico delle questioni sollevate, anche se la strada è lunga e sul Superbonus la partita non si gioca solo al tavolo del governo.
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QUI il programma.
Felice Monaco, nuovo coordinatore della Struttura Tecnica Nazionale
Cambio al vertice per la Struttura Tecnica Nazionale, l’organismo costituito nel 2020 che coinvolge le professioni tecniche a supporto del Dipartimento della Protezione Civile. Per il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati erano presenti il presidente Maurizio Savoncelli e il vice presidente Ezio Piantedosi
Felice Antonio Monaco, consigliere del Consiglio Nazionale Ingegneri, è stato nominato all’unanimità nuovo Coordinatore della Struttura Tecnica Nazionale. Il cambio al vertice dell’organismo, costituito nel 2020 dalle professioni tecniche a supporto del Dipartimento della Protezione Civile, è avvenuto alla presenza di Fabrizio Curcio, Capo Dipartimento della Protezione Civile, e di Armando Zambrano, il Coordinatore uscente che ha lasciato il testimone al collega.
“Lascio una STN che raccoglie sotto un’unica sigla 7 professioni ordinistiche tecniche e che mette a disposizione della Protezione Civile 6500 agibilitatori volontari di grande preparazione e competenza – ha detto Armando Zambrano - ancora una volta le professioni ordinistiche hanno saputo dare prova di forte solidarietà, unita ad efficienza e concretezza, mettendo a sistema in un unico organismo le donne e gli uomini dei propri Ordini e Collegi”.
“Ringrazio del lavoro svolto il Presidente Coordinatore e i presenti per la fiducia accordata. Il mio impegno sarà quello di sviluppare quanto fatto finora dalla Struttura Tecnica Nazionale. Sicuramente continueremo a offrire il supporto delle professioni ordinistiche tecniche italiane al Dipartimento della Protezione civile, sia a livello nazionale che a livello di strutture regionali”. Sono state, invece, le parole di Felice Monaco.
Nel corso dell’incontro è intervenuta Sabrina Diamanti, presidente CONAF (Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali): “oggi anche il mondo dei dottori agronomi e dei dottori forestali entra a far parte della Struttura Tecnica Nazionale, aggiungendo un punto di vista a quello delle altre professioni tecniche. Come ha giustamente sottolineato il Capo Dipartimento, le emergenze da affrontare crescono in numero e varietà: oggi si parla sempre più spesso di criticità quali la siccità o il dissesto idrogeologico. C’è il bisogno di ridurre la vulnerabilità di questo Paese con uno sguardo ampio e complesso. Le professioni tecniche possono contribuire attivamente alla salvaguardia del Paese, nelle emergenze ma soprattutto nella fase di prevenzione. E, da oggi, anche con il contributo di agronomi e forestali.”
Durante l’incontro, infine, il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, ha più volte sottolineato "l’importanza di avere un una struttura di riferimento con cui mettersi in relazione, soprattutto nei momenti di emergenza. Un’interlocuzione che ha un segno distintivo: il riconoscersi in un gruppo mantenendo le specificità delle diverse professioni tecniche e arricchendo, così, la proposta collaborativa a disposizione del Dipartimento".
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QUI il comunicato stampa
Parte il laboratorio BIM per la laurea LP01
Al via il primo laboratorio BIM in Liguria, parte dall’istituto Gastaldi Abba che rientra nel percorso di laurea LP01 con l'Università di Genova
All’iniziativa erano presenti Donatella Banfi, direttrice amministrativa dell'istituto, Domenico Sguerso, docente e coordinatore del corso per UNIGE, Paolo Ghigliotti, presidente del Collegio Provinciale dei Geometri di Genova, e Livio Rimassa, professore del laboratorio. Si tratta della prima sinergia in Liguria tra l’Università, l’istituto tecnico CAT, Costruzioni Ambiente e Territorio, e il Collegio Provinciale dei Geometri.
"L’insieme rappresenta, a Genova e in tutta la regione, il cuore del nuovo percorso di laurea - ha dichiarato Paolo Ghigliotti, presidente del Collegio provinciale dei Geometri di Genova - è un'esperienza di cui siamo particolarmente orgogliosi, una collaborazione tra enti che si ripeterà ora nel prosieguo del corso con gli altri CAT regionali".
Un ringraziamento speciale va alla dirigente, professoressa Elena Casarosa, per la disponibilità dimostrata e alla dottoressa Donatella Banfi per l'accoglienza riservata.
Superbonus, le proposte dei Geometri
Promossa dall’On.le Erica Mazzetti e organizzata da Radio Parlamentare, alla conferenza stampa che si è tenuta oggi alla Camera dei Deputati erano presenti l’On. Andrea de Bertoldi (FdI), relatore del dl 11/23 sulla cessione dei crediti incardinato nella Commissione Finanze, l’On. Luca Squeri (FI) e l’on. Roberto Pella (FI). Al dibattito ha partecipato Maurizio Savoncelli, presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati (CNGeGL), mentre in sala era presente il suo consiglio
“Nei prossimi 10/15 anni sarà necessario per il nostro Paese puntare a questo: interventi con criteri premiali che permettano la riqualificazione e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico e privato, avviando una rigenerazione complessiva dei quartieri che si possa connotare anche per gli interventi e le opere di interesse pubblico. Un percorso virtuoso in cui si inserisce agilmente la direttiva europea sulle case green e permette di portare avanti scelte e soluzioni per la tutela dell’ambiente.”
Queste le parole del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli, che ha sottolineato l’importanza di una norma transitoria e non solo, che metta in salvo le criticità che si sono create all’indomani dell’ultimo decreto legge che ha sospeso la cessione dei crediti e lo sconto in fattura.
“Ci sono valutazioni di carattere demografico, economico, sociale e ambientale che motivano quanto finora proposto al Governo dagli attori del tavolo tecnico. Facendo parte della Rete Professioni Tecniche - ha spiegato - sosteniamo le ipotesi finora enunciate e riteniamo sia doveroso continuare a sostenere coloro che non hanno la capienza per realizzare questi interventi, con l’unico scopo di favorire un processo che si qualifica per l’impronta ecologica: in pochi mesi con gli interventi attuati sono state ridotte le emissioni di C02 nell’atmosfera per 1,62 milioni di tonnellate. Un risultato di tutto rispetto verso i 70 milioni di tonnellate che restano da contenere, cui si aggiunge il contenimento della spesa energetica per 964 euro annui di risparmio in bolletta (fonte dati: Nomisma)".
"Una volta superate le criticità - ha concluso - aggiungiamo l’opportunità di far confluire le esigenze del nostro Paese in un nuovo grande progetto strutturale, che sia definito nel giro dei prossimi 5 mesi e non richieda interruzioni, variazioni e modifiche, nuove interpretazioni che possano continuare a generare confusione e aumento dei costi dei materiali e della manodopera per i tempi inadeguati”.
QUI la diretta della conferenza stampa
Idealista News intervista il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli
La direttiva Energy Performance of Buildings Directive (Epbd) inserita all’interno del pacchetto “Fit For 55”, la cosiddetta direttiva europea sulle case green, e la decisione del Governo di fermare la cessione del credito e lo sconto in fattura per i bonus edilizi, hanno infiammato il dibattito pubblico
Per approfondire il tema della direttiva Ue sull’efficientamento energetico degli edifici, Idealista/News ha interpellato il presidente CNGeGL, Maurizio Savoncelli, che ha spiegato: “Se affrontata in tempi appropriati e con gli strumenti adeguati, questa direttiva può e, soprattutto, deve rappresentare un’opportunità”. Aggiungendo: “Per raggiungere obiettivi così sfidanti sarà necessario ripensare completamente al sistema degli incentivi in Italia. All’indomani dell’ultimo decreto sullo stop alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura – attualmente in fase di emendamento e definizione - ci auguriamo che sia questa l’occasione giusta per avviare una vera e propria revisione di tali strumenti”.
A seguire, l’intervista integrale.
D.IL 9 FEBBRAIO 2023 LA COMMISSIONE INDUSTRIA, RICERCA ED ENERGIA DEL PARLAMENTO EUROPEO HA DATO IL PRIMO VIA LIBERA ALLA DIRETTIVA ENERGY PERFORMANCE OF BUILDINGS DIRECTIVE (EPBD) INSERITA ALL’INTERNO DEL PACCHETTO “FIT FOR 55”. QUAL È IL SUO GIUDIZIO?
Si tratta di un percorso collettivo ineludibile e non più rinviabile, che rientra pienamente fra le strategie globali messe in atto dai Governi europei. Oltre a una considerazione di tipo generale, è opportuno sottolineare che questo cammino nel nostro Paese deve essere comunque intrapreso, in ragione dell’obsolescenza del nostro patrimonio immobiliare, un aspetto che determina il gap di inefficienza energetica dovuto, in larga parte, alla vetustà delle infrastrutture.
D.A VOSTRO PARERE, QUESTA DIRETTIVA COMPORTA PIÙ RISCHI O PIÙ OPPORTUNITÀ?
Se affrontata in tempi appropriati e con gli strumenti adeguati, questa direttiva può e, soprattutto, deve rappresentare un’opportunità. È un passo importante verso la decarbonizzazione del patrimonio immobiliare degli stati membri, che assegna, in particolare, uno slancio alla filiera delle costruzioni, considerata fra gli ambiti produttivi con le emissioni più climalteranti.
Non solo, questa iniziativa comporterà interventi di riqualificazione energetica, di ristrutturazione e rigenerazione urbana degli edifici per giungere complessivamente a un miglioramento della classe energetica richiesto dall’Europa e, come precisato nel corso di un mio recente intervento al workshop delle categorie tecniche a Bruxelles sul piano “Fit for 55%”, si tratterà di un’azione a tutto tondo sul nostro ecosistema, che potrebbe includere la sicurezza e la salubrità degli edifici congiuntamente all’efficientamento energetico degli immobili.
D.SONO DA PIÙ PARTI STATE EVIDENZIATE LE CRITICITÀ A QUESTA DIRETTIVA, LE DIFFICOLTÀ DI PROCEDERE AI SALTI DI CLASSE ENERGETICA NEI TEMPI PREVISTI, VISTI I COSTI E LA QUANTITÀ DI IMMOBILI DA EFFICIENTARE NEL NOSTRO PAESE. QUAL È LA SUA OPINIONE?
È un percorso straordinario, di natura epocale che, in considerazione delle specifiche condizioni del patrimonio abitativo a livello nazionale, potrebbe ricorrere alle risorse comunitarie del Recovery Fund, del Fondo di Coesione e del Fondo Sociale per il clima. E per raggiungere obiettivi così sfidanti sarà necessario ripensare completamente al sistema degli incentivi in Italia.
All’indomani dell’ultimo decreto sullo stop alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura – attualmente in fase di emendamento e definizione - ci auguriamo che sia questa l’occasione giusta per avviare una vera e propria revisione di tali strumenti, affinché possano essere finalmente inquadrati quali misure strutturali con lo scopo di assegnare alla programmazione degli interventi una auspicabile stabilità, una prerogativa essenziale che, come hanno dimostrato i fatti, non può mancare in futuro.
D.QUESTA DIRETTIVA RICHIEDE UN INTERVENTO DA PARTE DELLE ISTITUZIONI NAZIONALI ED EUROPEE? SE SÌ, DI CHE TIPO? (INCENTIVI FISCALI, FINANZIAMENTI, ETC…)
Nel corso dei successivi passaggi istituzionali che ogni Stato membro - in relazione a quanto stabilito dalla Commissione Industria, Ricerca ed Energia - perfezionerà ora con il Parlamento, il Consiglio e la Commissione stessa, sarà importante che siano prese in considerazione le tipicità dell’Italia. Non potrà sfuggire all’attenzione dei componenti del trilogo l’unicità del nostro patrimonio artistico e culturale, insieme alla valutazione delle caratteristiche delle nostre realtà urbane, come le periferie e le aree rurali.
A questo proposito, citiamo l’edilizia sociale residenziale: ci sono interi quartieri, frazioni e agglomerati di unità abitative che hanno bisogno di contenere l’impiego delle risorse per l’efficientamento. Ed è qui, che l’intervento andrebbe attuato con un termine almeno decennale. In tale ipotesi - che si pone come un’alternativa agli attuali incentivi fiscali – e prende spunto dal modello dei finanziamenti a fondo perduto, facciamo riferimento agli impegni di spesa in precedenza erogati dagli enti pubblici e adottati per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Una scelta che permetterebbe ancora oggi all’amministratore comunale di orientare nel migliore dei modi le risorse necessarie per risolvere i problemi strutturali del proprio territorio. Del resto, non possiamo ritenere che la transizione ecologica sia totalmente a carico del cittadino, senza considerare che l’efficientamento energetico debba invece assumere la debita connotazione di un’azione sociale.
Nella stessa direzione, infine, si orienta la nostra ultima considerazione: per sua natura la direttiva si dovrebbe inserire in una progettualità complessiva che esula dall’effetto generato al singolo fabbricato e si contestualizzerebbe in una ottica complessiva tale da richiamare l’interesse pubblico, giustificandone il richiamo con la specificità degli interventi.
QUI l’intervista su Idealista/News
Superbonus, le proposte dei professionisti tecnici al Governo
La Rete Professioni Tecniche ha partecipato al tavolo di lavoro indetto dal Governo, dopo le proteste sollevate sul decreto che - in merito al Superbonus 110% - segnava lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura. Oltre alla delegazione in rappresentanza della sigla dei professionisti tecnici, all’incontro hanno preso parte gli esponenti delle banche, delle associazioni di categoria, delle imprese della filiera dell’edilizia
Nel corso dell’incontro il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha confermato l’apertura alle modifiche che potranno migliorare il decreto, benchè i provvedimenti del Governo siano stati dettati dalle indicazioni Eurostat che ha classificato come un deficit gli incentivi finora riconosciuti. A seguire ha annunciato l’apertura di un tavolo tecnico per l’individuazione delle norme transitorie, al fine di consentire il passaggio dal regime precedente a quello attuale. Grande attenzione, inoltre, è stata annunciata per le piccole ditte e alle imprese che operano nella ricostruzione, mentre le sigle che hanno partecipato all’incontro si sono coordinate per elaborare insieme una proposta comune, da presentare al Governo nelle prossime ore.
LA POSIZIONE DI RETE PROFESSIONI TECNICHE
In generale le sigle partecipanti hanno subito sottolineato la necessità di intervenire sull’operatività del settore bancario, estendendo il plafond di crediti scontabili da parte degli istituti bancari, utilizzando le somme versate con gli F24. L’ipotesi di una cartolarizzazione dei crediti è stata valutata come un processo complesso e inadeguato, in relazione ai lunghi tempi di attuazione.
In questo scenario RPT ha suggerito di prevedere la garanzia SACE per l’acquisto dei crediti dei professionisti tecnici e ha chiesto una proroga per gli interventi con la progettazione presentata, al fine consentire ancora l’utilizzo del credito di imposta e concludere i lavori. RPT ha, inoltre, evidenziato la necessità di mantenere a lungo i bonus edilizi nelle zone sismiche, con lo scopo primario di favorire la ricostruzione e la messa in sicurezza degli immobili. In particolare, è stato chiesto di mantenere il Superbonus nel cratere del sisma 2016, al fine di completare le opere in corso e, al tempo stesso, è stata ricordata l’importanza per il nostro Paese del varo di un piano nazionale di prevenzione sismica, come la proposta consegnata da RPT. Per l’edilizia libera, infine, è stato suggerito l’utilizzo delle sole fatture e l’alleggerimento delle procedure, facendo ricorso alla dichiarazione del professionista incaricato.
QUI il comunicato stampa RPT
Cessione dei crediti, RPT si rivolge alla Premier Giorgia Meloni
La richiesta alla Premier Giorgia Meloni è un’audizione urgente della Rete Professioni Tecniche per esporre le proprie valutazioni e proposte, nell’intento di contenere gli effetti della sospensione di utilizzo della cessione dei crediti e dello sconto in fattura. Una scelta del Governo che si riverbera a danno dell'intera collettività, di migliaia di imprese e verso i professionisti che in questo momento assicurano la funzione sussidiaria dello Stato
“L’impatto del decreto approvato in serata dal Governo in materia di cessione dei crediti determinerà un arresto sul percorso della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico della nostra nazione, comprometterà la messa in sicurezza del patrimonio immobiliare pubblico privato e la conseguente tutela dal rischio sismico per i cittadini, ostacolando di fatto il ruolo di migliaia di tecnici attualmente impegnati nelle opere di attuazione degli incentivi edilizi e nelle funzioni sussidiarie dello Stato”.
Con queste parole, viene delineato lo scenario attuale dal Coordinatore di Rete Professioni Tecniche, Armando Zambrano. A questo riguardo, l’associazione che riunisce i nove consigli nazionali delle professioni dell’area tecnica e scientifica e che rappresentano circa 600.000 professionisti italiani, non ha esitazioni e interviene nel dibattito pubblico chiedendo un’audizione immediata. Lo scopo è fissare un’occasione di confronto con il Parlamento e con il Governo sui temi indicati, nell’intento di offrire - come avvenuto in precedenza – i pareri e le valutazioni specifiche che hanno permesso di rispondere alle distinte esigenze conciliando - in un nuovo iter convenuto – il raggiungimento dei risultati di efficacia e stabilità necessari alle amministrazioni pubbliche, alla filiera edile e, in generale, al comparto economico.
Per competenza, le comunicazioni sono state altresì inviate al Sottosegretario di Stato della Presidenza del Consiglio dei Ministri Alfredo Mantovano, all’On.le Gaetano Caputi, Capo di Gabinetto del Consiglio del Ministri, all’On.lne Ministro dell’Economia e delle Finanza Giancarlo Giorgetti, all’On.le Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo, e al Capo di Gabinetto del Ministero dell’Economia e delle Finanze Avv.to Stefano Varone.
Secondo Armando Zambrano, Coordinatore RPT, “l’affossamento di questo passaggio pregiudica ogni misura e incentivo fiscale, assegnando un duro colpo all’edilizia che negli ultimi due anni ha dato un contributo fondamentale alla crescita record del PIL, all’indomani del varo degli obiettivi green cui siamo stati chiamati a rispondere dall’Unione Europea”.
QUI il comunicato stampa RPT
fonte foto: sito della Camera dei Deputati
I professionisti tecnici al centro della prevenzione sismica
La Rete Professioni Tecniche ha incontrato il Ministro per la Protezione Civile e per le Politiche del Mare Nello Musumeci
I professionisti tecnici saranno coinvolti nel piano per la prevenzione sismica e nella semplificazione delle procedure per la ricostruzione. È l’impegno assunto dal Ministro per la Protezione Civile e per le Politiche del Mare Nello Musumeci, nel corso dell’incontro con la Rete Professioni Tecniche. Un appuntamento in cui il Ministro ha messo in chiaro l’intento di completare - almeno per il settore pubblico - la ricostruzione nei prossimi 10 anni.
L’associazione ha inoltre ricordato l’importanza del “Piano nazionale per la prevenzione del rischio sismico”, del fascicolo del fabbricato, della pianificazione forestale in relazione alla siccità e alla desertificazione che interessano il nostro territorio.
Su quanto accaduto in Siria e in Turchia, infine, la Rete Professioni Tecniche ha fatto riferimento al terremoto de L’Aquila; un evento che ha segnato la creazione di una banca dati con le informazioni sul rischio sismico, sull’efficienza energetica e le spese sostenute per i singoli edifici.
Alla riunione erano presenti Armando Zambrano (coordinatore), Elio Masciovecchio (vice presidente CNI), Maurizio Savoncelli (presidente CNGeGL), Arcangelo Violo (presidente CNG), Giovanni Esposito (presidente CNPI), Sabrina Diamanti (presidente CONAF), Mario Braga (Presidente CNPAePAL).
QUI il comunicato stampa RPT
QUI l’articolo di ITALIA OGGI
ITALIA OGGI intervista il vice presidente CNGeGL Ezio Piantedosi
Ai microfoni di ITALIA OGGI il vice presidente CNGeGL Ezio Piantedosi interviene su un tema che interessa molto da vicino i professionisti tecnici. Gran parte di loro, infatti, non riesce a riscuotere i compensi da Superbonus 110%, a causa dei problemi con la cessione dei crediti e dei continui cambiamenti normativi
“È un problema serio che tocca più aspetti e diviene sempre più pressante” è il primo commento rilasciato nel corso dell’intervista da Ezio Piantedosi, vice presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, che individua tre tipologie di rapporto fra il professionista tecnico e il committente. La prima, in cui lo stesso consulente esercita lo sconto in fattura; la seconda, in cui il tecnico emette la fattura all’impresa che esegue i lavori; la terza, e la più diffusa, quando nell’iter interviene un general contractor che gestisce la commessa, il credito e si occupa di liquidare il compenso dell’esperto.
“Si tratta, in quest’ultimo caso, dell’ipotesi peggiore – spiega il vice presidente CNGeGL Ezio Piantedosi - il generale contractor stabilisce la percentuale di compenso, le modalità di pagamento e le condizioni generali, che rappresentano un insieme di vere e proprie vessazioni, fra tempistiche impossibili da rispettare e valore degli emolumenti molto distanti dai parametri ministeriali”. A detta dell'intervistato, non sono da meno la prima, che ha visto crescere di molto le difficoltà negli anni, e tantomeno la seconda tipologia, in cui il riconoscimento del professionista è strettamente legato alla buona riuscita della cessione del credito.
“All’inizio il professionista tecnico – aggiunge il vice presidente CNGeGL Ezio Piantedosi - non aveva problemi a cedere i crediti grazie a Poste Italiane. Quando questo è venuto meno, il processo di cessione è diventato più complicato; i professionisti tecnici si sono trovati con crediti nel cassetto fiscale che non potevano più cedere. Nel secondo caso, invece, è stato determinante il ruolo degli istituti di credito. Inizialmente le banche avevano dato disponibilità all’acquisizione del credito ma, in seguito alla retromarcia anche da parte loro, i pagamenti dei professionisti tecnici sono rimasti bloccati e, sempre più spesso, nei nostri contratti è subentrata la clausola che prevede il pagamento subordinato alla cessione”.
QUI l’articolo e l’apertura in prima pagina di ITALIA OGGI
Le competenze trasversali per gli studenti dell’istituto tecnico
Dopo le presentazioni di Bari e Altamura, fa tappa a Barletta il progetto Formedil relativo ai programmi 2023 PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento). Prossimo appuntamento a Castellana Grotte
All’incontro, che si è tenuto nell’auditorium dell’istituto tecnico “Cassandro Fermi Nervi” di Barletta, sono intervenuti il dirigente scolastico Annalisa Ruggeri e il professore del Dipartimento di Ingegneria Civile del Politecnico di Bari Marco Locurcio; in rappresentanza della categoria dei geometri, hanno preso parte il consigliere CNGeGL Antonio Acquaviva e l’esponente del Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati BAT Fedele Capuano. Inoltre, ha partecipato una delegazione dell’ente unico formazione e sicurezza Formedil, composta dal presidente Salvatore Matarrese, dal vice presidente Luigi Sideri, dal direttore Silvano Penna e dal direttore nazionale Stefano Macale.
Tra gli obiettivi del progetto, far comprendere ai giovani le prospettive offerte dal settore edile, le sue evoluzioni, con processi di digitalizzazione, tecnologie all’avanguardia, che rappresentano questa realtà lavorativa.
L’opportunità si rivolge, in particolare, alle classi del triennio degli istituti tecnici per geometri dei plessi scolastici dei comuni coinvolti (Bari, Barletta, Altamura, Castellana Grotte) con un interessante percorso costituito da moduli teorico – pratici utili a scoprire i materiali innovativi, conoscere le attrezzature di lavoro per comprenderne al meglio l’utilizzo sicuro, provare con efficaci simulatori la movimentazione dei mezzi in laboratorio, visionare da vicino l’operatività dei cantieri nel territorio.
In merito all’iniziativa, il consigliere CNGeGL Antonio Acquaviva ha sottolineato che: “si tratta di un’ottima opportunità che avvia i futuri geometri alle esperienze del mondo professionale. Una fase formativa dell’anno scolastico importantissima, che si somma al piano di studi permettendo loro di conoscere da vicino le attività in cantiere, i rilievi topografici con l’ausilio di droni, la progettazione BIM, la sicurezza nei cantieri e la contabilità nella esecuzione delle opere pubbliche. Una scelta concreta per destare il giusto interesse per una professione che permette di entrare con immediatezza nel mondo del lavoro, cui si abbina la possibilità – non ultima - di redditi qualitativi, come dimostrano i dati dei volumi di affari della categoria (+43,5% nell’anno 2021/2022). Il futuro è dalla loro parte – conclude il consigliere CNGeGL Antonio Acquaviva – i giovani dovranno solo crederci e impegnarsi”.
QUI il video reportage
QUI la locandina
QUI la galleria fotografica
Buon compleanno Geometra!
Con un 'cartoncino' digitale il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli e i suoi consiglieri hanno voluto celebrare l'anniversario odierno, sottolineando che il Geometra oggi continua ad affermarsi come "𝒖𝒏 𝒑𝒓𝒐𝒇𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏𝒊𝒔𝒕𝒂 𝒑𝒐𝒍𝒊𝒗𝒂𝒍𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒆 𝒅𝒂𝒍 𝒔𝒂𝒑𝒆𝒓𝒆 𝒎𝒖𝒍𝒕𝒊𝒅𝒊𝒔𝒄𝒊𝒑𝒍𝒊𝒏𝒂𝒓𝒆".
Con un mailing il biglietto elettronico è stato inviato agli iscritti e, nel testo a corredo, si ricordava che la professione del geometra venne istituita in Italia nel 1929, secondo quanto disposto dal Regio Decreto n. 274 dell’11 febbraio di quell’anno.
Alla nascente Categoria – che sostituiva quella del perito agrimensore – furono assegnate molteplici competenze tecniche soprattutto in ambito edilizio, topografico ed estimativo, legittimandone sin da subito il ruolo di professionista polivalente e dal sapere multidisciplinare.
AUGURI!
A ROMA L’ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI DEL 15 E 16 FEBBRAIO 2023
La prima assise di categoria del nuovo anno si terrà il 15 e il 16 febbraio 2023 nella Sala Trilussa di Cassa Geometri a Roma. Il programma dei lavori si svolgerà, nella prima giornata, dalle ore 14 alle ore 19, e nella seconda giornata, dalle 10 alle 13.30
L'Assemblea dei Presidenti che vara il 2023 reca con sé una novità… relativa. I primi a sperimentare i tavoli OST, o meglio il metodo Open Space Technology ideato da Harrison Owen, sono stati - in effetti - i giovani geometri under 35. Dopo questa esperienza, indispensabile per consentire loro di presentarsi con un manifesto di intenti al primo congresso di categoria organizzato nel 2019, è stata la volta dei presidenti di categoria. Ai dirigenti di categoria il compito di delineare - d’intesa con la governance del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati - gli argomenti di interesse da approfondire.
Per articolare la discussione, fin dal mese di dicembre 2022 è stata avviata la fase di raccolta delle proposte: i temi individuati dalla categoria, corrispondenti ad altrettanti tavoli di lavoro, sono così risultati sei e incentrati sui seguenti temi:
1.Visibilità della categoria e valorizzazione del ruolo professionale e sociale del geometra: azioni e strumenti di comunicazione
2.Orientamento scolastico: in entrata e in uscita
3.I percorsi di laurea per l’accesso alla professione: una nuova opportunità
4.La professione del geometra nell’epoca della transizione ecologica e digitale: conoscenze, networking, alleanze generazionali
5.Abilità, conoscenze e competenze dei geometri: azioni e strumenti per definirne il perimetro e l’univocità dell’agire professionale
6.Governance di categoria: un approccio organico per favorirne l’efficacia e il miglioramento continuo; iscrizione all’albo dei geometri abilitati dipendenti pubblici.
Benché sia stato previsto che - all’interno di ciascun tavolo - confluiscano comunque i numerosi sotto temi proposti, come la centralità e il funzionamento delle Assemblee dei Presidenti e l’equo compenso, i titoli elaborati rappresentano la sintesi degli argomenti che sono stati maggiormente portati all’attenzione del Consiglio nazionale. Fra questi, non sono mancate le preferenze: all’argomento del tavolo 5 (competenze) è poi risultato iscritto il 24% dei dirigenti territoriali, mentre al numero 1 (visibilità) il 19%, seguito dal numero 3 (laurea) preferito dal 18% dei partecipanti, e dal numero 2 (orientamento scolastico) e 6 (governance di categoria) a cui hanno aderito, rispettivamente, il 17% e il 13% dei partecipanti.
Analogo all’articolato fluire delle proposte è stata l’ampia adesione dei presidenti di collegio: l’87% dei presidenti ha comunicato di poter intervenire di persona e, solo nel restante 13% dei casi, sarà rappresentato da un delegato, totalizzando così una partecipazione in presenza di 100 collegi su 110.
I componenti dei tavoli dovranno nominare un loro portavoce, con il compito di elaborare una sintesi delle attività e illustrare al termine il messaggio definito dal gruppo. I partecipanti saranno assistiti dai facilitatori, messi a disposizione dall’organizzazione del Consiglio nazionale. Figure esperte in queste tecniche e dinamiche, gli incaricati supporteranno i partecipanti nello svolgimento delle attività e nella elaborazione della presentazione finale.
QUI la circolare
I professionisti tecnici sono il motore della ricostruzione
Osservatorio, Tavolo tecnico e Testo unico della ricostruzione, 6mila esperti. Sono questi gli elementi sul tavolo dei lavori tenuto da Rete Professioni Tecniche e il neo Commissario per la ricostruzione post terremoto centro Italia Guido Castelli
“Io considero i professionisti tecnici il motore della ricostruzione”. Così, il Commissario per la ricostruzione post terremoto centro Italia Guido Castelli, in occasione dell'incontro che si è tenuto a Roma, presso la Rete Professioni Tecniche.
Nel corso della riunione RPT ha sottolineato la necessità di dare massima operatività agli strumenti dell’Osservatorio, del Tavolo tecnico e del Testo unico della ricostruzione, in modo da consentire agli attori coinvolti di lavorare in continuità. È stata, inoltre, sottolineata l’esigenza di procedere nel monitoraggio dinamico degli edifici, in particolare pubblici, per consentire un’analisi dei risultati degli interventi e individuare una programmazione sostenibile delle scadenze per i vari adempimenti della ricostruzione.
Il coordinatore della Rete Armando Zambrano ha ricordato la collaborazione finora svolta, sottolineando il ruolo di RPT che ha sempre presentato proposte per superare i momenti critici. In particolare, è stata richiamata l’attività delle squadre di agibilitatori, inquadrate all’interno della Struttura Tecnica Nazionale. Questo organismo, inizialmente costituito dai Consigli nazionali di ingegneri, architetti, geologi e geometri, può attualmente contare su 6mila esperti.
Nel ringraziare RPT per aver organizzato questo confronto, il Commissario Guido Castelli ha così proseguito: “dobbiamo dare a questa ricostruzione il carattere di modello. Bisogna cominciare dalla programmazione delle scadenze, che va attuata grazie all’ausilio delle professioni tecniche, chiamate ad una corresponsabilità. Per questo motivo occorre un continuo confronto tra la Rete Professioni Tecniche e la Struttura commissariale: la ricostruzione è una creatura viva e siamo chiamati ogni giorno ad affrontare e risolvere nuove problematiche”.
Hanno partecipato per RPT:
Francesco Violo (Presidente CNG), Francesco Miceli (Presidente CNAPPC), Lorenzo Aspesi (Presidente OTAN), Riccardo Sinigallia (FNCF), Alberto Romagnoli (CNI), Elio Masciovecchio (CNI), Marcella Cipriani (CONAF), Stefano Villarini (CONAF), Daniele Mercuri (CNG), Antonio Landi (CNPAePAL), Ezio Piantedosi (CNGeGL), Enrico Rispoli (CNGeGL), Massimo Conti (Presidente Federazione Ingegneri Marche), Paola Passeri del Collegio Geometri di Macerata (Geometra), Paolo Moressoni (Architetto), Silvia Pelonara (CNAPPC), Massimo Crusi (CNAPPC).
QUI il comunicato stampa RPT
La gestione del rischio in agricoltura
Si è tenuta oggi la XV edizione del convegno nazionale “Gestione del Rischio in Agricoltura”
Organizzata da CESAR (Centro per lo sviluppo agricolo e rurale), da ASNACODI Italia (Associazione Nazionale dei Consorzi di Difesa), dal Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari e Ambientali dell’Università di Perugia, in collaborazione con ISMEA (Istituto Servizi per il Mercato Agricolo e Alimentare) e ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici), l’iniziativa - dal Teatro Lyrick di Santa Maria degli Angeli a Assisi - è stata l’occasione per fare il punto sui cambiamenti climatici e sui dati 2022 in agricoltura.
All’appuntamento, che ha ricevuto il patrocinio istituzionale del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, era presente il consigliere CNGeGL Livio Spinelli.
Il consigliere CNGeGL Livio Spinelli ha altresì partecipato al workshop promosso dal Comitato Interprofessionale che si è tenuto - a beneficio dei tecnici- giovedì 9 febbraio, presso la Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli di Assisi. In questa sede il delegato ha curato l’intervento di apertura.
QUI il programma del XV convegno nazionale
QUI il programma del workshop promosso dal Comitato Interprofessionale
QUI la registrazione dei lavori
La centralità della stima nelle avversità atmosferiche
All’esordio dei corsi programmati nel 2023 hanno partecipato con entusiasmo professionisti e studenti. Così la Rete Nazionale Istituti Agrari ha saputo nuovamente unire più generazioni al tavolo della formazione
Al centro dell’attenzione il ruolo del perito per la stima dei danni da avversità atmosferiche, una figura in continua evoluzione e in costante ascesa per la mutabilità delle condizioni climatiche. Una variazione registrata non solo nel nostro Paese e che porta le economie globali alla ricerca dei diversi esperti per la definizione di una strategia risolutiva degli ambiti interessati.
Sono alcune delle ragioni che hanno decretato il successo dei corsi di formazione - programmati nel 2023 - dalla Rete Nazionale degli Istituti Agrari, in base alle “Linee Guida dei percorsi formativi destinati all’attività professionale dei Periti estimatori danni da calamità naturali”, che sono state emanate dal Comitato Interprofessionale Periti Estimatori. Gli appuntamenti – che coinvolgono liberi professionisti e studenti – hanno lo scopo di avviare all’attività professionale di perito estimatore danni da avversità atmosferiche coloro che possiedono i requisiti base e/o la potenziale possibilità. Un invito rivolto a diplomandi, diplomati, laureati, praticanti e liberi professionisti.
Dopo le prime date relative ai corsi avviamento che si sono tenuti a Buttapietra (Varese), Cortona (Arezzo) e ora sono in svolgimento a Rodengo Saiano (Brescia), in calendario arrivano ora i corsi d’aggiornamento: il 23/24 febbraio a Voghera (Pavia) sui “Danni da siccità su riso, mais e uva da vino”, il 3 e 4 marzo a Palidano (Mantova) sul “mais” e il 13 e 14 marzo a San Michele all’Adige (Trento) su “Le innovazioni nel campo agricolo”. Riprenderanno e, infine, si concluderanno i corsi di avviamento a Cesena il 17 e 18 febbraio e a Novara il 10 e 11 marzo. Alcuni degli appuntamenti appena riportati vogliono indicare quali e quante sono le opportunità a disposizione, per una completa panoramica sono allegati i diversi pieghevoli informativi.
Nel perseguimento della mission istituzionale, il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati ha rilasciato il proprio patrocinio all’iniziativa, nell'intento di sostenere la formazione degli studenti e l'aggiornamento professionale dei propri iscritti. Un impegno altresì riconosciuto dai principali dicasteri istituzionali che hanno analogamente sostenuto il programma della Rete Nazionale Istituti Agrari.
QUI i pieghevoli informativi:
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Turchia, RPT: la prevenzione sismica torni al centro del dibattito pubblico
La Rete Professioni Tecniche esprime piena solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto in Turchia e Siria e sottolinea come sia importante non trascurare la messa in sicurezza del nostro Paese
Il piano di prevenzione sismica nel nostro Paese non ha fatto passi in avanti. E’ la constatazione di Rete Professioni Tecniche che ricorda il documento elaborato e presentato, per la prima volta al Governo, in occasione del Professional Day del 1 marzo 2012. Più volte aggiornato con i contributi delle altre associazioni e degli enti pubblici interessati, e migliorato al fine di mettere in sicurezza il nostro costruito nel medio-lungo periodo, il testo non ha purtroppo ricevuto ad oggi una significativa attenzione da parte delle istituzioni. Risultato: oltre 12 milioni di edifici in Italia restano a rischio sismico.
Nel merito, Rete Professioni Tecniche segnala che gli incentivi dedicati - secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate - hanno fatto registrare importi pari ad appena un decimo di quelli relativi al Superbonus 110%, indicatore di come la messa in sicurezza del nostro patrimonio edilizio proceda con estrema lentezza, anche a causa della mancata semplificazione delle procedure.
Tantomeno ha fatto progressi il Fascicolo del Fabbricato, altro punto importante nel piano di prevenzione sismica e, in due parole, uno strumento che consentirebbe di avere informazioni sulla storia tecnica, la manutenzione, la classificazione energetica e sismica delle nostre case. La sua istituzione determinerebbe una conoscenza diffusa dello stato di sicurezza sismica degli edifici, renderebbe più facilmente individuabili gli interventi di prevenzione in quanto ne rappresenterebbe un elemento importantissimo di valutazione. D’altro canto, non si comprende perché nella compravendita di unità immobiliari sia obbligatoria la certificazione energetica e non la classificazione sismica, necessaria a porre al riparo le vite umane.
E ancora: è ritenuta indispensabile la semplificazione e la chiarificazione delle procedure in edilizia, definendone gli aspetti di conformità degli edifici; aspetti contenuti in una proposta di modifica del Testo Unico dell’Edilizia, a cui la RPT ha collaborato nella apposita commissione del Ministero delle Infrastrutture che lo ha approvato nel 2020, e che darebbe una forte svolta nella possibilità di eseguire gli interventi necessari.
“E’ assolutamente indispensabile che si rendano strutturali i bonus edilizi – afferma Armando Zambrano, coordinatore RPT - prevedendo tempi sufficienti per un sostanziale adeguamento del patrimonio edilizio della nostra Nazione, con modalità sostenibili, come riportate nelle proposte RPT, ma che contestualmente si adottino le altre misure previste dal Piano di Prevenzione Sismico elaborato”.
QUI il comunicato stampa RPT
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Equo compenso, si' da ProfessionItaliane, Adepp e Confprofessioni
Durante i lavori del Tavolo tecnico con il Ministro del Lavoro Marina Calderone, le tre sigle di rappresentanza si sono espresse favorevolmente sull’immediata approvazione del Ddl, ricordando che le necessarie modifiche andranno fatte subito dopo l’approvazione
Equo compenso, aggregazioni, società tra professionisti e digitalizzazione: sono questi i temi e le priorità portate dal mondo delle libere professioni al Tavolo sul lavoro autonomo, convocato questa mattina dal Ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone.
Le associazioni dei professionisti hanno insistito sulla necessità di apportare le modifiche al testo del disegno di legge sull'equo compenso, che lo scorso 25 gennaio ha ricevuto il via libera della Camera dei Deputati, e che è ora al vaglio della Commissione Giustizia del Senato.
"Le rappresentanze di ProfessionItaliane, Adepp e Confprofessioni ritengono che, al momento, risulta prioritaria ed urgente l’approvazione del ddl, concludendo così un tormentato iter che nella passata legislatura si era interrotto, definendone i principi e le modalità applicative. Come già espresso in altre occasioni, però, occorrerà che immediatamente dopo si apportino quelle modifiche importanti che stanno molto a cuore ai professionisti italiani, a cominciare dall’estensione della platea dei committenti chiamati a rispettare il provvedimento dell’equo compenso fino alle modifiche sul tema sanzionatorio".
In questa direzione ProfessionItaliane, Adepp e Confprofessioni sono pronte a collaborare per giungere, anche in un secondo momento, alla definizione di un testo definitivo che sviluppi appieno la sua efficacia a tutela della qualità delle prestazioni professionali e, di conseguenza, dei cittadini. "Qualora si decidesse di procedere alle modifiche in sede di passaggio al Senato, sono ovviamente pronte a contribuire presentando gli adeguati emendamenti".
Per un reale rilancio delle professioni in Italia, ha inoltre aggiunto il presidente di Confprofessioni Gaetano Stella, è urgente arrivare a "una riforma organica del sistema di incentivi alle imprese, estesa anche ai liberi professionisti. Abbiamo condiviso con Ordini e Casse di previdenza un documento con numerose proposte, che sono state accolte favorevolmente dal Ministro del Lavoro Marina Calderone, alla quale va il plauso di aver riaperto il tavolo del lavoro autonomo, previsto dalla legge 81/2017".
QUI il comunicato stampa
L’efficientamento energetico è un’azione sociale
Intervenuto in video conferenza al workshop delle categorie tecniche a Bruxelles, il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli ha delineato la necessità di una nuova strategia per rigenerare l’ecosistema del nostro Paese
A proposito del piano UE “Fit for 55%” al centro del dibattito che si è svolto in diretta dal Parlamento Europeo, e alla presenza dell’europarlamentare Marco Zanni insieme ai colleghi degli altri Ordini e Consigli nazionali (QUI il programma), il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli ha sottolineato la straordinarietà di questa occasione: alla luce dell’esperienza maturata con gli incentivi fiscali, le istituzioni nazionali ed europee hanno ora gli elementi necessari per segnare una svolta nella definizione delle politiche per la transizione ecologica, con il conforto degli esponenti delle categorie tecniche e della filiera delle costruzioni.
“Insieme abbiamo sempre cercato di portare il nostro contributo al Paese e alla Comunità europea - ha precisato il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli - è giunto il momento di essere ancor più propositivi e, come peraltro accennato dal presidente degli architetti Francesco Miceli, la soluzione da mettere in campo è una rigenerazione del nostro ecosistema a tutto tondo, che interessi le aree urbane, periferiche e rurali, comprendendo non solo l’efficientamento energetico degli immobili, ma anche la sicurezza e la salubrità degli edifici, i servizi e i sottoservizi, tutte le strutture necessarie. Del resto, non si può pensare che un piano di efficientamento energetico di ampio respiro non impatti sulla programmazione territoriale”.
Fra gli esempi più calzanti citati nel corso dell'incontro, l’edilizia sociale residenziale: ci sono interi quartieri, frazioni e agglomerati di unità abitative che hanno bisogno di contenere l’impiego delle risorse per l’efficientamento. Ed è in un caso come questo, che l’intervento si palesa ancor meglio nella sua natura sociale, con un termine almeno decennale. L’ipotesi - che si colloca come un’alternativa agli attuali incentivi fiscali - si potrebbe basare sul modello dei finanziamenti a fondo perduto, in precedenza erogati dagli enti pubblici e adottati per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Una scelta che permetterebbe all’amministratore comunale di orientare nel migliore dei modi le risorse necessarie per risolvere i problemi strutturali del proprio territorio.
"In fondo, non possiamo ritenere - aggiunge il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli - che la transizione ecologica sia totalmente a carico del cittadino, senza considerare che l’efficientamento energetico deve assumere la connotazione di un’azione sociale. Nel nostro Paese il patrimonio immobiliare si è sviluppato fra gli anni ’60 e ’80 e, a questo proposito, basta ricordare che la prima normativa in merito all’efficientamento energetico è stata la n. 373 del 1976, cui si è aggiunta la prima riforma del 2005. Ciò rende chiaro in quale status si trova almeno il 34% degli immobili e appare evidente la necessità di indirizzare fondi strutturali e fondi europei, e tutto ciò che è previsto nella Missione 2 nella Missione 4 del PNRR, per poter realizzare una diversificazione della strategia complessiva in ottica di contenimento delle risorse energetiche”.
Gli step a questo punto sarebbero gli stessi, perorati in ogni occasione dalle categorie tecniche e dalla filiera delle costruzioni: istituire un tavolo di concertazione, avviare una fase di ascolto a beneficio delle parti, mettere a fattore comune il pregresso, concepire una normativa stabile e attuabile in tempi adeguati, al fine di non provocare reazioni nei prezzi di mercato ed evitando così molti errori fatti con il 110%.
Alle parole del presidente, fa eco l’intervento dell’europarlamentare Marco Zanni che ha messo in evidenza come l’approccio indicato dal responsabile della categoria sia il più opportuno per favorire l’operato delle commissioni e il parlamento europeo. A questo proposito, l’esponente comunitario - da oltre dieci anni a Bruxelles - ha fatto chiaro riferimento all’inversione di rotta necessaria agli stati membri, al fine di ottenere nella programmazione dei dispositivi legislativi una maggiore efficacia e nella stesura dei documenti la possibilità che i contenuti possano essere facilmente recepiti, senza che si incorra ogni volta in una decisione ‘calata dall’alto’.
Non in ultimo, Marco Zanni ha ricordato che da Bruxelles sono in arrivo altri finanziamenti da miliardi di euro all’Italia. Ai circa 200 miliardi ottenuti grazie al Next Generation Eu – tradotti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – si aggiungono altri fondi europei per contrastare l’innalzamento del costo dell’energia. È la reazione europea alla crisi energetica iniziata con l’aggressione russa all’Ucraina, il cosidetto Repower Eu. Un accordo raggiunto a dicembre tra Consiglio, Parlamento e Commissione europea che stanzia un pacchetto di aiuti per l’Italia: si tratterebbe di circa 9 miliardi. A questi si aggiungerà la possibilità di recuperare fino al 10% dei fondi strutturali del settennato 2014-2020 non ancora spesi: potranno essere destinati alle imprese che devono fronteggiare il caro energia. Si prevede che dai finanziamenti inutilizzati delle politiche di coesione l’Italia, inoltre, riuscirà a ricavare altri 4 miliardi. Dal mercato degli Ets, poi, dovrebbero essere attinti altri 20 miliardi. Infine, l’intesa include la possibilità, per i Paesi membri che lo desiderano, di utilizzare fino al 7,5% dei fondi coesione 2021-2027.
La discussione è stata seguita da circa 6mila professionisti tecnici e, nei prossimi giorni, sarà disponibile la registrazione (QUI la news di annuncio).
Il punto sul nuovo Codice dei Contratti pubblici
In questi ultimi giorni si sono sommati l’uno all’altro i diversi momenti istituzionali che, in merito al nuovo testo del Codice dei Contratti, hanno visto protagonisti gli esponenti delle categorie tecniche del nostro Paese
In rappresentanza del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati - all’udizione convocata dalla VIII Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati - è intervenuto il consigliere Antonio Acquaviva. Nella stessa seduta erano presenti i portavoce dell’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione), di ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili), di FINCO (Federazioni INdustrie Prodotti impianti servizi ed opere specialistiche per le COstruzioni), dell’OICE (associazione delle Organizzazioni di Ingegneria e Consulenza tecnico Economica), di Autostrade per l’Italia, di AISCAT (Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori).
In relazione allo schema di decreto legislativo del codice dei contratti pubblici, il consigliere Antonio Acquaviva ha subito posto in evidenza “il carattere transitorio della Legge 120 del 21/6/2020 e, in particolare, l’istituzione del Collegio Consultivo Tecnico prevista all’articolo 6. In questo ultimo passaggio - ha precisato - è stata esclusa nella composizione dell'organismo la figura del geometra libero professionista e, soprattutto, tale norma è stata riportata tale e quale nell’impianto oggetto dell’audizione. Tutto questo - ha aggiunto - malgrado l’abilitazione e la competenza ex lege della figura tecnica del geometra a dirigere le opere pubbliche per conto della pubblica amministrazione. Questa decisione è una palese limitazione che, oltre modo, riduce le possibilità di accesso al mercato del lavoro dei liberi professionisti” (QUI la clip dell’intervento).
L’esposizione è stata accompagnata da un documento di sintesi che è stato depositato. All’interno del fascicolo, una tabella che riporta il raffronto fra il testo così come previsto dallo schema licenziato dal Consiglio di Stato e il contenuto da integrare includendo, oltre alla figura del geometra, anche la figura del geologo, entrambi quali esperti in materia di lavori pubblici.
Fra i partecipanti invece a una conferenza stampa, sempre in merito al nuovo codice dei contratti e nuovamente alla Camera dei Deputati, è intervenuto per il Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Casale Monferrato il presidente Giovanni Spinoglio, con il ruolo di Coordinatore Rete Professioni Tecniche Piemonte. All’incontro hanno partecipato l’On.le Alessandro Giglio Vigna, presidente della commissione politiche dell’Unione Europea e l’On.le Alberto Gusmeroli, presidente della commissione attività produttive; per le altre categorie tecniche erano presenti l’architetto Raffaele Fusco, vice coordinatore RPT Piemonte, il geologo Marcello Bonini, Segretario RPT Piemonte, l’ingegnere Giorgio Sandrone, Coordinatore Gruppo Lavori Pubblici RPT Piemonte, l’architetto Maria Cristina Milanese, presidente Ordine Architetti di Torino. L’appuntamento è stato moderato da Cristina Del Tutto, direttore di Radio Parlamentare. Per il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati era presente il consigliere Livio Spinelli.
Nel corso del suo discorso Giovanni Spinoglio ha dichiarato: “siamo perfettamente consapevoli che ci troviamo di fronte a una sfida epocale per il sistema economico e sociale del nostro Paese; per questo motivo, vogliamo mettere a disposizione del Legislatore l’esperienza tecnica di oltre 40mila professionisti del Piemonte, che svolgono l’esercizio delle proprie attività da decine e decine di anni”. “Lo schema di decreto legislativo approvato dal Governo - ha aggiunto - con i suoi 229 articoli e 36 allegati, rappresenta la struttura portante di una revisione complessiva del sistema degli appalti pubblici, così come viene delineato già dal PNRR, incentrato sulla riduzione e razionalizzazione dei tempi di realizzazione delle opera pubbliche e sullo snellimento delle procedure burocratiche”. “Su questo ammodernamento dell’insieme e all’informatizzazione che ne consegue, esprimiamo un giudizio positivo che plaude, in particolare, alla digitalizzazione e alla interoperabilità delle piattaforme digitali, al ciclo di vita dei contratti pubblici. Ciononostante, abbiamo ravvisato – ha concluso - il rischio di un impoverimento complessivo della progettazione, che per accorciare i tempi di esecuzione potrebbe non garantire l'impatto dell’opera sul territorio, non assicurare il completamento dell’impegno aprendo una spirale di contenzioso dannoso per la PA. In poche parole: non possiamo rischiare di darci un obiettivo e poi di non avere gli strumenti adatti per poterlo raggiungere” (QUI la clip dell’intervento e l’intervista a Radio Parlamentare).
La delegazione di Rete Professioni Tecniche Piemonte ha inoltre presentato un documento che consente al Legislatore un’agile fruizione delle proposte correttive (clicca QUI).
Con lo scopo statutario di rappresentare tutti i professionisti tecnici Italiani, infine, è intervenuta in più occasioni la delegazione Rete Professioni Tecniche, guidata dal Coordinatore Armando Zambrano. Per il Consiglio nazionale Geometri e Geometri Laureati ne ha fatto parte il consigliere Antonio Acquaviva. Rete Professioni Tecniche ha seguito scrupolosamente tutto l’iter di approvazione del testo avanzando numerose proposte, non del tutto recepite (clicca QUI per consultare il documento con tutte le osservazioni e le proposte emendative RPT).
“Sebbene sia condivisibile nei principi ispiratori, il nuovo Codice dei Contratti contiene alcuni elementi che non funzionano e vanno corretti. Non è accettabile, ad esempio, il ricorso illimitato all’appalto integrato; questo deve essere limitato alle progettazioni complesse caratterizzate da un alto contenuto tecnologico. In caso contrario verrà persa la centralità del progetto attualmente in capo alle stazioni appaltanti, che perseguono interessi pubblici”. Così Domenico Condelli, consigliere del Consiglio Nazionale Ingegneri ha sintetizzato i contenuti dell’audizione Rete Professioni Tecniche (RPT) e CNI presso la Commissione Ambiente e Territorio della Camera dei Deputati nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo relativo al codice dei contratti pubblici.
Secondo il Coordinatore RPT Armando Zambrano, inoltre, “nel precedente codice il ricorso all’appalto integrato era stato limitato. Il nuovo testo purtroppo ne consente il ricorso illimitato. In questo modo diventa complicata l’attività di controllo da parte della PA con la conseguente scarsa valorizzazione del progetto che perde la sua centralità. Se a ciò si aggiunge la tendenza a trasferire all’interno delle stazioni appaltanti la progettazione, ne deriva un quadro nel quale la progettazione non ha il rilievo che meriterebbe”. La posizione dei tecnici sull’appalto integrato ribadisce questa formula “è utile in alcuni casi, per gli appalti più complessi, ma non deve diventare una pratica generale, perché non determina una riduzione di tempi e di costi”.
Altro tema affrontato, fra i principali, è stato l’equo compenso. “In linea col principio - ha spiegato Condelli - è necessario il richiamo ai servizi di architettura e ingegneria e, di conseguenza, all’obbligo di utilizzo dei parametri di riferimento per la determinazione degli importi da porre a gara anche per eliminare, una volta per tutte, inaccettabili episodi di gare che prevedono la prestazione gratuita da parte dei professionisti”.
Nuovi amministratori di condominio, ecco il corso base dedicato alla categoria dei geometri
Al via l’ultima iniziativa di formazione professionale del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, una nuova occasione di crescita professionale promossa dalla Commissione Nazionale Amministratori Condominiali di categoria e svolta in collaborazione con la Fondazione Geometri e Geometri Laureati di Cuneo, che coinvolge anche i 110 Collegi provinciali per assicurare la massima diffusione dell’attività e poter informare ogni iscritto
La prima lezione è fissata in agenda al 7 febbraio 2023, mentre le date per l’esame finale sono quelle del 23 e 25 maggio 2023, già individuate per consentire al corsista di pianificare il proprio impegno. In questo arco temporale si svolgerà il programma di 83 ore di studio, articolato in 10 sessioni online di 8 ore che comprendono, al termine di ciascuna, una esercitazione pratica. Infine, l’ultima di 3 ore sarà dedicata al ripasso generale con i docenti.
La prova si terrà nel proprio collegio di appartenenza, al cospetto di una commissione formata dal responsabile scientifico del corso, il geometra Marco Buttieri, il referente della Commissione Nazionale Amministratori di Condominio, il consigliere CNGeGL Luca Bini, e da due professionisti nominati dal collegio fra gli iscritti all’Albo. Al superamento del test viene rilasciato al professionista un attestato di partecipazione, quale titolo idoneo per l’esercizio della professione, e all’iscrizione ogni partecipante riceverà il libro “L’Amministratore nel cassetto. Manuale di pronto intervento per i professionisti del condominio” edito da Libricondominio.
Il corso, inoltre, assegna i crediti formativi professionali (minimo di 72 ad un massimo di 83) all’iscritto (solo in caso di esito positivo del corso, come previsto dal vigente Regolamento di formazione continua) ed è valido per il riconoscimento degli incentivi alla professione da parte di Cassa Geometri. I requisiti previsti per l’accesso all’agevolazione (nella misura del 50% fino a un importo massimo di 200 euro) sono l’iscrizione all’ente di previdenza, la regolarità contributiva e l’età fino a 35 anni.
Al centro di questa iniziativa una formazione di base specialistica e altamente qualificata, che strizza l’occhio sia alle nuove leve della categoria e rappresenta una occasione imperdibile di aggiornamento professionale, per coloro che vogliono consolidare il proprio ruolo in questo ambito. In materia vengono trattati in modo ampio e con la massima attenzione tutti i temi, senza esclusione alcuna: sono inclusi capitoli specifici sull’abbattimento/superamento delle barriere architettoniche, il risparmio energetico e le recenti misure fiscali (bonus) per i condomini.
Il costo del corso è di 450,00 euro + IVA da versare all’atto di iscrizione. Ci sono ancora alcuni posti disponibili, gli interessati possono chiedere la modulistica al proprio collegio di appartenenza oppure informazioni direttamente al consigliere referente LUCA BINI scrivendo a questa mail: l.bini@cng.it.
QUI il programma generale
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Equo compenso, via libera della Camera dei Deputati
La Camera dei Deputati ha approvato all'unimità, e in prima lettura, la proposta di legge Meloni-Morrone sull'equo compenso. Il provvedimento che ora passa ora all'esame di Palazzo Madama riproduce il contenuto di una proposta di legge approvata da Montecitorio nella scorsa legislatura e il cui iter si era interrotto al Senato, nonostante le sollecitazioni della nostra organizzazione
ProfessionItaliane esprime soddisfazione per l'assenso generale ottenuto e plaude agli obiettivie raggiunti. In particolare, nel disegno di legge viene disposto che per essere considerato equo il compenso deve essere proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, al contenuto e alle caratteristiche della prestazione professionale, nonché conforme ai parametri per la determinazione dei compensi previsti dalla legge. Un principio che attua una previsione costituzionale anche per i lavoratori autonomi e completa il percorso avviato a fine di 2017 quando, anche a seguito di un’iniziativa di CUP (Comitato Unitario Professioni) e di RPT (Rete Professioni Tecniche), fu approvata una prima normativa però priva di meccanismi atti ad una concreta applicazione.
ProfessionItaliane, a nome di 22, fra Ordini e Collegi professionali, di oltre due milioni di loro iscritti, esprime la propria soddisfazione per l’approvazione del testo ed auspica pari esito al termine della discussione in Senato. La nostra associazione negli ultimi anni si è battuta fortemente per ottenere questo risultato che, nel sancire il diritto del professionista ad avere un compenso rapportato alla prestazione garantita al committente, ne definisce anche gli ambiti di tutela, in relazione ai compensi ma anche alla prescrizione delle responsabilità. Affida, inoltre, agli Ordini la vigilanza sull’applicazione della norma.
Anche questo testo, così come quello che lo aveva preceduto nella passata legislatura, andrà appena possibile assoggettato ad ulteriori miglioramenti, che possono essere acquisiti in occasione della prossima discussione in Senato. E siamo convinti che il Governo ed il Parlamento saranno impegnati su questo. Ad esempio, vanno assicurate nell’immediato alcune ulteriori tutele urgenti ed indispensabili, a cominciare dall’ampliamento della platea dei committenti tenuti all’applicazione della legge. Inoltre, vanno definiti i limiti dell’azione disciplinare per la violazione dell’applicazione dei parametri, evitando eccessi nell’applicazione.
QUI il comunicato stampa di ProfessionItaliane
Il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli al convegno sul piano UE “Fit for 55%”
L’appuntamento, dal titolo “Le soluzioni per frenare i prezzi energetici e i nuovi bonus edilizi legati all'efficientamento energetico”, si terrà il 1 febbraio, dalle ore 16:30 alle ore 18:30, in diretta dal Parlamento Europeo a Bruxelles
Come intende l’Unione Europea ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030? All’interrogativo, dettato dagli obiettivi comunitari che ogni paese membro dovrà adottare, risponde il piano “Fit for 55%” (Pronti per il 55%) che illustra la proposta europea per realizzare la transizione verde e gli aggiornamenti legislativi resi obbligatori in ogni Stato dalla legge europea sul clima (Regolamento UE 2021/1119). Le ultime norme prevedono che i nuovi edifici siano a emissioni zero entro il 2030 e quelli esistenti diventino a emissioni zero entro il 2050.
Questo il tema al centro dell’incontro cui parteciperà il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli, un workshop in cui si affronteranno il rilancio della competitività della filiera delle costruzioni e la prospettiva delle detrazioni fiscali in edilizia per i prossimi anni. L’appuntamento, dal titolo “Le soluzioni per frenare i prezzi energetici e i nuovi bonus edilizi legati all'efficientamento energetico”, si terrà in diretta dal Parlamento Europeo a Bruxelles, il 1 febbraio, dalle ore 16:30 alle ore 18:30.
L'iniziativa è stata curata da Geo Network e sarà moderata dal geometra Davis Ciuccio.
Ai geometri che parteciperanno all'evento, saranno riconosciuti 2 CFP dal Collegio Geometri e Geometri Laureati della provincia di Como. All'evento è possibile iscriversi cliccando QUI. Le iscrizioni disponibili sulla piattaforma GoToWebinar sono 3.000 (tremila). Al raggiungimento dei posti disponibili sarà comunque possibile vedere l'evento su Youtube. In tal caso non è possibile conseguire i crediti formativi.
QUI il Programma
Il Catasto delle Infrastrutture SINFI
L’intervista raccolta da Imprese Edili al consigliere CNGeGL Antonio Mario Acquaviva permette di approfondire lo strumento messo a punto dal MISE per efficientare la strategia della banda larga e ultra larga: il Catasto delle Infrastrutture SINFI (Sistema Informativo Nazionale Federato delle Infrastrutture)
La caratteristica di una presenza capillare sul territorio è un plus alle competenze tecniche del geometra, che rende ideale questa figura professionale per rafforzare la macchina amministrativa degli enti locali nei momenti in cui è necessario effettuare in poco tempo una grossa mole di lavoro tecnico di tipo straordinario, sia nell’ambito del Catasto delle Infrastrutture SINFI, sia in tanti altri ambiti del PNRR.
A questo riguardo, il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati ha firmato un accordo quadro con GEOWEB SpA. Lo scopo è quello di predisporre una lista ristretta (short list) di professionisti che possano ricoprire incarichi nell’ambito di attività collegate a gare per appalti pubblici, per lavori e servizi in ambito pubblico e privato, nazionale e regionale. Gli affidamenti saranno assegnati direttamente da GEOWEB SpA e la scelta sarà effettuata sia in base al profilo tecnico (rispetto all’incarico o alla procedura di gara), sia alla territorialità.
QUI l'intervista al consigliere CNGeGL Antonio Mario Acquaviva
Una professione che sa crescere
Al centro dell'odierna intervista rilasciata dal presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli – e riportata dal quotidiano economico – finanziario ITALIA OGGI in edicola questa mattina – viene delineato l’impegno della categoria concorre sempre più all’attuazione dei grandi processi di cambiamento nel campo immobiliare e infrastrutturale, sul fronte pubblico come su quello privato
Si è svolta a Roma, lo scorso 15 dicembre, la quarta ed ultima Assemblea dei Presidenti dei Collegi Provinciali dei Geometri e Geometri Laureati del 2022, occasioni di incontro e dialogo con il Consiglio nazionale. Dopo i saluti del padrone di casa, il presidente della Cassa Geometri Diego Buono, l’assemblea è stata aperta dal presidente del Consiglio nazionale Maurizio Savoncelli: con lui facciamo il punto su quanto espresso nella plenaria di fine anno.
Presidente Maurizio Savoncelli, più che una chiusura di fine anno la sua relazione è sembrata un vero e proprio outlook 2022-2023, con l’indicazione delle aree nelle quali si aspetta un trend in ulteriore crescita, prima fra tutte quella dell’istruzione.
"Alla base di questa visione positiva, condivisa dall’intera governance di Categoria, ci sono numeri che, giunti a fine anno, sono da considerarsi acquisiti e definitivi, primi fra tutti quelli relativi al “vivaio” della professione: le nuove iscrizioni all’istituto tecnico, settore tecnologico, indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio (CAT) per l’anno scolastico 2022/2023 sono state 10.733, in continua crescita rispetto ai risultati già positivi dell’ultimo triennio (funestato dal Covid). Complementare a questo dato vi è quello dei tirocinanti che hanno superato l’esame di abilitazione alla professione nella sessione avviata lo scorso 15 novembre: 2.328 (a fronte di 2.962 candidati), anche in questo caso il numero più alto fatto registrare nell’ultimo triennio. Infine, il dato relativo alle immatricolazioni al primo anno del corso di laurea triennale abilitante e professionalizzante LP01 “Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio”, che nell’anno accademico 2022/2023 sono 431, distribuiti nei 20 atenei ospitanti: ad iscrizioni ancora parzialmente aperte, la percentuale di crescita rispetto all’anno precedente è del 197%".
Analogo andamento positivo si riscontra nell’area strategica per eccellenza: la formazione.
"Anche in questo caso la lettura dei numeri è fonte di grande soddisfazione, e testimonia come la scelta del Consiglio Nazionale di proporre agli iscritti una formazione specialistica in aggiunta a quella tradizionale sia vincente: al corso dedicato ai Lavori Pubblici, tarato sulle competenze specificamente richieste per l’attuazione di alcune misure previste dal PNRR, hanno partecipato 2.395 geometri, ospitati in 8 collegi “collettori”. Numeri che ricordano molto da vicino quelli fatti registrare dai professionisti che, negli anni, hanno conseguito l’attestato di qualifica di “Esperto in edificio salubre”, l’ormai storico percorso di formazione inaugurato nel 2015 dall’Associazione Nazionale Donne Geometra su impulso del Consiglio Nazionale. Numeri ai quali ambisce un altro corso, nato dal medesimo connubio: “Esperto in risanamento gas Radon”, che nelle prime quattro edizioni ha formato circa 500 professionisti, inseriti in appositi albi speciali. Nel solco di questo agire istituzionale, volto a favorire l’operato tecnico del geometra, si inserisce il corso di formazione (della durata di 72 ore) in materia di Amministrazione di condominio (D.M. 13 agosto 2014, n. 140), in partenza dal prossimo 26 gennaio: organizzato dal Consiglio Nazionale unitamente alla Commissione Nazionale Amministratori di Condominio e in collaborazione con la Fondazione Geometri e Geometri Laureati di Cuneo, prevede il rilascio di CFP e dell’attestato di partecipazione quale titolo per esercitare l’attività di Amministratore Condominiale, previo superamento di un esame finale da svolgersi in presenza".
A fronte di questo quadro, verrebbe da pensare che il notevole balzo dei redditi fatto registrare nel 2022 (oltre il 40% rispetto al 2021) non sia dovuto esclusivamente all’impatto del Superbonus 110%.
"E infatti è così: fermo restando che la misura, disciplinata dall’articolo 119 del decreto-legge n. 34/2020 (decreto Rilancio), ha inciso in maniera considerevole sui redditi dei geometri professionisti in quanto parte integrante della cosiddetta “filiera del Superbonus”, ritengo opportuno sottolineare come il trend è in crescita dal 2017, anche grazie ad uno spettro più ampio di opportunità di lavoro aperte dalla formazione specialistica alla quale accennavo sopra. E, mi sentirei di aggiungere, dalla forte spinta data dai collegi alle collaborazioni multi/interdisciplinari sul territorio, grazie alla quale si è creato (o rafforzato), anche a livello locale, il modello di networking nazionale rappresentato dalla Rete delle Professioni Tecniche (RPT) e, più di recente, da ProfessionItaliane".
Ad entrambi gli organismi ha dedicato una parte importante della sua relazione: per quale motivo?
"La spiegazione è nel titolo del capitolo al quale accenna, “Galassia Professioni”, che vuole sottintendere la necessità, per noi geometri come per qualsiasi altra categoria professionale, di essere parte attiva di un organismo più ampio ed incisivo in termini di rappresentanza, capace di rivendicare nelle sedi istituzionali il ruolo dei professionisti tecnici nel contesto economico, politico e sociale, unitamente all’apporto di tipo metodologico. Il tutto, mi preme sottolinearlo, nel rispetto delle singole e specifiche aree di competenza, senza sovrapposizioni ma, al contrario, in una logica di rete. Di questa galassia i geometri sono parte costituente, oltre che attiva: sono loro che assieme ad altri 8 consigli nazionali di ordini e collegi professionali di area tecnica e scientifica (agronomi, architetti, chimici e fisici, geologici, ingegneri, periti agrari, periti industriali, tecnologi alimentari), hanno dato vita alla RPT, impegnata a festeggiare i 10 anni di attività con l’aggiornamento dello statuto, finalizzato ad accentuare e valorizzare la specificità di ciascun appartenente. La RPT, a sua volta, è parte attiva e costituente di ProfessionItaliane, nata dalla confluenza con il Comitato Unico Professioni (CUP), che ha portato in dote 13 ordini aderenti. Ebbene, al primo tavolo del lavoro autonomo convocato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, sedeva il presidente Armando Zambrano, che assieme agli omologhi Alberto Oliveti (Adepp) e Gaetano Stella (Confprofessioni) ha ribadito la necessità di riprendere la discussione sul tema dell’equo compenso per le prestazioni dei professionisti, ripartendo dal testo della passata legislatura (prima firmataria Giorgia Meloni, all’epoca deputata), e in attuazione a quanto stabilito dalla legge 81/2017, il cosiddetto “Jobs Act degli autonomi”. Sarà banale, ma il messaggio che ritengo opportuno fare passare è che oggi più che mai “l’unione fa la forza”."
Ultimo tra i temi portanti, le assemblee dei presidenti itineranti: archiviate quelle svolte a Salerno, Genova e Firenze nel 2022, ha già presentato il calendario per il 2023.
"La decisione del Consiglio Nazionale di svolgere le assemblee dei presidenti sui territori chiamati a celebrare ricorrenze specifiche e particolari è maturata nel 2019, in concomitanza allo svolgimento del ciclo di incontri “Conoscere il passato, riflettere sul presente, immaginare il futuro”, celebrativo dei 90 anni della professione. Trascorsi gli anni pandemici è ripresa nel 2022, con l’obiettivo di creare occasioni di incontro, dialogo e confronto con gli stakeholder locali (pubblici e privati), per dare loro evidenza della professionalità del geometra e avviare utili e proficue collaborazioni. Nel 2023 tra le protagoniste figura Brescia, che assieme a Bergamo sarà Capitale italiana della cultura: tornare numerosi nella città che più ha sofferto a causa del Covid sarà viatico di fiducia e ottimismo. Sentimenti che, mi auguro, possano accompagnarci tutti nell’attesa del nuovo anno".
QUI la pagina di ITALIA OGGI
Codice degli appalti, Erica Mazzetti riavvia il dialogo con la filiera delle costruzioni
Deputato e componente della VIII Commissione, l’Onorevole Erica Mazzetti ha promosso – la mattina stessa in cui si teneva il Consiglio dei Ministri che avrebbe poi approvato il nuovo Codice degli appalti - un essenziale momento di confronto tra politica, categorie economiche e ordini professionali. Una decisione legata alla volontà di redigere, al termine, un ampio resoconto che l’Onorevole Erika Mazzetti ha consegnato al Vice Presidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini
L’appuntamento - dal titolo “Nuovo codice appalti: verso un manuale del costruttore” - si è tenuto la mattina del 16 dicembre 2022, nella Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati. Per il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati sono stati invitati a partecipare il presidente Maurizio Savoncelli e il consigliere Antonio Mario Acquaviva.
“Fare chiarezza, fissare delle modalità operative degli interventi che non siano continuamente messe in discussione, e una stabilità dei provvedimenti grazie a dei tempi certi”. Con queste parole, il presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati Maurizio Savoncelli ha sottolineato che il Codice degli appalti deve essere inteso come un “vademecum non interpretabile” e ha, inoltre, ribadito l’importanza di una “revisione dei prezzi veloce”, elogiando “il principio degli incarichi retribuiti per i professionisti”.
Le raccomandazioni al decisore politico sono state inoltre estese a dare finalmente luce al Testo unico 380: “un documento pronto e idoneo a risolvere tutto – spiega il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli – alla sua stesura si è giunti dopo un impegno corale e attento del gruppo di lavoro, che ha perfezionato le necessarie verifiche di ogni aspetto, redigendo norme chiare e regole precise, che consentono di dirimere problemi, a dir poco atavici”.
Infine, il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli ha espresso la sua preoccupazione per la proroga tardiva del Superbonus 110%, rientrata nella Legge di bilancio anziché nel Decreto aiuti quater. “Una proroga al 31 dicembre di un provvedimento che diventerà legge al 27 o al 28 dicembre - conclude - non è comprensibile e, soprattutto, non offre una risposta alle mille difficoltà precedentemente create a cittadini, condomini e professionisti; una scelta che ha riempito i portali dei Comuni di Cilas “vuote”, innescando integrazioni e probabili contenzioni: esattamente il contrario di quanto si sarebbe dovuto fare”.
In seguito, sul Codice degli appalti è intervenuto il consigliere CNGeGL Antonio Mario Acquaviva che ha ribadito, fra l’altro, “l’essenzialità della novità introdotta qual è il principio del risultato e la necessità di coinvolgere in questa responsabilità gli operatori esterni e interni, come il Responsabile Unico del Procedimento, il progettista, il direttore dei lavori e l’impresa appaltatrice, introducendo alcuni elementi fondamentali, quali la premialità o le sanzioni per rendere attuabile il principio del risultato, e capovolgere finalmente il paradigma della “burocrazia difensiva” affinché risulti orientata a garantire il conseguimento del risultato dell’opera pubblica (rispetto dei tempi e della spesa) e non la prestazione di adempimento delle formalità procedurali. I margini di operatività ci sono - ha aggiunto il consigliere CNGeGL Antonio Mario Acquaviva, auspicando che - il decisore politico intervenga presto e virtuosamente nei riguardi di un testo fondamentale, concepito negli anni 90 e, da allora, sottoposto almeno a una decina di modifiche sostanziali, ovvero una modifica ogni due anni; un documento pensato e concepito dopo tangentopoli – spiega – che ha risentito dell’onda emotiva di quel tempo, segnato da un malgoverno diffuso nell’esecuzione delle opere pubbliche, più da appendice al codice penale che da atto regolatore della materia dei Lavori Pubblici”.
Sul tema al centro della discussione, a margine dei lavori l’Onorevole Erica Mazzetti ha affermato: “sono fermamente convinta che occorra programmare l’entrata in vigore del nuovo Codice per evitare uno “shock normativo” proprio nel 2023, anno decisivo per i cantieri avviati con i fondi del PNRR”.
All’evento sul Codice degli appalti è intervenuto anche il Capogruppo alla Camera dei Deputati Alessandro Cattaneo, che ha ribadito l’impegno per “una generale semplificazione, la chiarezza, la stabilità normativa e un adeguamento dei prezzi automatico al variare del mercato”.
Al dibattito hanno inoltre preso parte Emanuele Ferrarolo, presidente di ANCE Liguria, Matteo Nevi di Assositema Confindustria, Riccardo Masini, vice presidente di CNA Costruzioni, Fabrizio Salomoni di Confcooperative, Anna Danzi di Confimi Edilizia, Carla Tomasi, presidente di Finco, Andrea De Maio, vice presidente di Fondazione Inarcassa, Andrea Mascolini, Direttore Generale di OICE, Flavio Sanvito, presidente di Unioncasa, Alberto Drezza di Confabi.
Più tardi, sull’iter legislativo del Codice degli appalti l’Onorevole Erica Mazzetti commenterà: “accolgo molto positivamente lo scatto di oggi, adesso sarà fondamentale tener conto delle esigenze della filiera delle costruzioni e di tutti gli attori coinvolti. Accanto all’esigenza di fare presto c’è quella di far bene. Il ruolo del Parlamento sarà determinante per tutelare e promuovere gli interessi di tutti”.
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ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI – RELAZIONE DEL PRESIDENTE MAURIZIO SAVONCELLI
I lavori dell’Assemblea dei Presidenti del 15 dicembre 2022 a Roma si aprono con la relazione del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli che, come sua consuetudine, offre alla platea dei dirigenti di categoria un ampio scenario sulle ultime novità che interessano il ruolo e la figura del geometra
Anche con l’ultima affermazione di Renzo Piano, riportata dal quotidiano La Repubblica, il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli riesce a calamitare l’attenzione dei presenti. L’architetto racconta che ha conferito a Liliana Segre, durante una delle loro lunghe telefonate, il diploma di geometra ad honorem. “Si tratta - precisa Renzo Piano nell'intervista - del titolo di cui vado più fiero”.
Con la stessa enfasi, il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli si sofferma e approfondisce l’equo compenso in un intervento che appare, quasi una lectio magistralis: il DDL viene riassunto in pillole, riepilogato nei passaggi più rilevanti a favore della governance di categoria presente, centrando l’opportunità di avere nel nuovo Governo un ministro come Marina Calderone. Le sue prime mosse sono state la riunione del tavolo sul lavoro autonomo, in attuazione a quanto stabilito dalla legge 81/2017, o meglio il cosiddetto “Jobs Act degli autonomi”. Al centro dell’incontro la discussione sull’equo compenso per le prestazioni dei lavoratori autonomi, ripartendo dal testo della passata legislatura (prima firmataria Giorgia Meloni, all’epoca deputata). Fra i convocati: Alberto Oliveti per ADEPP, Armando Zambrano per ProfessionItaliane, Gaetano Stella per Confprofessioni.
Si collega poi perfettamente a quanto appena esposto, l’annuncio successivo sulla Dichiarazione ONU, siglata in occasione dei lavori della 83° sessione del comitato UNECE, la Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite. Un testo - firmato lo scorso 3 ottobre 2022 dalla Rete Professioni Tecniche sotto il coordinamento di Armando Zambrano - e finalizzato allo sviluppo urbano, all'edilizia abitativa e alla gestione del territorio, con lo scopo di rafforzare il ruolo di architetti, ingegneri, geometri, urbanisti e progettisti nel garantire un'attività sostenibile, sicura, sana, socialmente inclusiva, di case, infrastrutture urbane e città circolari e a impatto climatico zero.
Riguarda ugualmente la Galassia Professioni, come la definisce il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli, la nomina dei nuovi vertici del Consiglio Nazionale Ingegneri: indicazione e dettagli sui nuovi nomi e sugli incarichi appena assunti vengono resi noti dal relatore.
L’esposizione prosegue con la descrizione di una fitta agenda che caratterizza i prossimi mesi per la Categoria, presentata dal presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli che, fra i diversi appuntamenti, ha incluso – per la prima volta – l’organizzazione di un evento in collaborazione con il Consiglio Nazionale Geologi sui temi del rischio idraulico e idrogeologico.
In questo scenario, e grazie a un’analisi condotta sulle elezioni che si sono svolte all’interno dei Collegi provinciali da gennaio 2022 a oggi, è possibile constatare come, ancora una volta, si rinnova la dinamicità e la propensione al cambiamento da parte della Categoria: 52 Collegi su 110 hanno optato per 15 nuove nomine e 37 conferme, elevando a 11 le presidenze affidate a una donna geometra.
Al centro di ogni passaggio resta “la necessità di una formazione specialistica del geometra professionista in aggiunta quella tradizionale - aspetto che il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli suggerisce più volte – ricordando l’iniziativa intrapresa dal Consiglio nazionale con il corso dedicato ai Lavori Pubblici e riservato agli iscritti. Nelle tappe che si sono finora tenute, grazie agli 8 Collegi che hanno ospitato la sessione tematica, in presenza e da remoto hanno partecipato 2.395 geometri”. Fra le nuove specializzazioni che si sommano una preparazione tradizionale, si annoverano i titoli di esperto in edificio salubre e in risanamento da gas radon, ideati e organizzati dall’associazione “Donne Geometra”.
Nel solco di un agire istituzionale volto a favorire l’operato tecnico del geometra, si inserisce la collaborazione suggellata con ISMEA, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare: la Categoria ha siglato un protocollo d’intesa nel 2020 e potuto avviare diverse collaborazioni. L’ultima, in ordine temporale, concerne l’affidamento delle attività tecniche per l’assistenza nelle fasi di escomio del fondo, che ad oggi conta l’assegnazione di 59 incarichi a iscritti sull’intero territorio nazionale.
Il quadro dei redditi testimonia la situazione e, con il conforto oggettivo dei dati di Cassa Geometri, vengono evidenziati il fatturato e il volume di affari in crescita della Categoria. Una prospettiva che interessa le nuove generazioni e concorre alla scelta del percorso di studi superiore per svolgere questa professione: le nuove iscrizioni all’istituto tecnico, settore Tecnologico, indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio sono state 10.733 nell’anno scolastico 2022/2023, ben più rispetto ai due anni precedenti, in cui si sono attestate a 8.585 (a.s. 2021/2022) e 8.570 (a.s. 2020/2021).
QUI la presentazione
In Grecia la prima edizione della conferenza scientifica dei Geometri europei
Organizzata congiuntamente da EGoS (European Group of Surveyors), FIG Commission 3 (Spatial Information Management) e FIG Commission 8 (Spatial Planning and Development), si è tenuta il 13 e il 14 dicembre 2022 in Grecia e, più precisamente ad Atene, la prima edizione del "International Scientific Conferences of European Surveyors". In questa occasione, si è tenuto altresì il workshop congiunto delle FIG Commission 3 e 8.
Preceduta da alcune relazioni - che il 13 dicembre 2022 - sono state presiedute da Nikos Zacharias, presidente di EGoS, alla cerimonia di apertura – che si è tenuta il 14 dicembre 2022 - per accogliere i partecipanti provenienti da 10 paesi, è seguita la sessione plenaria con interventi di Rudolf Staiger, presidente FIG, e John Hohol, presidente FIG Foundation, che hanno parlato del ruolo di FIG Foundation nell’offrire possibilità ai geometri specializzati in topografia.
In particolare, la prima sessione tecnica ha trattato il tema “SDI e la via da seguire”, con presentazioni su diversi casi dai Balcani e dalla Grecia, insieme agli approfondimenti sugli SDI per le prossime generazioni. La seconda sessione tecnica ha, invece, riguardato il modello LADM per la pianificazione territoriale dei nuovi incarichi dei geometri nella gestione dei lavori. La terza sessione tecnica ha, infine, toccato più argomenti relativi alla gestione del territorio.
La seconda giornata del workshop è iniziata con la quarta sessione tecnica sul tema "Promuovere le applicazioni e l'uso dei dati geospaziali", in cui gli autori hanno presentato la pubblicazione FIG n. prospettive ed esperienze e la quinta sessione tecnica ha ancora una volta posto al centro le attuali questioni di gestione del territorio.
L’iniziativa, infine, si è conclusa con le note degli organizzatori, che hanno riflettuto sui contributi e sui temi portanti delle discussioni dell’evento.
QUI il programma del workshop congiunto delle FIG Commission 3 e 8
QUI il programma e le presentazioni dei relatori.
QUI la relazione generale del workshop.
L’ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI – RELAZIONE DEL CONSIGLIERE LIVIO SPINELLI
l punto della situazione sul ruolo del geometra nel comparto agricolo. Ha questo sommario la relazione del consigliere CNGeGL Livio Spinelli, all’Assemblea dei Presidenti che si è tenuta a Roma, il 15 dicembre 2022
Creare sviluppo incrociando alla perfezione le finalità istituzionali. E’ indubbiamente il risultato finora raggiunto dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati che nel 2020 ha siglato un protocollo di intesa con ISMEA - l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare. Al centro dell’accordo, la scelta oculata di due enti pubblici che hanno deciso insieme di fare sistema, mettendo a fattor comune il compito di valorizzare una specifica competenza del Geometra da parte del primo, e la funzione di agevolare la competitività del settore, favorendo l’accesso al credito delle realtà connesse da parte del secondo. Entrambi sono così diventati un punto di riferimento nel quadro generale del comparto, in cui il nostro Paese continua a essere un esponente di primo piano a livello europeo e internazionale.
È questo il senso dell’intervento del consigliere CNGeGL Livio Spinelli che, nel corso della sua relazione, ripercorre le iniziative intraprese nell’ambito sopra descritto. Non solo, e facendo riferimento alle più recenti collaborazioni intraprese dai due enti, fra le iniziative istituzionali volte a favorire l’esercizio della professione da parte del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati si inserisce una nuova opportunità appena convenuta: si tratta dell’affidamento alla categoria dei geometri delle attività tecniche per l’assistenza nella fase di escomio del fondo da parte di ISMEA. Una procedura che, in relazione al patrimonio immobiliare dell’ente, necessita di figure professionali in grado di svolgere particolari attività tecniche e, laddove previsto, esige specifiche consulenze di valutazione immobiliare dei cespiti posti in garanzia.
A questo proposito, e promosso dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati in collaborazione con i collegi territoriali della regione Calabria, il consigliere CNGeGL Livio Spinelli ricorda che si è tenuto lo scorso 10 novembre a Lamezia Terme, un incontro a carattere informativo e formativo fruito ( %CFP) in modalità mista (in presenza e online), per l'approfondimento delle ultime attività oggetto delle convenzioni in essere con ISMEA. Una occasione in cui sono stati affrontati i servizi offerti dalla sigla per il settore agricolo, un quadro di insieme in cui trova espressione il ruolo della categoria e le intese tra gli enti, che registra altre e già numerose assegnazioni di incarico, come evidenziato dallo stesso presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli nella sua relazione, nell’ambito della medesima Assemblea dei Presidenti (QUI la news).
Al riguardo e in conclusione, il consigliere CNGeGL Livio Spinelli non manca di sottolineare come, intervenire con soluzioni efficaci nel comparto agricolo, contando sul supporto qualificato dei Geometri è la strada migliore da percorrere per sostenere un’eccellenza del nostro Paese.
QUI la presentazione
L’ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI – RELAZIONE DEL CONSIGLIERE LUCA BINI
Dopo l’apertura dei lavori con la relazione del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli, l’Assemblea dei Presidenti del 15 dicembre 2022 a Roma prosegue con l’intervento del consigliere Luca Bini
All’edizione 2019 di “Valore Geometra”, e in occasione della presentazione della nuova consiliatura alla dirigenza di categoria, era stato indicato come il consigliere più giovane che si era preso l’impegno più grande. A quasi 4 anni di distanza, non solo Luca Bini ha attuato i propositi elencati, dal 2023 sarà pronto a percorrere ‘l’ultimo miglio’ di un progetto generale che ribalta completamente la relazione degli organi centrali con le rappresentanze territoriali. Alla base dell’iniziativa, la volontà del Consiglio nazionale di avviare una sinergia che favorisca gli iscritti, permettendo ai collegi provinciali la realizzazione di progetti di qualità e di ampio respiro, anche in realtà caratterizzate da piccoli numeri. La formula è composta da un mix di fattori, quali la formazione e l’ottimizzazione dei processi, che consentono un contenimento dei costi e facilitano il raggiungimento degli obiettivi fissati.
Lo scopo di questo programma - avviato per la prima volta dalla Categoria - è assicurare uno speciale sostegno ai Collegi provinciali per l’evoluzione del profilo professionale degli addetti alle diverse mansioni all’interno delle strutture locali, iniziando un percorso di formazione specialistica su argomenti di carattere generale, in materia di corruzione e di trasparenza, sulla protezione dei dati personali e sull’applicazione di quanto previsto dalla privacy. In questo affiancamento rientrano le attività per la selezione e l’istituzione di un DPO ‘centralizzato’ a disposizione dei Collegi provinciali che vorranno aderire all’iniziativa e, negli ambiti già enunciati, l’assistenza in ogni altro passaggio amministrativo come, fra gli altri, il supporto alla gestione degli adempimenti, ecc., ecc.. Una scelta istituzionale che, nell’intento di semplificare il lavoro dei Collegi, assicura inoltre standard operativi con i quali poter eseguire l’operatività, permette di ottimizzare i costi e indirettamente tutela queste organizzazioni da eventuali sanzioni per mancato adempimento.
“Un percorso in cui crediamo molto - spiega il consigliere CNGeGL Luca Bini - una parentesi in cui gli organi istituzionali centrali svolgeranno un ruolo di tutor verso i Collegi provinciali, tracciando con essi uno cammino di crescita per la Categoria, un sentiero inedito che fonderà in ciascuno uno spirito identitario e un senso di appartenenza maggiori”.
Nel corso della relazione il consigliere CNGeGL Luca Bini ripercorre i momenti salienti del programma finora attuato e annuncia l'avvenuto perfezionamento delle slides a corredo degli incontri che si sono tenuti. Il documento è stato redatto dal funzionario CNGeGL Antonella Abagnato e inviato a tutti i Collegi partecipanti. Proseguendo, pone l’accento sulle adesioni ricevute: una percentuale dell’89% (98 Collegi su 110) per un totale di 291 discenti (158 dipendenti, 133 componenti consigli), che testimonia in modo eloquente come la scelta intrapresa soddisfa un’esigenza pratica e, non solo: mette in chiaro la fiducia riposta nei riguardi dell’ente organizzatore. Inoltre, a seguire il consigliere CNGeGL Luca Bini presenta i titoli e i programmi dei prossimi appuntamenti che si terranno nel 2023, a chi sono rivolti e quali obiettivi consentiranno di raggiungere. In considerazione della particolare importanza di questo ultimo punto, vengono tutti annotati:
1.la redazione e la comunicazione del PTCT alla luce dei decreti che dal 30/6/2022 hanno reso operativo il documento unico di programmazione e governance (19/1/2023 – ore 10.30/12.30);
2.l’analisi della delibera ANAC n.777 del 24/11/2021 con cui è stata prevista l’eliminazione di alcuni obblighi di pubblicazione e aggiornamento di vari documenti previsti dal D.lgs. 33/2013 (19/1/2023 – ore 14/17);
3.come applicare le procedure nell’ambito degli affidamenti diretti, nel rispetto dei principi del D.lgs. 50/2016, nonché in conformità ai principi di buona amministrazione, economicità, efficacia e trasparenza (16/3/2023 – ore 10.30/12.30);
4.comprendere come gestire le richieste di accesso, alla luce della recente normativa e attraverso la discussione di casi concreti e l’analisi degli obblighi di pubblicazione più rilevanti, come richiesto dall'ANAC (16/3/2023 – ore 14/17);
5.comprendere le novità introdotte dal nuovo regolamento europeo in materia di privacy e le ricadute nella gestione dell’attività quotidiana del collegio (18/5/2023 – ore 10.30/12.30);
6.comprendere come potenziare la resilienza cyber delle infrastrutture e dei servizi digitali, a fondamento della trasformazione digitale del Paese (18/5/2023 – ore 14/17).
Il 2023, inoltre, si caratterizzerà per il completamento della Fase 2 del programma che prevede la predisposizione di bandi di gara per l’assegnazione di incarichi centralizzati e di durata triennale, relativi allo sviluppo dei siti dei collegi provinciali, all’elaborazione delle buste paghe dei dipendenti, alle attività di supporto alla prevenzione della corruzione e della trasparenza. Tali iniziative rientreranno in un accordo quadro, saranno inserite in un coordinamento progettuale che farà capo a Fondazione Geometri Italiani, che per il primo anno sosterrà economicamente l'avvio sperimentale delle forniture.
QUI la presentazione
L’ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI – RELAZIONE DEL CONSIGLIERE PIETRO LUCCHESI
Dopo la relazione introduttiva del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli e i due interventi del consigliere CNGeGL Luca Bini, all’Assemblea dei Presidenti che si è tenuta a Roma, il 15 dicembre 2022, è la volta del consigliere CNGeGL Pietro Lucchesi
“Una soluzione che vuole concorrere all’affermazione della conoscenza tecnica e della abilità professionale degli esperti della community di GEOWEB SpA, uno spazio online che si propone di rispondere alle esigenze di ciascuno, offrendo la possibilità di approfondire, di aggiornarsi e confrontarsi con i colleghi, fino a tracciare un percorso legato all’asseverazione delle pratiche edilizie”.
Con queste parole, il consigliere CNGeGL Pietro Lucchesi presenta “e-Pr@tic”, la novità “sotto l’albero” per i geometri liberi professionisti: un software interamente pensato dai geometri per i geometri, come lo definisce lo slogan appositamente scelto.
Frutto di una stretta collaborazione fra il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, la Commissione CNGeGL sulla sostenibilità, l’efficientamento energetico e GEOWEB SpA, si allinea nello scopo a tutti gli altri servizi della partecipata CNGeGL e SOGEI SpA: favorire l’esercizio della professione per il geometra.
Non è un mistero: in ambito edile la documentazione da reperire richiede un notevole impegno per il professionista tecnico. Per ovviare a questo aspetto, la soluzione nasce con l’ideazione del servizio “e-Pr@tic”. Si tratta di un’applicazione web multiutente che guida il consulente nella raccolta e nella gestione degli incartamenti tecnici necessari, occorrenti per la realizzazione dei processi edili, per l’attuazione degli interventi di ristrutturazione, di riqualificazione energetica e di messa in sicurezza sismica. In modo lineare, guidato e, soprattutto, consultabile da remoto, il nuovo tool crea un percorso di progettazione condivisa per i professionisti, consentendo inoltre la verifica dello stato di avanzamento della pratica e la relativa archiviazione.
Fra le diverse funzionalità, “e-Pr@tic” consente la consultazione delle informazioni disponibili delle unità immobiliari, le annotazioni che interessano il fabbricato, come la descrizione degli interventi e la ricerca e la gestione “storica” dei titoli. Collocato all’interno di un portale con un’interfaccia chiara, intuitiva e di facile consultazione, “e-Pr@tic” permette di gestire, sia da studio, sia da mobile: collaboratori, immobili, anagrafiche, progetti e pratiche. Naturalmente, “e-Pr@tic” sarà disponibile - come tutti gli altri servizi - sul sito di GEOWEB SpA nel mese di gennaio 2023.
QUI la presentazione
QUI il video informativo
L’ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI – SECONDA RELAZIONE DEL CONSIGLIERE LUCA BINI
Fra i prossimi progetti della Commissione Giovani, l’organizzazione di un evento nazionale di formazione, confronto e dialogo tra neoiscritti, che metterà al centro della discussione i temi portanti del presente e del futuro della professione. Lo ha annunciato il consigliere CNGeGL Luca Bini, nella seconda parte del suo intervento all’Assemblea dei Presidenti che si è tenuta a Roma, il 15 dicembre 2022
La Commissione Giovani si è insediata il 25 maggio 2022, con la designazione dei 35 componenti rappresentativi di tutti i Collegi territoriali, e in agenda ha subito fissato un appuntamento nazionale. Articolato in due giornate, dall’8 al 9 marzo 2023, si svolgerà secondo la modalità OST – Open Space Technology.
Il programma prevede l’inizio dei lavori al pomeriggio del primo giorno, con i saluti istituzionali e gli interventi dei relatori, mentre nel secondo giorno si svolgeranno i tavoli OST di confronto. L'assemblea plenaria si svolgerà nel pomeriggio con il resoconto dei risultati dei tavoli OST e si concluderà con la relazione finale.
Nella due giorni è prevista la presenza dei presidenti di Collegio e non solo, i 35 giovani geometri sono determinati: si sono dati l’obiettivo di avere la presenza di almeno 3 rappresentanti dei giovani geometri per ciascun Collegio. In via di definizione la location e la località. Al momento, una delle città che potrebbe ospitare i giovani geometri è Bologna, Rimini o Riccione.
Come nasce la Commissione Giovani Under 35? L’iniziativa prende vita dai protagonisti di #Geofactory e del 1° Meeting Nazionale Giovani Geometri che sottopongono la richiesta – poi accolta dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, che ha fortemente voluto realizzare poi l'iniziativa in collaborazione con i Collegi territoriali - di istituire una Commissione Giovani, rappresentativa dei professionisti under 35 a livello nazionale.
QUI la presentazione
Online il nuovo sito di “GEOMETRI IN RETE”
Il portale informativo dei geometri si rinnova nella veste grafica e nei contenuti con notizie e informazioni di interesse generale
Dal 15 dicembre 2022 online il nuovo sito “Geometri in Rete” (www.geometrinrete.it) - luogo virtuale d’incontro e punto di riferimento informativo per il mondo dei geometri del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, della Cassa Geometri e della Fondazione Geometri Italiani - che si presenta con una veste grafica interamente rinnovata, nuovi contenuti e un’architettura delle informazioni flessibile e snella.
Progettato come vero e proprio “hub informativo” dei geometri ma per la prima volta a disposizione di tutti, fornirà una vasta quantità di contenuti editoriali che riguarderanno non solo la categoria (come ad esempio le ultime normative fiscali e le notizie legate alle professioni tecniche, all’edilizia e ai temi energetici) ma anche le tematiche di maggiore attualità e di interesse generale.
La vecchia versione del sito, caratterizzata da un approccio più “statico” e orientato alla professione e alle iniziative per gli iscritti, lascerà così il posto ad un’offerta informativa ad ampio spettro e di facile consultazione permettendo di spostarsi agevolmente da una sezione all’altra. Questo sarà possibile grazie anche ad un’operazione di restyling grafico che renderà contenuti e immagini più accattivanti e interattivi, e la navigazione più dinamica.
Le nuove sezioni tematiche ospiteranno approfondimenti legati alla sostenibilità ambientale, al mercato immobiliare, alla scuola e alla formazione.
Elemento di novità è la creazione di uno spazio multimediale all’interno dell’area “sostenibilità ambientale”, dove saranno disponibili le puntate video di Prometeo TV, il programma settimanale dell’agenzia Adnkronos dedicato ai temi più importanti della green economy, della sostenibilità e dell'efficienza energetica e ambientale.
Particolare risalto sarà dato ai profili social delle tre sigle che rappresentano la categoria nella home page del sito, per favorire un collegamento diretto ai rispettivi canali, con gli ultimi tweet pubblicati in simultanea sul sito e immediatamente fruibili per gli utenti.